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La Bundeswehr e la svolta epocale che non c'è (ancora) stata COSMO italiano 22.11.2023 17:58 Min. Verfügbar bis 21.11.2024 COSMO Von Cristina Giordano


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La Bundeswehr e la svolta epocale che non c'è (ancora) stata

Stand: 22.11.2023, 16:57 Uhr

di Cristina Giordano, Agnese Franceschini e Tommaso Pedicini

Che ne è stato del fondo straordinario di 100 miliardi di euro per le forze armate tedesche? Soldi spesso sprecati, risponde un recente studio. E la Germania è pronta per una eventuale guerra? Ce ne parla Agnese Franceschini. Con il giornalista Thomas Wiegold analizziamo se l’attuale buco del bilancio federale rischia di mettere in forse la “Zeitenwende” della Bundeswehr, mentre con l’analista militare Gianandrea Gaiani parliamo degli aiuti militari europei all’Ucraina.

Soldati delle forze armate tedesche

Il nuovo studio sulla Bundeswehr

Secondo lo studio che ha il titolo "Arsenali, ordini, amigos" ed è stato commissionato da Greenpeace, tutte le misure volte a migliorare i meccanismi che regolano gli appalti della Bundeswehr sarebbero "ampiamente fallite" e il fondo straordinario di 100 miliardi, annunciato dal cancelliere Olaf Scholz nel febbraio 2022, avrebbe più l’effetto di inibire le riforme invece che di accelerarle. In altri termini, l'enorme quantità di denaro a disposizione avrebbe portato l'industria degli armamenti, l’apparato burocratico della Bundeswehr, il Bundestag e il governo federale a ostacolarsi a vicenda, il tutto a scapito dei contribuenti.

Il fallimento della legge per accelerare le commesse

Lo studio commissionato da Greenpeace è particolarmente critico proprio nei confronti di questa legge. I presupposti andrebbero anche bene, ma mancano almeno mille funzionari che si dovrebbero occupare esclusivamente di queste commesse. E i dipendenti lavorano nel timore di infrangere criteri giuridicamente molto complicati. Per questo preferiscono non agire, piuttosto che sbagliare. Per giunta il ministro della Difesa, Boris Pistorius della SPD, ha, subito dopo essersi insediato, licenziato alcuni alti dirigenti del suo ministero, senza però preoccuparsi di assumere manager qualificati per sostituirli.

Gli acquisti della Bundeswehr

Due terzi del fondo straordinario di 100 miliardi sono già stati non tanto spesi, quanto impegnati in contratti che dovranno essere onorati il prossimo anno. Gran parte di questi finanziamenti sono andati per acquistare gli aerei da combattimento F35, di produzione americana, elicotteri da trasporto, navi da guerra e, infine per tecnologie di comunicazione, come, ad esempio, software di crittografia e sistemi radio. In generale, comunque, per una legge non scritta negli acquisti fatti dalla Bundeswehr, doveva essere inserita una sempre qualche partecipazione dell’industria tedesca.

Le sviste nelle forniture

Riguardo i sistemi radio, alla fine di settembre la Bundeswehr si è resa ancora una volta ridicola. Si è saputo che alcune delle nuove radio digitali del produttore tedesco Rohde & Schwarz, acquistate per circa 1,3 miliardi di euro, non si adattano ai veicoli in dotazione alla Bundeswehr. Inoltre, la batteria non è sufficiente per alcune radio, mentre altre richiedono un raffreddamento supplementare. Il fatto è che l'ufficio responsabile per il parco mezzi non aveva parlato con quello addetto alle trasmissioni. E adesso ci vorranno due anni prima che la Bundeswehr possa utilizzare questa attrezzatura.

Le condizioni della Bundeswehr

Secondo un altro studio commissionato da Greenpeace al Centro internazionale per gli studi sui conflitti (Bonn International Centre for Conflict Studies – BICC-) e pubblicato pochi giorni fa, la Bundeswehr, in termini di equipaggiamento e prontezza operativa, è alla pari con le forze armate dei due più importanti alleati della NATO in Europa, Francia e Regno Unito. Anche se le forze armate di Francia e Gran Bretagna sono "generalmente" considerate "più operative e più potenti", con il nuovo Leopard 2, ad esempio, la Germania non avrebbe solo il maggior numero di carri armati, ma anche il modello più moderno.

Il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius (SPD)

Il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius (SPD)

Ciononostante il ministro della difesa Pistorius ha dichiarato che le forze armate tedesche devono diventare "kriegstüchtig". Con questa espressione, che ha fatto per altro molto discutere in Germania, e che potremmo tradurre con “pronte alla guerra” o “capaci di combattere”, il ministro intendeva dire che la dissuasione può essere garantita solo se si è pronti a difendersi da una posizione di forza, anche morale. Cosa che la Germania attualmente non sarebbe in grado di fare, come ci conferma il giornalista Thomas Wiegold.

Nuovi aiuti all’Ucraina

Lunedì (20.11), in occasione dei 10 anni dall'inizio delle proteste filooccidentali di piazza Maidan, Pistorius ha visitato Kiew e si è impegnato a fornire altri 1,3 miliardi di euro in aiuti militari. Saranno consegnati altri sistemi missilistici di difesa aerea, mine anticarro e proiettili d'artiglieria. In generale però, secondo l’esperto Gianandrea Gaiani, direttore della rivista "Analisi Difesa", l’Europa è arriva al limite delle sue capacità di sostegno all’Ucraina e con gli USA distratti da quanto sta succedendo in Medio Oriente, Kiew è destinata a un progressivo isolamento.