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La campagna elettorale in Germania è già cominciata COSMO italiano 18.11.2024 19:04 Min. Verfügbar bis 18.11.2025 COSMO Von Cristina Giordano


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La campagna elettorale in Germania è già cominciata

Stand: 18.11.2024, 17:36 Uhr

a cura di Cristina Giordano, Giulio Galoppo, Enzo Savignano e Tommaso Pedicini

Il 23 febbraio si terranno le elezioni anticipate per il Bundestag e la campagna elettorale, forse più breve di sempre, è già in pieno svolgimento. I principali partiti nominano i loro candidati cancellieri e i componenti dell'ex governo semaforo si rimpallano le responsabilità della crisi di governo. Facciamo il punto con Giulio Galoppo, mentre Enzo Savignano ci riassume tre anni di liti del governo semaforo. Con Sara Nanni, parlamentare dei Verdi di origine italiana, proviamo a guardare oltre il voto per capire che ruolo potrebbe svolgere il suo partito in futuro.

Wahlplakate SPD, FDP, Die Grünen, CDU

Fervono i preparativi per la campagna elettorale in Germania

Die Grünen – nuova leadership

Al Congresso dei Verdi tenutosi a Wiesbaden tra il 15 e il 17 novembre 2024, Franziska Brantner e Felix Banaszak sono stati eletti come nuova coppia al vertice del partito. Nel suo discorso, la Brantner ha dichiarato di volersi impegnare per una maggiore protezione climatica. Banaszak ha annunciato, invece, di voler affrontare le paure dei cittadini.

Robert Habeck candidato alla Cancelleria

L’altra novità uscita da questo congresso è la conferma della candidatura di Robert Habeck a cancelliere, che ha raccolto il 96% dei voti dei delegati.

Habeck ha dichiarato di sentirsi pronto ad assumere nuove responsabilità. Nel suo intervento si è concentrato su alcuni problemi specifici come il basso tasso di occupazione delle madri e le regole, a suo avviso ancora troppo restrittive, per i richiedenti asilo respinti che sono, però, disposti a lavorare. Habeck ha inoltre sottolineato che in futuro il governo federale dovrà sostenere maggiormente dal punto di vista finanziario i Länder in materia di politica educativa.

FDP e il progetto “D-Day”

Una ricerca del settimanale “Die Zeit” e del quotidiano “Süddeutsche Zeitung” mostra che Lindner e il suo gruppo parlamentare avrebbero orchestrato da mesi ogni minimo dettaglio della rottura della coalizione avvenuta lo scorso 6 novembre.

Sembra, infatti, che dopo i pessimi risultati delle elezioni regionali, all’interno del partito di Lindner tutti siano stati certi che le cose non potessero andare avanti così. In tre riunioni, la leadership liberale ha quindi discusso le possibili strategie per porre fine alla coalizione semaforo. Viene quindi steso un vero e proprio copione per il rovesciamento del governo, il cosiddetto progetto "D-Day", un’espressione militare associata allo sbarco degli Alleati in Normandia, con l'obiettivo di porre fine al dominio nazista, una scelta di nome, a dir poco, problematica.

Già il 29 settembre la leadership dell'FDP discute la stesura di un documento di politica economica che difficilmente avrebbe potuto essere accettato all'interno della coalizione. Questo documento avrebbe poi trovato spazio sui media con l'aggiunta che una “politica economica sensata" non era possibile all'interno della coalizione. Come è effettivamente accaduto il venerdì prima del licenziamento di Lindner.

SPD – il dibattito sulla candidatura di Olaf Scholz e Boris Pistorius come alternativa

La leadership dell'SPD vuole porre rapidamente fine al dibattito interno al partito sull'idoneità di Scholz a ricandidarsi alla carica di cancelliere. Il presidente del partito, Lars Klingbeil, ha annunciato che nei prossimi giorni verrà messa a punto la tabella di marcia della campagna elettorale per il Bundestag. Ospite al talk-show della ARD condotto da Caren Miosga, Klingbeil ha detto che i vertici socialdemocratici sono d’accordo nel voler affrontare la campagna elettorale con Olaf Scholz.

Il ministro della Difesa, Boris Pistorius, è uno dei politici più popolari del Paese, regolarmente in testa nei sondaggi. Scholz, invece, si colloca molto in basso nella classifica. Pistorius, dal canto suo, sostiene la riconferma di Olaf Scholz. Ospite della trasmissione dell’ARD “Bericht aus Berlin”, il ministro ha dichiarato che Scholz vuole continuare e che il partito deciderà in merito al Congresso socialdemocratico che si terrà al più tardi l'11 gennaio. Tuttavia, Pistorius non ha rifiutato apertamente un'eventuale nomina a candidato cancelliere.

Cosa dicono al momento i sondaggi?

Sara Nanni, Bundestagabgeordnete Die Grünen

Sara Nanni, deputata dei Verdi al Bundestag

Secondo DeutschlandTrend, solo il 45% dei sostenitori della SPD considera Olaf Scholz un buon candidato cancelliere, mentre il 47% dei suoi stessi sostenitori ritiene che non lo sia. Per quanto riguarda invece, le aspettative di voto per i partiti, al momento, CDU/CSU sono primi col 33%. In seconda posizione c’è l’AfD col 19%, seguita dalla SPD col 15%. I Verdi sono al quarto posto, col 12%. I liberali di Lindner sono in quinta posizione col 5%.

L’opinione di Sara Nanni, parlamentare dei Verdi di origine italiana

Per Sara Nanni, Robert Habeck è un politico pronto a correggersi e a tornare sui sui passi - come ha fatto nel caso delle pompe di calore, una qualità importante, secondo la deputata dei Verdi. Per lei, un buon politico deve saper ascoltare le persone. Habeck sarebbe un politico disponibile, pronto a trovare soluzioni che risolvano i problemi dei cittadini. Nanni, infine, non esclude una futura coalizione di governo con la CDU di Friedrich Merz: “Bisogna dialogare con tutte le forze democratiche”.