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Rischio scioperi a Pasqua in Germania COSMO italiano 25.03.2024 18:07 Min. Verfügbar bis 25.03.2025 COSMO Von Cristina Giordano


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Rischio scioperi a Pasqua in Germania

Stand: 25.03.2024, 16:50 Uhr

di Cristina Giordano, Enzo Savignano e Cristiano Cruciani

Aerei, treni e trasporti cittadini: le numerose vertenze ancora in corso mettono a rischio i nostri spostamenti nel periodo di Pasqua, tutti i dettagli da Enzo Savignano. A quali rimborsi e a quali alternative ho diritto se saltano i collegamenti per via degli scioperi? Lo abbiamo chiesto all'avvocato Marc Duncan Wilson, esperto di diritti dei consumatori e viaggiatori.

duesseldorf

Aggiornamento martedì 26 marzo: accordo GDL - Deutsche Bahn

È stato raggiunto un accordo tra la principale azienda ferroviaria tedesca DB e il sindacato dei macchinisti GDL. Sarà possibile ridurre la settimana di lavoro gradualmente, mantenendo invariati i salari, ma solo se i dipendenti lo richiederanno esplicitamente all'azienda. La riduzione a 35 ore settimanali scatterà dal 2029. Coloro che desiderano continuare a lavorare una settimana di 40 ore riceveranno un aumento del salario orario del 2,7%. Raggiunto anche un accordo su aumenti salariali di 420 euro in due fasi e sull'indennità una tantum di 2.850 euro.

Nuove trattative Lufthansa - ver.di

Oggi lunedì 25 marzo sono iniziate a Francoforte di nuovo le trattative tra la compagnia di bandiera tedesca, Lufthansa, e il sindacato ver.di che tutela i diritti di almeno 25mila lavoratori del personale di terra. Le trattative tra l’altro vedono anche la partecipazione di due mediatori, il ministro presidente della Turingia, Bodo Ramelov e l’ex capo dell’ agenzia federale per il lavoro, Frank-Jürgen Weise. Il nuovo round di consultazioni durerà fino a giovedì, ed è stato già stabilito che fino a quella data, quindi fino al 28, non sarà indetto alcuno sciopero.

Le richieste di ver.di e l’offerta di Lufthansa

Il sindacato chiede da subito un aumento del 12,5% sullo stipendio mensile per un anno, mentre l’azienda ha offerto un aumento del 10% per 28 mesi. Le parti sembrano ottimiste. Fanno ben sperare le parole del rappresentante di ver.di che conduce le trattative con Lufthansa, Marvin Reschinky: “Vogliamo che tutti i passeggeri durante le ferie pasquali si possano spostare tranquillamente come le famiglie possano trascorrere dove desiderano le loro ferie”.

Rischio scioperi piloti e co-piloti Lufthansa

Queste categorie di lavoratori fanno riferimento al sindacato Ufo, acronimo di Unabhängige Flugbegleiter-Organisation. Per ora non hanno indetto alcuno sciopero, ma non lo si può escludere completamente. Ricordiamo che l’ultimo si è svolto tra martedì 12 marzo e mercoledì 13 e ha gettato nel caos il traffico aereo tedesco. Solo agli aeroporti di Francoforte sul Meno e Monaco di Baviera hanno subito conseguenze dall’annullamento di circa 1.000 voli oltre 120mila passeggeri.


Le trattative tra UFO e Lufthansa

scioperi

Una manifestazione del sindacato UFO

Il sindacato dei piloti chiede un aumento del 15% per un periodo di 18 mesi a partire dal primo gennaio del 2024, quindi un' indennità per contrastare l’inflazione, appunto la cosiddetta "Inflationsprämie" di oltre 3.000 euro. Dal canto suo Lufthansa propone per 24 mesi più soldi sullo stipendio un aumento mensile del 6% dall’agosto del 2024, e del 3,25% fino dall’agosto del 2025 e un'indennità di 3.000 euro. In corso anche delle trattative per gli assistenti di volo e per il personale dell’amministrazione, molti dei lavoratori temono per il loro lavoro. Anche qui non sarà facile giungere a dei risultati soddisfacenti per tutte le parti coinvolte.

L’infinita querelle tra Deutsche Bahn e sindacato macchinisti GDL

“Le trattative tra le parti sono a buon punto e indirizzate sulla strada giusta ma ancora non sono chiuse”, ha sottolineato in una nota del 20 marzo Deutsche Bahn, tuttavia non nono stati resi noti i dettagli di nuovi risultati sulle trattative. Ma ricordiamo che il tema dell’aspro confronto tra la principale azienda ferroviaria tedesca e il sindacato GDL è sempre lo stesso: il sindacato dei macchinisti chiede ormai da tempo la riduzione della settimana lavorativa da 38 a 35 ore a partire dal 1 gennaio 2025. Deutsche Bahn non può prendere in considerazione questa proposta perché l’azienda, a detta dei suoi vertici e manager, deve fronteggiare una grave carenza di personale. Una riduzione a partire dal 1 gennaio 2025 dell’orario di lavoro dei macchinisti a 35 ore settimanali obbligherebbe Deutsche Bahn ad assumere fino ad altri 10mila dipendenti in tutta la Germania. Quindi sono state avanzate proposte di riduzione graduale della settima lavorativa a 36 ore a partire però dal 2026.

Il trasporto pubblico cittadino: scioperi e trattative

L’epicentro degli scioperi in questo settore è stato il Land del Nord-Reno Vestfalia, in tutte le principali città ci sono stati diversi giorni di sciopero tra febbraio ed inizio di marzo che hanno riguardato tram, metropolitane e bus. Per esempio nell’NRW le trattative tra le aziende cittadine e  i sindacati, in particolare ver.di, riguardano circa 30mila lavoratori. In alcune città del Land ma anche in altri Länder della Germania proseguono serrate le trattative. In alcune Regioni sono già stati raggiunti degli accordi per l’aumento degli stipendi, ma anche per queste categorie di lavoratori si tratta sulla settimana lavorativa che dovrebbe essere ridotta a 35 ore.

Non si possono escludere nuove agitazioni

Le trattative proseguono ma tutti noi potremmo essere travolti da nuove ondate di scioperi nel settore dei trasporti, i sindacati hanno spesso minacciato di indirli entro le 48 ore. E non dimentichiamo che oltre ad aerei, treni, tram e bus, nelle ultime settimane ci sono stati scioperi anche nel settore sanitario, con cliniche ed ospedali anche universitari, come a Bonn, dove la maggior parte del personale medico e paramedico ha incrociato le braccia per un giorno interno lo scorso 12 marzo. Per non parlare anche di asili ed in ultimo il settore delle poste.

Quali diritti abbiamo se cancellano voli e treni per uno sciopero?

A darci consigli è l'avvocato Marc Duncan Wilson, specializzato proprio sui diritti dei viaggiatori. Sentiamo cosa succede se a causa di uno sciopero il nostro volo ritarda: “In questo caso, il prerequisito per ottenere un risarcimento spiega l'avvocato Wilson è un ritardo dalle 3 ore in su, o la perdita della coincidenza. Il rimborso è di 250 euro per una rotta aerea fino a 1500 km. 400 euro per rotte fino a 3500 km. E per rotte più lunghe si può arrivare a un risarcimento di 600 euro. Ma solo se a scioperare sono le compagnie aeree. Non è previsto alcun risarcimento se invece a incrociare le braccia è il personale di sicurezza o sono i controllori del traffico aereo”.

Per i treni, in caso di ritardi dovuti agli scioperi, i rimborsi vengono calcolati in modo diverso, continua Wilson: “Per un'ora di ritardo viene rimborsato il 25% del prezzo del biglietto. Per due ore di ritardo, il 50%. E se il ritardo supera le due ore, Deutsche Bahn rimborsa tutto l'importo del biglietto”.

Rimborsi anche per vacanze ed Hotel?

In casi straordinari, spiega sempre l'avvocato Wilson, la compagnia aerea deve rimborsare anche i soldi dell'albergo. Attenzione perché per i pacchetti turistici, è il tour operator ad essere responsabile di tutto il viaggio. E anche in caso si perdano dei giorni di vacanza dovuti allo sciopero è previsto un risarcimento. Il consiglio, soprattutto se a viaggiare è una famiglia e la spesa non è indifferente, è comunque quello di rivolgersi a un avvocato.