Live hören
Jetzt läuft: Can´t Feel My Face von The Weeknd

Dossieraggi in Italia e guerra ibrida in Germania COSMO italiano 04.11.2024 21:28 Min. Verfügbar bis 04.11.2025 COSMO Von Luciana Caglioti


Download Podcast

Dossieraggi in Italia e guerra ibrida in Germania

Stand: 04.11.2024, 16:58 Uhr

di Luciana Caglioti, Enzo Savignano e Cristiano Cruciani

L'intelligence tedesca lancia l'allarme sull'attività dei servizi russi a danno di Germania e Europa, si parla di "guerra ibrida", ce ne parla Enzo Savignano. Intanto in Italia viene alla luce un commercio di dati personali di politici e imprenditori a scopo estorsivo o ricattatorio, ne parliamo con il giornalista Pierluigi Pagani, esperto di cybersicurezza.

cyber

Sempre più agenti utilizzati contro i cyberattacchi

L’allarme dei servizi segreti tedeschi

In questi giorni l'intelligence tedesca ha messo in guardia dai tentativi di destabilizzazione da parte della Russia. Ci sarebbe un incremento delle attività dei servizi segreti russi in Germania. Il Cremlino vede l'Occidente, e quindi anche la Germania, come un nemico, ha avvertito Bruno Kahl, presidente del Bundesnachrichtendienst, il Servizio federale di intelligence tedesco, riferendosi alla guerra in Ucraina. Le attività di Mosca avrebbero raggiunto un livello senza precedenti.

Cosa si intende per guerra ibrida ?

La risposta migliore è giunta nei giorni scorsi da Nico Lange, esperto di Politica estera e sicurezza, membro della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera. Il consulente della Cdu e del governo di Berlino su sicurezza e spionaggio ha definito la guerra ibrida “una guerra combattuta nella zona grigia. E la Russia è un maestro assoluto nell’esplorare le aree grigie e nello sfruttarle”, ha spiegato Lange. La guerra ibrida ha lo scopo di indebolire un avversario da dietro le quinte, senza dichiarare formalmente guerra. Vengono presi di mira obiettivi civili, statali e militari e le relative reti informatiche e i mezzi a disposizione tra cui scegliere sono molti e anche gli obiettivi da colpire possono essere di più di quelli che si possono colpire in una guerra combattuta solo con armi per così dire convenzionali.

Episodi riconducibili alla guerra ibrida

L’episodio più recente, risale al 25 ottobre scorso, quando la procura nazionale polacca ha arrestato quattro persone sospettate di aver messo in pericolo aerei cargo della ditta di spedizioni Dhl e il loro equipaggio attraverso l'invio di pacchi bomba. Altre due persone sono attualmente ricercate a livello internazionale. Secondo gli inquirenti polacchi, i servizi segreti russi avrebbero ideato ed organizzato gli attacchi, inviando pacchi contenenti esplosivi nascosti ed altri materiali pericolosi a destinatari fittizi. Su un caso simile sta indagando la procura federale tedesca: sull'incendio di alcuni pacchi Dhl, avvenuto a luglio all'aeroporto di Lipsia. Anche in questo caso le autorità inquirenti sospettano che si sia trattato di un atto di sabotaggio russo.

Il caso di spionaggio agli ufficiali della Luftwaffe

A marzo di quest’anno una portavoce del ministero della Difesa tedesco, guidato dal socialdemocratico Boris Pistorius, ha rivelato che i servizi russi avevano intercettato una conversazione segreta delle forze aeree della Bundeswehr, la Luftwaffe. Nella registrazione si potevano ascoltare discussioni sul possibile utilizzo da parte delle forze ucraine di missili Taurus di fabbricazione tedesca e sul loro potenziale impatto anche su obiettivi strategici come il ponte di Kertsch, che collega la Russia alla Crimea, occupata e annessa illegalmente da Mosca. Il grave danno di immagine per il sistema di sicurezza tedesco è dovuto al fatto che l'audio dell'incontro in videoconferenza tra gli ufficiali tedeschi è stato pubblicato sui social media dal responsabile del canale statale russo RT (Russia Today).

Gli altri tentativi di sabotaggio

Secondo il Servizio di controspionaggio militare, negli ultimi due anni il numero dei sospetti tentativi di spionaggio tramite droni o veicoli sospetti è notevolmente aumentato. I servizi tedeschi sospettano, ovviamente, che dietro a tutto ciò ci sia la Russia. In alcune caserme tedesche, dove erano anche ospitati uomini e mezzi NATO e dell’esercito Usa, si sono temuti sabotaggi e tentativi di avvelenamento della rete dei tubi dell’acqua potabile. I media hanno anche parlato di un piano di attacco contro Armin Papperger, il capo della principale azienda produttrice di armi in Germania, la Rheinmetall.

Come vengono effettuati gli attacchi?

La guerra ibrida della Russia è ideata, organizzata e messa in atto non  solo a distanza, ma anche attraverso persone dislocate sul territorio tedesco. Secondo esperti e inchieste di giornalismo investigativo, la Russia recentemente ha utilizzato persone, ingaggiate per un periodo limitato sul web, o attraverso le piattaforme di messaggistica Telegram e snapchat, per compiere determinate azioni o attacchi. Questi agenti a tempo sono pagati spesso con criptovalute. Non si tratta di agenti addestrati, ma spesso di simpatizzanti, gli esperti hanno coniato il termine “low level agent”. Ma ciò che più preoccupa le autorità militari e del governo tedesco sono in realtà i cyberattacchi, gli attacchi informatici a privati ed istituzioni pubbliche.

Perché è così difficile fronteggiare i cyber-attacchi?

Secondo molti esperti di sicurezza e consulenti anche del governo di Berlino, il problema è stato eccessivamente sottovalutato. I servizi tedeschi avevano già lanciato un allarme attacchi ibridi ed informatici da parte della Russia già dal 2014, quando l’esercito russo occupò per la prima volta la Crimea. Da allora, quindi in dieci anni, il governo e le autorità di sicurezza hanno fatto troppo poco. “Nonostante il BND abbia ottenuto maggiori fondi dal governo continua ad affidarsi soprattutto in tema di cyberattacchi e guerra ibrida alle informazioni e all’aiuto di servizi segreti esteri”, ha spiegato Roderich Kiesewetter, politico cristiano-democratico, vicecapo della commissione di controllo parlamentare che vigila sui servizi segreti.

Il caso dossieraggio in Italia

piantedosi

Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi

Una strategia che ricorre, come abbiamo sentito, anche ad elementi delle guerre non convenzionali come ad esempio gli attacchi cibernetici. E in questi giorni in Italia è scoppiato lo scandalo dossieraggio che vede il paese al centro di un’enorme violazione delle banche dati nazionali, comprese quelle del ministero dell'interno. Centinaia di migliaia di documenti sottratti abusivamente anche su politici come il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa e l'ex premier Matteo Renzi. Ne abbiamo parlato con Pierluigi Paganini, Esperto di intelligence e di Cyber Security, di cui è docente all'università Luiss e fondatore di Security Affairs, tra i primi blog al mondo sulla sicurezza in rete. Riguardo allo scandalo dossieraggio si è parlato di database bucati, di hacker. Secondo Paganini: “c’è il coinvolgimento di persone che facevano parte dell’apparato governativo, che comunque per il ruolo ricoperto in passato avevano ancora accesso a delle informazioni. Queste persone sono riuscite ad accedere anche ad informazioni che non rientravano nell’esercizio delle loro funzioni”.