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Pizza, pinsa e pizzaioli premiati in Germania COSMO italiano 14.08.2024 22:34 Min. Verfügbar bis 14.08.2025 COSMO Von Francesco Marzano


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Pizza, pinsa e pizzaioli premiati in Germania

Stand: 14.08.2024, 17:05 Uhr

di Francesco Marzano, Cristina Giordano e Daniela Nosari

La pizza ha conquistato ormai da tempo la Germania, ma con grandi differenze per quanto riguarda la qualità del prodotto offerto. Iniziamo con dati, curiosità e audaci varianti di pizza sul mercato tedesco raccolti da Cristina Giordano. Il secondo miglior pizzaiolo della Germania, Tonino Pisano, spera nel primo posto al prossimo Campionato di pizza - intanto offre anche la pizza fatta a domicilio durante feste ed eventi. E la pinsa? Federico Westkemper l'ha portata a Berlino con due soci.

Pizzaiolo backt eine "Pinsa"

Arriva anche a Berlino la "pinsa romana" (foto d'archivio)

Il grande amore dei tedeschi per la pizza … surgelata

La prima pizza surgelata in Germania risale al 1970, si chiamava «Pizza alla Romana». La portò nei supermercati una storica azienda tedesca, Dr. Oetker, e fu una rivoluzione. Sul cartone si leggeva «condita con vera mozzarella e provolone italiani, mortadella, pomodori e peperoni» Un miscuglio audace, ma che evidentemente ha fatto breccia nel cuore dei tedeschi. Oggi si vende sempre più pizza surgelata in Germania. Nel 2023 sono state vendute 378.198 tonnellate, nel 2022 erano 368.255 secondo Statista e il Deutsches Tiefkühlinstitut.

Il «Pizza Deutschland Markt Report 2024», un report per addetti ai lavori, sostiene che visto l'aumento dei prezzi nei ristoranti e nei supermercati, la pizza surgelata rappresenta comunque una buona alternativa a basso costo. Ecco perché il mercato funziona.

Le variazioni più azzardate

Oltre alla ormai nota «Pizza Hawaii» con ananas e prosciutto, lo scorso anno Dr. Oetker ha lanciato in edizione limitata la «Pizza Würstel e Patatine». Mentre Wagner ha proposto la «Pizza Brezel» «condita con polpette, deliziosa mozzarella, cetriolini e cipolle fritte, il tutto con l'aggiunta di senape dolce su una salsa di formaggio cremoso». Tra le specialità più audaci vendute in Germania c‘è anche la «Pizza Gyros», e il supermercato Edeka ne suggerisce addirittura la ricetta: con il tipico piatto greco a base di carne di maiale, la cipolla e il formaggio olandese gouda.

Le pizze più amate in Germania

Nonostante le aziende tedesche cerchino di sorprendere i consumatori con abbinamenti azzardati, stando al «Pizza Ranking 2023» i tedeschi preferiscono comunque le pizze classiche, senza troppi esperimenti: i primi tre posti tra le pizze più amate sono occupati rispettivamente da pizza al salame, pizza al tonno e cipolle e margherita. La pizza Hawaii si posiziona comunque al settimo posto.

Quanta pizza mangiano i tedeschi?

Oltre 26 milioni di consumatori in Germania mangiano pizza almeno una volta al mese (escluso il cibo da asporto), e circa cinque milioni di consumatori mangiano pizza una o più volte alla settimana (fonte: Statista).

Sta arrivando anche in Germania il mercato della pizza di lusso. A Monaco due imprenditori hanno intenzione di lanciare una pizza che costa 79 euro, condita con carne Wagyu, tra le più costose mondo, oltre al pregiato formaggio Bitto, crema di sedano, caviale, senape alle erbe e basilico thailandese.

I Pizza-Taxi

In Germania il Land con il maggior numero di Pizza-Taxi, e cioè di consegne a domicilio è il Nordreno-Vestfalia, ce ne sono ben 563. Segue la Baviera e il Baden-Württemberg. Nel Saarland invece sono solo 22 secondo Listflix, che basa le sue ricerche sulla banca dati del Registro delle Imprese.

Pizza

In Germania cresce la vendita della pizza surgelata

Una curiosità: vista la grande quantità di rifiuti generati anche dalle pizze d'asporto, la città di Erfurt, in Turingia, ha lanciato un progetto pilota mettendo in alcuni punti della città dei cestini pubblici appositamente per le scatole delle pizze.

La migliore pizzeria italiana in Germania

Secondo il portale «50 Top Pizza», la migliore pizzeria italiana in Germania è «Pizza Zulù» a Fürth, in Baviera, giudicata anche sesta migliore pizzeria al mondo, Italia esclusa. A impastare la pizza è Gaspare Squitieri, originario di Sarno, in provincia di Napoli. Squitieri ha imparato il mestiere dallo zio Lucio e dalla famiglia della madre, l’attenzione agli ingredienti, visto che erano coltivatori di pomodori di alta qualità. Il suo segreto è l'impasto che dice: «Deve essere leggermente croccante ma al tempo stesso soffice».

I migliori pizzaioli in Germania

Si chiama «Deutsche Meisterschaft der Pizzabäcker» ed è il campionato, arrivato ormai alla sua 11esima edizione, in cui si elegge il miglior pizzaiolo in Germania in due categorie, la pizza gourmet e la pizza napoletanta moderna.

Esattamente come alle Olimpiadi viene assegnata la medaglia d’oro, d’argento e di bronzo. Per la pizza gourmet quest’anno hanno vinto: Daniel Sadirov, Tonino Pisano e Christian Philip. Per la pizza napoletana moderna invece: Ferdinando Manna, Ljubisa Tesic e Youssef Harit.

Il siciliano Tonino Pisano ha vinto il secondo posto con la pizza «Raggio di sole» condita con fiordilatte e stracciatella di pistacchio. Pisano, vincitore anche lo scorso anno del secondo posto, lavora come pizzaiolo a Haan, nei pressi di Solingen. A essere giudicata non è solo la variazione della pizza presentata, ma anche la qualità dell’impasto – spiega Pisano ai nostri microfoni. Pisano tra l'altro propone dei "pizza cooking show" anche a domicilio, per eventi privati.

Il successo della pinsa

Accanto alla tradizionale pizza, anche in Germania si sta facendo strada la pinsa romana, con la sua tipica forma ovale, composta non solo da farina di frumento, ma anche da farina di riso e soja. Una specialità relativamente recente inventata da Corrado Di Marco. Il romano Federico Westkemper insieme a due altri soci ha recentemente aperto a Berlino «Sanpietrino» un ristorante specializzato in pinsa romana. Ai nostri microfoni Westkemper ci racconta come è nata questa start up, la scelta di ritagliarsi uno spazio di nicchia in un mercato già affollato, e come è stata accolta dai tedeschi la pinsa, anche se dice: «Si chiama pinsa, ma sempre pizza è».