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Perché si riducono i voli in Germania e in Italia? COSMO italiano 29.10.2024 23:49 Min. Verfügbar bis 29.10.2025 COSMO Von Luciana Caglioti


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Perché si riducono i voli in Germania e in Italia?

Stand: 29.10.2024, 17:20 Uhr

di Luciana Caglioti, Cristina Giordano e Daniela Nosari

Alcune compagnie aeree riducono i voli da e per la Germania, prima fra tutte Ryanair: troppo cari gli aeroporti tedeschi secondo la low cost. Cristina Giordano ci spiega quali sono questi costi e le tratte interessate dalle novità. Una  buona notizia almeno per la lotta al cambiamento climatico? Ne parliamo con il climatologo e divulgatore Luca Mercalli. Con Giovanni D'Agata parliamo poi di costi, ritardi e diritti dei viaggiatori in Italia in questi mesi prenatalizi.

Flughafen, Köln-Bonn

Aeroporto a Colonia

Ryanair cancella voli in Germania

A Dortmund, Dresda e Lipsia a partire dalla prossima estate 2025 Ryanair non volerà più. Nella città di Amburgo taglierà i voli del 60%. Mentre nell’aeroporto BER della capitale la compagnia aerea irlandese aveva già annunciato che ci sarebbe stato un taglio del 20%.

Il motivo è sempre lo stesso, e cioè costi troppo elevati, così sostiene Ryanair. Il CEO della compagnia aerea Eddie Wilson ha persino invitato il ministro federale dei Trasporti Volker Wissing, FDP, ad abolire o ridurre le tasse sui voli. La decisione, per il momento, sembra essere definitiva.

Tasse sui voli più alte in Germania

La Luftverkehrssteuer, chiamata anche Flugticketsteuer, è la tassa sul traffico aereo. È di fatto uno dei costi che pesano di più sul prezzo del biglietto, e generalmente viene scaricata sui passeggeri.

In Germania è stata aumentata a maggio 2024. A seconda della destinazione, questa tassa va dai 15,53 euro ai 70,83 euro per biglietto. Più distante è la meta, più alta sarà la tassa. Ma stiamo parlando di un aumento compreso tra i 2,8 e i 12,77 euro a tratta (prima era compresa tra i 12,73 e i 58,06 euro).

È un’imposta che in ogni caso arricchisce le casse dello Stato. Nel 2023 secondo Destatis, quindi prima del recente aumento, ha fatto incassare allo Stato tedesco 1,5 miliardi di euro.

L'aumento è stato deciso dal governo tedesco dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato la scelta del governo Scholz di destinare fondi della pandemia inutilizzati a misure utili per la transizione ecologica. Saltati i piani, il governo si è trovato improvvisamente a dover colmare miliardi di deficit.

A pesare sul prezzo del biglietto aereo, va poi aggiunta un’altra tassa, la tassa sul controllo del traffico aereo che serve, tra l'altro, a pagare i controllori di volo. Secondo l'Associazione federale delle compagnie aeree tedesche, la tassa in Germania è una delle più alte in Europa.

Secondo il report dell’Istituto del trasporto aereo del Centro aerospaziale tedesco, i prezzi medi lordi per un volo low cost, analizzati nella primavera 2024, variano tra 66 e 110 euro a seconda della compagnia.

Settore aereo in crisi?

L’aumento delle tasse riguarda sia le compagnie low cost che quelle di bandiera. L’intero settore aereo inoltre lamenta di non essersi ancora ripreso dalla crisi della pandemia. Tra i fattori che hanno contribuito agli aumenti, il boom di richieste: si vuole viaggiare tanto, e le compagnie dicono di non riuscire a soddisfare l’elevata richiesta. La mancanza di personale impedisce di moltiplicare il numero dei voli.

Le compagnie aeree lamentano persino la mancanza di aerei. Boeing e Airbus non produrrebbero aerei nuovi a sufficienza e le compagnie sarebbero costrette a usare velivoli vecchi, che consumano di più. Anche il costo del carburante è aumentato, come molto altro. Tutto questo fa sì che l’intero settore in Germania non sia riuscito a tornare ai livelli di traffico di volo pre-pandemia. E che si parli di «crisi» di settore. Lufthansa, in un report, ha fatto presente che il traffico interno ha raggiunto solo il 25% del livello pre-pandemia e ha motivato così anche i tagli fatti ad Amburgo a Eurowings, compagnia low cost che fa parte sempre del gruppo Lufthansa.

In arrivo il cherosene ecologico

A partire dal 2025 l’Unione Europea ha imposto alle compagnie aeree di usare una percentuale, che aumenterà di anno in anno, di carburante ecologico. L’obiettivo è arrivare al 2050 per gli aerei con un uso del 70% di carburante ecologico.

E si intende la paraffina sintetica, l'idrogeno prodotto con energie rinnovabili e i biocarburanti ricavati da alghe, residui vegetali, grassi animali o olio da cucina, ma che nella produzione è naturalmente più caro.

Flug, Ryanair

Cancellate tratte Ryanair in Germania

La Germania ha addirittura fissato dei propri obiettivi per favorire questo processo di impegno in favore del clima. Tanto che l’Associazione federale dell'industria del trasporto aereo tedesco (Bundesverband der Deutschen Luftverkehrswirtschaft) ha invitato il governo tedesco ad abolire questo sforzo che viene definito «in solitaria» e che di fatto ostacolerebbe la concorrenza tedesca con il resto d’Europa. I passeggeri potrebbero infatti finire per prenotare i loro voli dagli aeroporti dei Paesi vicini, dove potrebbero costare meno.

L’impatto degli aerei sull'ambiente

Uno studio dell'università Norvegese di Scienza e Tecnologia ha analizzato i cosiddetti "big data" di quasi 200 Paesi, raccogliendo dati su circa 40 milioni di voli. La ricerca ha fornito anche informazioni sui Paesi lasciati fuori dal Trattato del 1992 della Convenzione Onu sul Cambiamento Climatico. All'epoca Paesi come la Cina e l'India non avevano dato informazioni. Il risultato è allarmante. Secondo lo studio infatti, nel 2019, ci sono state 911 milioni di tonnellate di emissioni globali aeree, il 50% in più dei 604 milioni riportati dall'Onu per lo stesso periodo. I paesi più inquinanti sono Stati Uniti, Cina, Gran Bretagna e Emirati Arabi. Al quinto posto c'è la Germania.

«L’anidride carbonica emessa dai voli ha un effetto maggiore rispetto a quella emessa sulla superficie terrestre, perché viene emessa ad alta quota, a 8000 metri, dove insieme ad altri inquinanti ha un effetto peggiore sul clima» dice Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e noto divulgatore.

Cosa si dice in Italia?

Voli sempre più cari, tratte cancellate. Se ne discute anche in Italia. Ne parliamo con Giovanni D’Agata, presidente Sportello dei diritti, onlus che si occupa della difesa dei diritti di consumatori, che per sfuggire ai rincari, consiglia di prenotare i propri voli il prima possibile.