La violenza politica in Germania e il delitto Matteotti. COSMO italiano. 13.05.2024. 24:18 Min.. Verfügbar bis 13.05.2025. COSMO. Von Filippo Proietti.
La violenza politica in Germania e il delitto Matteotti
Stand: 13.05.2024, 16:48 Uhr
a cura di Filippo Proietti, Giulio Galoppo e Cristiano Cruciani
Dopo la brutale aggressione ai danni dell'europarlamentare democratico Matthias Ecke (SPD) cresce l'allarme sulla violenza politica in Germania, i dettagli da Giulio Galoppo. Su questa vicenda abbiamo sentito Federico Quadrelli della SPD di Berlino. Ricorrono a giugno i 100 anni del delitto Matteotti, uno degli esempi più feroci ed eclatanti di violenza politica, ne parliamo con lo storico Giovanni De Luna.
Anche il vandalismo è una forma di violenza
Recenti aggressioni contro politici tedeschi
Domenica 12 maggio, un candidato della SPD al consiglio comunale di Gera, in Turingia, è stato spinto e insultato mentre distribuiva volantini elettorali. Il presunto colpevole è un uomo di 56 anni. In Turingia, il prossimo 26 maggio si terranno le elezioni amministrative, che vedranno l'elezione di nuovi consiglieri comunali e di sindaci un po’ ovunque.
Ma facciamo un passo indietro. Lo scorso 3 maggio 2024, Matthias Ecke, candidato socialdemocratico alle prossime elezioni europee, è stato picchiato così brutalmente a Dresda, mentre affiggeva i manifesti della sua campagna elettorale, che ha riportato fratture allo zigomo e a un'orbita oculare e ha dovuto essere operato. Per il reato sono sospettati quattro ragazzi tedeschi di 17 e 18 anni, di cui almeno uno associato all'estrema destra. Poco prima, era stato aggredito e ferito, sempre a Dresda, un altro uomo che stava affiggendo manifesti elettorali per il Partito dei Verdi. Aggressioni simili a quest’ultima, contro membri dei Verdi, si sono registrate anche a Chemnitz, Zwickau, Freiberg e Penig.
A Essen, in Nordreno-Vestfalia, dopo un evento dei Verdi, sono stati aggrediti il politico locale Rolf Fliß e il deputato del Bundestag Kai Gehring. A Nordhorn, in Bassa Sassonia, è stato, invece, aggredito il deputato AfD Holger Kühnlenz nelle vicinanze di uno stand informativo.
La vicepresidente del Bundestag Katrin Göring-Eckardt (Verdi) non ha potuto, invece, lasciare un evento di partito nel Brandeburgo per 45 minuti perché dei manifestanti in “atteggiamento aggressivo” hanno bloccato la sua partenza. Un po’ come era successo a gennaio 2024 a Robert Habeck, ministro federale dell'Economia dei Verdi, bloccato mentre cercava di scendere da un traghetto.
Il 7 maggio, Franziska Giffey, senatrice socialdemocratica di Berlino addetta all’Economia, è stata ferita, anche se non gravemente, da un uomo che l'ha aggredita alle spalle, in una biblioteca di quartiere, con una borsa contenente oggetti contundenti. Lo stesso giorno, è stata attaccata una politica dei Verdi, di nuovo a Dresda, mentre due deputati dell'AfD a Stoccarda.
Il fenomeno della violenza contro i politici in passato
A Colonia, nel 2015 è stato compiuto un attentato contro la sindaca Henriette Reker, ferita gravemente con un coltello da un estremista di destra. Un attacco al quale è fortunatamente sopravvissuta. Altra sorte è spettata invece al politico della CDU Walter Lübcke, di Kassel, che nel 2019 è stato assassinato da un estremista di destra.
Il sindaco del comune sassone di Tröglitz, il pastore protestante Markus Nierth, non legato a partiti politici, si è dimesso nel 2015 dopo che lui e la sua famiglia sono stati gravemente minacciati. Nel 2017, il sindaco di Altena, in Nordreno-Vestfalia, Andreas Hollstein della CDU, è stato aggredito con un coltello. Le vittime avevano tutte in comune una posizione liberale sulla politica dei rifugiati.
I reati a sfondo politico sono in costante aumento
Secondo i dati provvisori del BKA, nel 2023 sono stati registrati in totale 2.800 attacchi a politici dei partiti rappresentati nel Bundestag. Si tratta di un numero quasi doppio rispetto al 2019 con 1.420 casi. Quasi la metà delle aggressioni del 2023 sono state ai danni di rappresentanti dei Verdi, duplicatesi rispetto a quelle del 2022. Il secondo partito più colpito nel 2023 è stato l’AfD, seguito dalla SPD.
Reazioni della politica
Federico Quadrelli, vicepresidente AG Migration, SPD Berlino
I ministri dell’Interno dei Länder e la ministra federale dell’Interno, la socialdemocratica Nancy Faeser, lo scorso martedì 7 maggio hanno dichiarato di voler inasprire il diritto penale per proteggere meglio i politici e gli attivisti. Si sta valutando, cioè, se i reati contro i funzionari pubblici e i rappresentanti eletti debbano essere elencati separatamente nel Codice penale ed eventualmente essere giudicati più severamente, in quanto “pericolosi per la democrazia”. Più concretamente, la Sassonia vuole presentare al Bundesrat una proposta di legge che prevede un nuovo reato penale. In base a questa legge, lo “stalking politico” deve essere punito. Quindi, per esempio, cortei aggressivi davanti all’abitazione di un o una rappresentante politica. Nancy Faeser ritiene, inoltre, necessaria una “presenza più visibile della polizia sul territorio” durante le campagne elettorali.
Non tutti sono, però, d’accordo con queste proposte. Il Ministro federale della Giustizia Marco Buschmann è convinto che la crescente violenza verso i politici non possa essere arginata con pene più severe. Il politico della FDP è però disposto ad esaminare le proposte degli Stati federali in materia di diritto penale.
Michael Stübgen, presidente cristiano-democratico della Conferenza dei ministri dell'Interno, e il ministro dell’Interno del Nordreno-Vestfalia, Herbert Reul, non credono nella possibilità di arginare questo problema solo attraverso un maggior controllo da parte della polizia, in quanto, sostengono, è un problema che riguarda l’intera società e non solo i politici.
Il parere di un membro della SPD di Berlino
A COSMO italiano, Federico Quadrelli, vicepresidente regionale AG Migration SPD di Berlino, riferisce dell’impatto che i recenti avvenimenti stanno avendo sui singoli membri del partito e sulla loro attività. Qual è il clima che si respira alla vigilia delle elezioni europee?
La violenza politica nella storia italiana: il delitto Matteotti
Giacomo Matteotti, ucciso dai fascisti il 10 giugno 1924
Uno degli esempi storici più emblematici di violenza politica è il delitto Matteotti, di cui ricorre quest’anno il centenario (10 giugno 1924). Matteotti morì proprio per aver denunciato l'uso della violenza da parte del fascismo, disposto a tutto pur di acquisire il totale controllo del potere. Ne abbiamo parlato con Giovanni De Luna, professore emerito di Storia Contemporanea all’Università di Torino.