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Diventare genitori in Germania COSMO italiano 03.04.2025 21:44 Min. Verfügbar bis 03.04.2026 COSMO Von Francesco Marzano


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Diventare genitori in Germania

Stand: 03.04.2025, 17:34 Uhr

a cura di F. Marzano, C. Giordano, L. Mella e D. Nosari

Quando si aspetta un bambino in Germania e dopo il parto ci sono dei passi fondamentali e delle scadenze burocratiche importanti per richiedere ad esempio l'indennità di maternità o gli assegni familiari, ma non solo: le informazioni più importanti da Cristina Giordano. La figura dell'ostetrica è fondamentale, come ci spiega Maria Rosaria Mascolo, con una lunga esperienza in questa professione a Friburgo. Sentiamo poi l'esperienza e i consigli di una neomamma italiana in Germania.

Schwangerschaft

I diritti delle madri lavoratrici vengono tutelati in Germania grazie al "Mutterschutz"

I primi passi di una gravidanza

Le future mamme ricevono in Germania dal ginecologo il “Mutterpass”, il libretto che conterrà tutte le informazioni sanitarie della mamma e del bambino o della bambina. Tra le prime operazioni con cui iniziare una gravidanza c’è senz’altro la ricerca di un’ostetrica, che in Germania è pagata dall'assicurazione sanitaria e offre un sostegno pratico, anche psicologico, andando a casa sia durante la gravidanza, che nelle prime settimane dopo la nascita. In alcuni casi può seguire la donna anche al momento del parto in ospedale.

Maria Rosaria Mascolo, ostetrica da oltre 30 anni è specializzata nella gestione di travagli e parti difficili e nell'assistenza post-parto a Friburgo, e ci spiega il tipo di supporto che offre alle future neomamme: dalla scelta della clinica dove partorire, ai consigli pratici con il bebè.

In Germania, oltre all’ospedale, esiste anche la "Geburtshaus", con un’atmosfera più accogliente, ma dove sono possibili solo parti ambulatoriali, poco dopo il parto la neomamma torna a casa, seguita dall’ostetrica. Oppure si può partorire a casa propria.

Quando informare il proprio datore di lavoro?

La scelta di quando informare il proprio datore di lavoro sulla futura gravidanza è assolutamente personale, ma il consiglio è di farlo il prima possibile, superati i primi tre mesi e il rischio di aborto spontaneo. Chi lavora, frequenta un corso di formazione (Ausbildung) o uno stage (Praktikum) deve informare il proprio datore di lavoro per far scattare la maternità, in tedesco «Mutterschutz», che dà diritto automaticamente a mantenere il posto di lavoro, e quindi a non subire un licenziamento.

Quanto dura il congedo obbligatorio per le madri in Germania?

Il congedo di maternità è più breve rispetto all’Italia dove sono previsti 5 mesi. In Germania il congedo di maternità è di 3 mesi e mezzo, cioè 14 settimane, 6 settimane prima del parto, e 8 dopo. In questo periodo si ha diritto all’indennità di maternità, in tedesco «Mutterschaftsgeld», che corrisponde a circa il 70% del proprio stipendio netto, calcolato su una media degli ultimi tre mesi.

L’indennità di maternità viene pagata in parte dal datore di lavoro, in parte dall’assicurazione sanitaria a cui va richiesta al più tardi 7 settimane prima del parto. Questo è un esempio che vale per una madre lavoratrice dipendente, ma ci sono tante altre situazioni da considerare. Per le lavoratrici autonome per esempio non esiste questa tutela.

Altro è il «Mutterschutzlohn», un‘indennità integrativa versata quando, per motivi di salute, la donna non può lavorare per un periodo più lungo del congedo di maternità obbligatorio previsto in Germania.

L’Elternzeit, il congedo parentale

L’Elterngeld è l'indennità di congedo parentale che viene corriposta durante l'Elternzeit, possibile sia per le le mamme che per i papà, nei primi mesi di vita del bambino. Ne esistono di tre tipi: l’Elterngeld base, l’ElterngeldPlus e il Partnerschaftbonus. Sono tre possibilità diverse, che permettono di stare a casa con il bambino dai 12 ai 36 mesi, continuando a percepire fino al 67% del proprio stipendio.

Sono congedi che si possono combinare tra loro, e per capire quale sia il migliore, in base al proprio lavoro e alla propria situazione familiare, si trovano in rete anche gli «Elterngeldrechner», delle calcolatrici online che simulano le diverse possibilità. In generale l’Elternzeit, e cioè il periodo di congedo parentale, ha una durata massima di tre anni.

Quali congedi esistono per i papà?

Vater, Baby

In Germania anche i papà possono prendere il congedo parentale

In Germania non esiste il congedo obbligatorio per i padri come in Finlandia, Danimarca o Spagna. C’è una proposta sulla cosiddetta "Vaterschaftsurlaub", la vacanza per i padri, ma anche se ne discute. L'Unione Europea ha infatti adottato una direttiva che prevede un congedo retribuito per i padri dopo la nascita di un figlio, proprio per promuovere l'uguaglianza di genere e migliorare la compatibilità tra lavoro e vita familiare. I Paesi europei sono invitati ad aggiornare le proprie leggi in questo senso. In Germania questo non è ancora avvenuto.

Per ora per i padri in Germania esiste solo l’Elternzeit, un congedo parentale volontario in cui si percepisce l'Elterngeld, la rispettiva indennità. Interessante è che secondo alcuni studi il 46% dei padri in Germania oggi sceglie di prendere l'Elternzeit, il doppio dei papà rispetto a 15 anni fa. Tre quarti di loro prendono però solo 2 mesi.

Altri obblighi da non dimenticare

Tra i passaggi burocratici da osservare in Germania dopo la nascita di un figlio c’è naturalmente l’iscrizione all’anagrafe del proprio comune (Standesamt), in Germania entro sette giorni dalla nascita. Per i bambini italiani, l’anagrafe tedesca in genere trasmette l’atto di nascita direttamente all’ambasciata o al consolato. Se i genitori sono sposati e iscritti all’AIRE, anche il bambino verrà automaticamente iscritto. Ma il consiglio è di controllare dopo un mese che sia stata fatta la trascrizione di nascita al proprio consolato. Da non dimenticare anche la comunicazione della nascita alla propria assicurazione sanitaria.

Per chi non è sposato, il padre dovrebbe provvedere a riconoscere il bambino, e si può procedere anche prima della nascita, presso l’anagrafe del proprio comune, oppure presso lo Jugendamt, il tribunale o con l’aiuto di un notaio.

Il Kindergeld

Subito dopo la nascita, anche online, si può richiedere il Kindergeld, l’assegno mensile per i figli. Dal 2025 l’importo è leggermente aumentato, ed è pari a 255 euro per figlio. Attenzione, i tempi di risposta sono lunghi, dalle 4 alle 6 settimane, e variano da regione a regione.

Chi ha difficoltà economiche può anche richiedere un sussidio aggiuntivo presso il Jobcenter. E ci sono fondazioni come la «Mutter und Kind» del ministero della Famiglia, che offrono ulteriore sostegno alle madri single.

Appena nati, invece, i bambini riceveranno dall’agenzia delle Entrate il proprio "Steueridentifikationsnummer", che corrisponde al codice fiscale italiano. Se non dovesse arrivare per posta entro tre mesi, va però richiesto.

La ricerca dell’asilo

Il consiglio è di fare domanda per un asilo nido, in tedesco «Kita», almeno sei mesi prima di quando se ne avrà bisogno. Il che potrebbe significare anche prima della nascita. La ricerca è particolarmente difficile, soprattutto per chi vive in città con pochi asili nido o asili sovraffollati. La maggior parte degli asili di solito chiede di ripresentare la domanda una volta nato il bambino, il consiglio è tuttavia di far inserire il bimbo o la bimba già nelle liste di attesa.

È stata esattamente questa la via scelta da Dora, 34 anni, neomamma di Wolfsburg, impiegata in un ufficio pubblico, che a COSMO ITALIANO ha raccontato anche la sua testimonianza sul supporto datole dall’ostetrica, ma anche i suoi dubbi sulle difficoltà di riuscire a conciliare vita familiare e lavoro.

Esistono anche le cosiddette «Kita-Börse» online, siti in cui vengono segnalati asili con posti a disposizione, a seconda di com'è organizzato il comune in cui si vive. Un'alternativa è inoltre la «Tagesmutter», che segue i bambini a casa in gruppi molto piccoli.