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Ancora distanti fra loro: Germania est ed ovest COSMO italiano 03.07.2024 23:14 Min. Verfügbar bis 03.07.2025 COSMO Von Francesco Marzano


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Ancora distanti fra loro: Germania est ed ovest

Stand: 03.07.2024, 17:08 Uhr

di Francesco Marzano, Enzo Savignano e Daniela Nosari

Perché esiste ancora un forte divario fra le regioni tedesche orientali ed occidentali? Il tema fa discutere la Germania da decenni, ed è ora di grande attualità dopo le ultime elezioni Europee, che hanno visto l'AfD in testa ad est. Ma anche a livello economico, culturale e sociale persistono le differenze. Ce ne parla Enzo Savignano, mentre con il politologo Oliviero Angeli cerchiamo di capirne i motivi, ma anche come viene percepito questo dibattito nella ex Germania est.

vertice

Il cancelliere Scholt e i ministri-presidenti dei Länder orientali

Il voto europeo spacca la Germania

I risultati delle elezioni europee hanno confermato che esiste una linea divisoria tra la Germania dell'est e dell'ovest, una linea che ripercorre di fatto l'ex confine storico tra la DDR e la RFT. Questi risultati hanno riacceso il dibattito politico sulle differenze tra le due metà della Germania. Anche perché con le prossime elezioni dei parlamenti dei Länder a settembre in Sassonia, Turingia e Brandeburgo, il divario potrebbe acuirsi ancora di più. Di fronte a questo divario sono intervenuti molti politici. Si parla di incentivare scambi culturali, soprattutto tra i giovani dei diversi Länder.

Il ministro-presidente del NRW, Henrik Wüst (CDU), auspica che i cittadini dell'est e dell'ovest imparino a conoscersi meglio, viaggino da una parte all'altra e si interessino per le condizioni gli uni degli altri: “Considerando – ha sottolineato Wüst - che molti tedeschi conoscono meglio Maiorca che la Sassonia o la Turingia, forse si potrebbero ripensare le mete delle vacanze e visitare proprio i Länder dell'est". Saskia Esken, della SPD, non vede però nell'ascesa dell'AfD e dei partiti populisti un problema della sola Germania dell'est: “Populisti ed estremisti sono in aumento in tutta Europa – ha spiegato Esken - ed invita ad essere uniti come paese per far fronte al cambiamento demografico, alla carenza di manodopera e alle altre sfide di fronte a cui ci troviamo".

A settembre si vota in tre Länder orientali

Non solo il partito di Saskia Esken, la SPD, ma anche Verdi e liberali della Fdp, i partiti dell’attuale governo federale, secondo i sondaggi sono ormai forze di minoranza nei Länder dell'est in cui si terranno le elezioni a settembre. Sassonia, Turingia e Brandeburgo sono le tre roccaforti di Alternative für Deutschland che punta a diventare la prima forza nei tre parlamenti regionali. Solo la CDU, che all’opposizione ha ottenuto conferme dal voto europeo, sembra potersi proporre come unica vera forza politica in grado di opporsi all’avanzata ad Est di AfD e del nuovo partito populista di sinistra, come è stato definito dai media tedeschi il Bündnis Sahra Wagenknecht. E infatti proprio subito dopo il voto europeo è stata ipotizzata la possibilità di avviare nei Länder orientali una collaborazione politica tra cristiano-democratici e il nuovo partito della Wagenknecht.

È possibile ad est una collaborazione CDU-BSW?

Il tema è stato affrontato ma non approfondito nella riunione della dirigenza della CDU poco dopo il voto europeo e nel finesettimana appena passato. I vertici dei cristiano-democratici, ed in particolare il presidente del partito Friedrich Merz, hanno definito il BSW, un partito di estrema destra su alcune questioni e di estrema sinistra su altre e di conseguenza escluso ogni tipo e forma di collaborazione politica al livello federale, ma la riunione ha comunque degli spiragli di possibili collaborazioni politiche nei Länder orientali. Infatti come hanno anche sottolineato alcuni rappresentanti della Cdu dei Länder orientali, ad oggi secondo i sondaggi in Sassonia e Turingia non solo una collaborazione ma un’allenaza CDU-BSW è l’unica reale alternativa alla destra ultranazionalista di AfD. Ecco dalla riunione dei vertici di partito è comunque emerso che la Cdu ad est in vista delle elezioni regionali di settembre dovrà affrontare determinati temi, come pensioni, sussidi sociali e le politiche migratorie, con strategie ed idee differenti rispetto a come vengono affrontati nei Länder occidentali. Comunque anche una possibile coalizione fra CDU e AfD, esclusa a livello nazionale ma non del tutto a livello locale, è un tema estremamente scottante per il partito di Merz.

La SPD nei Länder orientali punta su temi sociali e pensioni

neuestrelitz

Una facciata di un palazzo a Neuestrelitz nel Land del Meclemburgo Pomerania

I socialdemocratici sembrano aver individuato nelle pensioni il tema con cui tentare di fare breccia nell’elettorato dell’est della Germania. Georg Maier, ministro degli interni socialdemocratico del Land della Turingia e candidato governatore per la SPD alle prossime elezioni di settembre, intende proporre un pagamento una tantum per le persone con pensioni troppo basse. Ciò consentirebbe a coloro che percepiscono una pensione di base in Turingia, la cosiddetta Grundrente, di ricevere 500 euro in più all'anno. E l’dea di Maier è sostenuta dai Turingi, come conferma un sondaggio Insa: il 66% degli interpellati è favorevole alla proposta, che però sarà presentata anche da Afd e dal partito di Wagenknecht. Secondo il leader della Spd della turingia Maier comunque questa è la strada giusta per risollevarsi ad est: ovvero affrontare i problemi dei Länder orientali con proposte concrete.

Il vertice tra Scholz e governatori orientali

Di pensioni e altro si è discusso anche nel corso dell’incontro del 18 giugno tra il cancelliere Olaf Scholz ed i ministri presidenti dei Länder orientali. L'obiettivo dei socialdemocratici è quello di armonizzare a lungo termine le pensioni della Germania orientale con quelle occidentali. L'anno scorso, per la prima volta, il valore delle pensioni è stato equiparato tra Est e Ovest, ma questo non risolve il problema della differenza di stipendi e ricchezza tra Ovest ed Est. La povertà, la carenza di offerte lavorative, le politiche migratorie del governo che ha lasciato Länder e comuni soli ad affrontare le emergenze dei rifugiati siriani ed ucraini e infine la riforma ospedaliera e sanitaria sono solo alcuni dei temi discussi durante il vertice. Nel corso dell’incontro Scholz ha ascoltato le lamentele e critiche dei ministri presidenti dei Länder orientali socialdemocratici, cristiano-democratici e verdi.

Le risposte del governo

Scholz è stato accompagnato all'incontro dal Commissario del Governo federale per la Germania orientale, Carsten Schneider. Secondo il commissario socialdemocratico "sono necessarie politiche intelligenti che promuovano la crescita a lungo termine della Germania orientale. I governi federali e statali lavoreranno insieme a questo scopo". Schneider ha anche assicurato che il governo utilizzerà in modo più flessibile i miliardi previsti per la transizione energetica, ossia per la chiusura delle centrali a carbone nell’est della Germania. Schneider ha anche parlato di una nuova offerta sanitaria sufficiente ed efficiente anche nelle aree rurali dell’est, infine anche di come i Länder orientali dovranno cercare di limitare la carenza di manodopera specializzata che sta diventando un problema non solo ad Est ma in tutto il Paese.

Le differenze tra Est ed Ovest della Germania

Secondo rapporti e studi recenti, pubblicati proprio oggi 3 luglio dal governo di Berlino e dall’istituto Ifo risulta che il reddito medio disponibile di una famiglia privata nella Germania orientale è ancora inferiore dell'undici per cento rispetto a quello di una famiglia dell'ovest. È inoltre un dato di fatto, e questo lo ha anche confermato il commissario Schneider, che ad Est una percentuale maggiore di persone nelle regioni rurali della Germania orientale vive in un ambiente caratterizzato da una popolazione stagnante o in calo e da un numero inferiore di strutture e servizi di interesse generale. Secondo altri studi, tra il 1991 e il 2021 circa quattro milioni di tedeschi orientali sono emigrati nei Länder occidentali, nell'ex territorio federale, per lo più giovani adulti tra i 18 e i 29 anni. Solo 2,8 milioni di persone si sono spostate nella direzione opposta. Inoltre, l'immigrazione dall'estero verso l'Est è stata minore. Infine va ricordato che secondo l’ultimo censimento in Germania vivono circa 84 milioni di persone. Nei 5 Länder orientali della Germania vivono circa 12,6 milioni di persone, solo nel Land occidentale del Nord Reno-Vestfalia, invece, vivono circa 18 milioni di persone. Basta questo dato per comprendere le profonde differenze nella distribuzione della ricchezza, dei servizi e dei sussidi sociali.

L’analisi del politologo italiano di Dresda

E per toccare con mano come viene vissuto questo divario nell'Est della Germania e come viene recepito il dibattito politico in corso dopo i risultati delle elezioni europee, abbiamo parlato con il politologo Oliviero Angeli, coordinatore del centro di ricerca di politiche migratorie MIDEM alla Technische Universität di Dresda. “Si continua a parlare di un’egemonia politica, economica ma anche culturale da parte della Germania dell’ovest – spiega Angeli – sulla Germania dell’est. E questo è un tema di cui stanno approfittando soprattutto l’AfD e il nuovo Bündnis Sahra Wagenknecht. Entrambi i partiti sottolineano che le politiche del governo tedesco sono molto influenzate da questo profilo sociale, economico e culturale della Germania dell’ovest e quindi imposto alla Germania dell’est che sente molti temi, come l’immigrazione in maniera molto differente al resto della Germania”.