Le proteste dei contadini e le altre agitazioni in Germania. COSMO italiano. 12.01.2024. 16:01 Min.. Verfügbar bis 11.01.2025. COSMO. Von Luciana Caglioti.
Le proteste dei contadini e le altre agitazioni in Germania
Stand: 12.01.2024, 18:00 Uhr
di Luciana Caglioti, Enzo Savignano e Tommaso Pedicini
Sono giorni di proteste e agitazioni nella Repubblica federale: i contadini sono scesi in strada per protestare contro il governo che ha ridotto le loro sovvenzioni. Enzo Savignano ci spiega le cause di questa protesta e i problemi che mettono in forse il futuro delle imprese agricole tedesche. Ma parliamo anche del rischio che questo movimento venga strumentalizzato da parte dell'estrema destra. In chiusura diamo uno sguardo alle tante altre agitazioni sindacali in atto in Germania.
I contadini manifestano con i loro trattori
Le proteste proseguono
Alle ore 11 di oggi, venerdì 12 gennaio, almeno 350 trattori si sono incontrati all'Eifeltor di Colonia, il principale scalo merci della città dove ogni giorno vengono raccolti e spediti centinaia di container la maggior parte trasportati su gomma ma anche attraverso il vicino fiume Reno. Da lì è partito un lungo corteo che ha raggiunto alcune delle vie principali della città. Scene simili si sono viste anche all'altro estremo geografico della Germania, a Dresda, dove sempre centinaia di trattori hanno bloccato gli accessi alle autostrade A4, A13 e A14, le proteste sono andate avanti fino al primo pomeriggio. Altre manifestazioni simili si sono svolte anche a Chemnitz e Görlitz e in altri centri.
Cosa ha scatenato le proteste degli agricoltori?
Tutto ha avuto inizio a dicembre, quando l'esecutivo tripartitico, alle prese con un imprevisto buco del bilancio, si è trovato costretto ad effettuare dei tagli e tra questi anche ad alcune agevolazioni e sovvenzioni per gli agricoltori. Il punto più contestato è il taglio graduale degli aiuti per il gasolio a uso agricolo, misura questa in vigore addirittura dal 1951 e che ora, dopo un mezzo passo indietro governativo, terminerà nel 2026. Ad oggi le agevolazioni fiscali per ogni litro di benzina diesel ammontano a 21,48 centesimi, quindi invece di pagare una tassa completa di 47.04 centesimi per litro, i contadini pagano 25.56 centesimi per litro. Ogni azienda agricola ottiene sul diesel un risparmio minimo di 2900 euro all'anno, che significa un investimento totale nel settore di 440 milioni di euro all'anno da parte del governo federale.
I costi elevati della forza lavoro
Questa questione riguarda il tema del salario minimo: anche nel settore agricolo è stato imposto di base un salario minimo di 12,41 euro lordi all'ora, che, per i lavoratori specializzati, può salire a 17,29 euro lordi. Si tratta, insomma, di costi molto elevati rispetto alle aziende agricole dei Paesi dell'Europa dell'Est, che, come la Germania, ricevono aiuti e sovvenzioni dall'Unione europea, ma che hanno appunto costi decisamente inferiori per la forza lavoro. Inoltre i contadini tedeschi lamentano la strategia applicata dalle grandi catene della distribuzione alimentare che li costringerebbe a una concorrenza al ribasso tra produttori per poter sopravvivere.
Anche Bruxelles nel mirino degli agricoltori
Le politiche agricole e la loro gestione è una materia su cui le autorità europee hanno grande potere decisionale e un ampio spazio di manovra finanziaria. Bisogna infatti ricordare che i finanziamenti europei sono di assoluto rilievo, in pratica un euro su tre dell'intero bilancio europeo viene utilizzato per finanziare e sostenere la produzione agricola dei 27 Paesi membri. In totale, nell'ultima legislatura, l'Ue ha investito 387 miliardi nel settore agricolo europeo. Alla Germania ogni anno arrivano da Bruxelles circa 6 miliardi di euro per la gestione delle politiche agricole. I contadini tedeschi, inoltre, contestano con forza la strategia europea del cosiddetto 'Farm to Fork', che prevede l'abbandono del 10% dei terreni agricoli, la conversione in biologico di almeno un quarto dei campi coltivabili e la decisa riduzione dell'utilizzo di concimi e fitofarmaci.
Cosa cambierà dopo il voto europeo di giugno 2024?
Tutti questi finanziamenti dovranno essere, però, ridiscussi dopo l'elezione del nuovo Parlamento europeo che poi, assieme alla nuova Commissione europea, dovrà dare il via libera al nuovo bilancio europeo e a nuove possibili sovvenzioni al settore agricolo. Considerando la forza e la dimensione delle proteste è abbastanza facile prevedere che nei prossimi mesi le politiche agricole, tedesche ed europee, possano diventare uno dei grandi temi della campagna elettorale che culminerà appunto con il voto di giugno 2024. Nel frattempo il governo di Berlino dovrà comunque trovare dei punti di incontro, un compromesso con gli agricoltori che sembrano non avere alcuna intenzione di indietreggiare con i loro trattori. Per ora le protese proseguiranno fino a lunedì prossimo, 15 gennaio.
La manifestazione e il vertice di lunedì 15 gennaio
Per quella data è stata già indetta una grande manifestazione a Berlino, in migliaia giungeranno soprattutto dai Länder orientali e cercheranno di raggiungere la Cancelleria, o comunque il quartiere delle principali sedi istituzionali. Sono previste grandi misure di sicurezza e la chiusura di molte strade. Nel corso della manifestazione è prevista una riunione straordinaria, per formulare una proposta concreta ai leader degli agricoltori, tra i tre capogruppo parlamentari dei tre partiti delle coalizione di governo, Rolf Mützenich (SPD), Britta Haßelmann (Verdi) e Christian Dürr (liberali). Alcuni media non escludono anche la presenza del cancelliere Olaf Scholz e del ministro dell'Agricoltura Cem Özdemir. Ma Joachim Rukwied, presidente e leader degli imprenditori agricoli, ha già avvertito l'esecutivo: "nel caso venisse formulata una proposta debole che non sia in grado di accontentarci, non ritireremo dalla strade nemmeno un trattore".
L'estrema destra tra i contadini
Sul fronte politico a preoccupare fortemente le autorità sono soprattutto possibili strumentalizzazioni delle proteste da parte dell'estrema destra. Tra i manifestanti a Berlino c'erano le bandiere di Alternative für Deutschland, mentre a Dresda sono stati segnalati simboli della rete sovversiva Reichsbürger. Il presidente dell'Associazione tedesca degli agricoltori, DBV, Deutscher Bauernverband, Joachim Rukwied, ha dichiarato di essere fermamente contrario alla partecipazione di gruppi di estrema destra alla protesta.
Rukwied ha condannato fermamente l'aggressione nei confronti di Habeck, sottolineando che la maggior parte dei contadini crede nella democrazia. Prendendo in maniera netta le distanze da forme di attacchi personali e minacce. L'estrema destra cerca di infiltrarsi nelle proteste dei contadini e di usarle per raggiungere i propri scopi, sostiene la psicologa Pia Lamberty. Secondo la studiosa, esperta del tema, non sarebbe la prima volta che Afd e Reichsbürger tentano di infiltrarsi nelle proteste degli agricoltori e strumentalizzarle proteste per i propri scopi, contrapponendo l'immagine del "buon popolo", rappresentato dai contadini, a quella della "perfida casta poltica".
Lo sciopero dei macchinisti ferrovieri
Ma non solo con la protesta dei contadini la Germania sta toccando con mano la pesante crisi economica degli ultimi anni. Il Paese è bloccato anche dallo sciopero nazionale dei macchinisti ferroviari che è iniziato mercoledì e si è concluso oggi alle 18. Cancellato l'80% dei treni a lunga percorrenza.
I macchinisti di GDL sono tornati a scioperare
Il sindacato dei macchinisti GDL, Gewerkschaft Deutscher Lokomotivführer, protesta a causa della contrattazione collettiva non andata a buon fine con le Ferrovie. Dopo che la Deutsche Bahn si è rifiutata di soddisfare le richieste del sindacato, ha annunciato uno sciopero a livello nazionale. Il sindacato GDL chiede un aumento dei salari e una riduziuone dell'orario settimanale a 35 ore. E questa settimana hanno scioperato anche gli spedizionieri del sindacato ver.di.
Il comitato di contrattazione chiede un aumento salariale di 500 euro per tutti i dipendenti e di 300 euro per gli apprendisti per un periodo di 12 mesi. Il sindacato critica il fatto che, dopo due anni di perdite salariali, non ci sia nemmeno un'offerta da parte dei datori di lavoro.
Intanto sono in arrivo anche altre astensioni dal lavoro, ad esempio nel trasporto aereo. I sindacati stanno negoziando un miglioramento dei salari e degli stipendi per due gruppi di dipendenti della Lufthansa e per gli assistenti alla sicurezza aerea. Presto potrebbero svolgersi scioperi di avvertimento.