Parliamo di famiglia fra Italia e Germania. COSMO italiano. 31.10.2024. 24:09 Min.. Verfügbar bis 31.10.2025. COSMO. Von Luciana Caglioti.
Parliamo di famiglia fra Italia e Germania
Stand: 31.10.2024, 17:45 Uhr
di Luciana Caglioti, Enzo Savignano e Daniela Nosari
Agli italiani in Germania saltano spesso all'occhio delle differenze nei rapporti familiari fra le due culture. Ma cosa emerge da dati e statistiche? Ce ne parla Enzo Savignano. Dei vari fattori che influiscono sui legami intergenerazionali parliamo invece con la sociologa della famiglia Chiara Saraceno. Anche la scrittrice Susanna Tamaro si occupa di famiglia, nel bene e nel male, nel suo ultimo libro: "Il vento soffia dove vuole", appena presentato alla Fiera del libro di Francoforte.
Una famiglia è anche un incontro di generazioni
I giovani tedeschi escono prima di casa
In base ai numeri e dati, riportati da istituti di statistica e ripresi dai media, i tedeschi vanno via prima dalla casa dei genitori, tendenzialmente verso i 24 anni. Ma va anche sottolineato che, secondo gli ultimi dati del 2023, circa uno su tre dei figli maschi 25enni in Germania vive ancora con i genitori, per le giovani donne il dato scende (al 21%), quindi una su cinque vive ancora con i genitori. Il dato cala molto per quanto riguarda i 30enni, per gli uomini poco più del 13%, per le donne solo il 6% vive ancora con i genitori. Ricordiamo poi che dati incrociati confermano che l’età media nei Paesi membri dell’Ue dei giovani che lasciano il focolare familiare è leggermente superiore ai 26 anni. La media tedesca quindi è leggermente inferiore, quella italiana è di 4 anni superiore.
Il fattore indipendenza economica
In Germania, secondo dati resi noti dall'Ufficio federale di statistica nel 2023, il 60% dei giovani tra i 15 e i 24 anni non può essere considerato finanziariamente indipendente, e vive principalmente grazie al sostegno familiare o ai sussidi statali. Ma quindi quasi il 40% si sostiene in modo autonomo con il proprio lavoro. Almeno un giovane su nove in Germania vive e si sostiene economicamente grazie ai sussidi pubblici, borse di studio o al BAföG, il sistema di prestito statale che consente di studiare all'Università. In Italia per la maggior parte dei giovani, invece, è sempre più difficile raggiungere una completa indipendenza economica.
Gli aiuti dello Stato tedesco
Il sistema sociale tedesco è senza dubbio più ricco, florido e meglio organizzato di quello italiano. Il welfare tedesco presenta anche alcune lacune e degli intralci burocratici, tuttavia, e questo lo sappiamo molto bene, esistono dei sussidi come l’Elterngeld e soprattutto il Kindergeld, soldi che ogni famiglia riceve per ogni figlio, ogni mese, fino ed oltre il compimento del diciottesimo anno di età, che garantiscono un sostegno continuativo a tutte le famiglie in Germania.
Il welfare influisce sui rapporti familiari in Italia e Germania?
In Germania e in Italia, famiglie con pochi figli
L’influenza del welfare sulla vita delle persone, in Germania e in Italia, non riguarda solo i giovani ma anche gli anziani. In Italia il fattore dell'aiuto statale in alcuni casi e situazioni manca o è comunque molto carente rispetto alla Germania. E questo riguarda anche le persone anziane che in entrambi i Paesi stanno aumentando, sempre più persone avranno quindi bisogno di assistenza. Più spesso in Italia almeno un figlio resta a vivere vicino all’abitazione dei genitori o del genitore anziano, parliamo di un 66%, in Germania il dato scende al 41%.
E va anche sottolineato che in entrambi i Paesi, e tendenzialmente in tutta Europa, le famiglie tendono a ridursi numericamente e sono sempre più spesso composte da una, due o al massimo tre persone. Il problema demografico e dell’invecchiamento si avverte molto in Italia e anche in Germania, dove la natalità rimane in calo ma il numero di figli per famiglia è aumentato soprattutto per l’arrivo di rifugiati ucraini, spesso si trattava proprio di madri con bambini.
La sociologa sulle famiglie italiane e tedesche
Abbiamo chiesto alla sociologa della famiglia Chiara Saraceno, che ha vissuto per alcuni anni a Berlino, di parlarci di come si sono evoluti i rapporti fra le generazioni in Italia nel corso degli ultimi decenni, e quali sono i fattori determinanti. Ma anche che differenze ha notato nel rapporto tra genitori e figli in Germania, in confronto all'Italia? “I figli escono più presto dalla casa dei genitori. Così come i rapporti di parentela sono forse meno frequenti. In particolare i nonni non hanno questo ruolo così forte, quindi spesso c’è meno scambio intensivo dentro la parentela. Inoltre in Germania si convive di più prima di essere sposati o invece di essere sposati. Anche se questo fenomeno in Italia sta accelerando”.
Il racconto e l’esperienza di Susanna Tamaro
La scrittrice Susanna Tamaro
A parte le risorse economiche e umane, le questioni culturali e organizzative che determinano le dinamiche familiari in Italia, come determinano la nostra vita i legami che abbiamo con la famiglia? Susanna Tamaro nel suo nuovo libro "Il vento soffia dove vuole" (Solferino), presentato a ottobre alla Fiera del Libro di Francoforte con il titolo tedesco "Der Wind weht, wohin er will" (Nagel & Kimche), ha cercato di trovare una risposta raccontando le dinamiche familiari di Chiara. Arrivata alla soglia dei 60 anni, la donna cerca il silenzio e la solitudine proprio nella festa familiare per eccellenza per scrivere tre lettere: alla figlia adottiva, Alisha, a quella naturale, Ginevra, e a suo marito, Davide. Sono tutte e tre lettere d'amore nelle quali emerge quanto siano importanti, e a volte anche limitanti, i legami affettivi, le nostre radici e la memoria.
Daniela Nosari ha intervistato Susanna Tamaro alla Buchmesse: “Per me era molto importante raccontare un romanzo familiare, una grande sfida. Per questo ho raccontato il rapporto nonni e nipoti, ma anche tutta la famiglia: marito, moglie, suoceri, consuoceri, era un universo complesso da raccontare. È stata una grande sfida, ma pensavo che fosse necessario parlare della complessità dei rapporti umani”.