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Vacanze e spiagge troppo care in Italia? COSMO italiano 31.08.2023 21:36 Min. Verfügbar bis 30.08.2024 COSMO Von Filippo Proietti


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Vacanze e spiagge troppo care in Italia?

Stand: 31.08.2023, 16:30 Uhr

di Filippo Proietti, Agnese Franceschini, Luciana Caglioti e Daniela Nosari

Anche nei media tedeschi il tema dell’aumento dei prezzi nelle spiagge italiane ha fatto notizia. Il carovacanze avrebbe spinto molti italiani ad andare in Albania, ma il Belpaese resta la meta preferita, ricorda Agnese Franceschini, mentre con Carlo De Masi, presidente Adiconsum, facciamo un bilancio della stagione e Luciana Caglioti approfondisce l'eterno dilemma delle concessioni per gli stabilimenti balneari, che l'Italia dovrebbe liberalizzare.

Una spiaggia ad Amalfi

Aumentano i costi per chi vuole andare in spiaggia in Italia

Il Carovacanze in Italia

Secondo un’indagine di Codacons che si riferisce a giugno i biglietti aerei sono aumenti quasi del 44%, mentre gli alberghi hanno avuti rincari che arrivano al 53% - è il caso di Firenze. Ma anche i generi alimentari tipici dell’estate sono aumentati. I gelati sono aumentati del 21%, alcool e bevande hanno subito aumenti che vanno dal 10 al 20%. Insomma andare in vacanza in Italia è diventato sicuramente più costoso e questo non solo nelle zone più turistiche. Anche poter andare in spiaggia costa di più e parliamo di aumenti del 13%. Questo vuol dire che in media una famiglia con due bambini avrà speso circa 110 euro al giorno, compreso l’ombrellone con due lettini, la consumazione di panini e bevande, il parcheggio e il carburante e a questi vanno aggiunti i costi per il pernottamento.

Le misure contro gli aumenti ingiustificati

Spaventato dai prezzi il 41% degli italiani non è andato in vacanza, secondo la Confcommercio. E Secondo presidente Adiconsum Carlo De Masi, molti italiani hanno deciso di abbreviare le loro vacanza. Ma non sempre i costi sono giustificati e sarebbe utile, secondo De Masi, reintrodurre una istituzione come “Mister Prezzi”, un garante per la sorveglianza dei prezzi, anche a livello regionale.

Albania come alternativa?

Già nel 2022 in Albania c’erano stati oltre 610 mila arrivi dall’Italia, il 72% in più rispetto al 2021. E nei primi 6 mesi del 2023, ci sono stati oltre 310mila visitatori italiani, il 57% in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Un fattore determinante  che ha fatto scegliere l’Albania a molti italiani è senz’altro quello dei prezzi che sarebbero stracciati rispetto a quelli delle spiagge italiane. Per fare un esempio, a inizio agosto un ombrellone con due lettini in Puglia costava 50 euro al giorno, mentre sulla costa albanese si trovava ancora a 10-15 euro. Ancheristoranti e alberghi costano molto meno. C’è comunque da notare che dopo la prima ondata di articoli e post entusiasti sui social media - alcuni evidentemente postati ad hoc da influencer - c’è stata a fine mese un’ondata di altrettanti articoli e post delusi: spiagge stracolme con turisti ammassati, prezzi arbitrari e spesso alle stelle, strutture fatiscenti e insufficienti. Probabilmente due facce della stessa medaglia.

L’interesse dei media tedeschi…

Un ristorante di Malcesine sul Lago di Garda

I ristoranti delle località turistiche diventano sempre più cari

Non solo la Süddeutsche Zeitung, che ha intitolato “Arrivederci Dolce Vita”, ma anche giornali regionali come il Kölner Stadt Anzeiger di Colonia, Il Berliner Morgenpost, di Berlino oppure il Merkur di Monaco hanno parlato dell’aumento dei prezzi, e hanno citato la notizia di un ristoratore sul lago di Como che avrebbe fatto pagare due ero in più per tagliare in due un toast. Una notizia che anche sui social è diventata virale e ha portato con sé un lungo dibattito. Toni tra lo scandalistico e il serio che comunque mettono in luce come anche qui in Germania ci sia la preoccupazione per il costo delle vacanze nel Bel Paese.

Le mete degli italiani

Sempre secondo un’indagine della Confcommercio, da giugno a settembre, 28 milioni di italiani si sono dichiarati propensi ad effettuare almeno una vacanza. Il mese di agosto, in particolare, è scelto da più di 16 milioni di connazionali. Liguria, Trentino Alto Adige e Calabria sono in vetta alla classifica delle destinazioni. Va comunque detto che l’82% preferisce il mare alla montagna e per quanto riguarda le mete all’estero, Francia, Spagna, Grecia e Austria sono quelle preferite, anche se il 90% degli italiani preferisce restare sulla penisola.

La polemica sulle concessioni balneari

Dal 2006 l’Italia avrebbe dovuto assegnare le concessioni balneari con bandi pubblici, ma l’Italia ha ignorato la direttiva, Luciana Caglioti spiega come si stia cercando un compromesso per non ricevere le sanzioni da parte della UE.

Ascolta il podcast con l'intervista ad Agnese Franceschini, Luciana Caglioti e Carlo De Masi cliccando sull'audio del podcast qui in alto.