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La politica tedesca e italiana nel 2025 COSMO italiano 07.01.2025 23:24 Min. Verfügbar bis 07.01.2026 COSMO Von Luciana Caglioti


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La politica tedesca e italiana nel 2025

Stand: 07.01.2025, 17:05 Uhr

di Luciana Caglioti, Enzo Savignano e Daniela Nosari

Facciamo il punto sulla campagna elettorale in Germania, dai principali temi ai fattori esterni che la stanno influenzando, almeno in parte: gli ultimi sviluppi politici in Austria, le ingerenze di Musk e il prossimo insediamento di Trump. Ce ne parla Enzo Savignano. Diamo uno sguardo poi all'Italia con il giornalista e politologo Michael Braun, che da anni a Roma segue gli sviluppi nei due Paesi e ha appena pubblicato un libro sulle vicende politiche degli ultimi anni, da Berlusconi a Meloni.

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Olaf Scholz e Friedrich Merz insieme al Bundestag

La politica tedesca guarda all'Austria

Preoccupazione e attenzione a Berlino per quanto accade a Vienna in queste ore, tanto che la crisi politica austriaca ha oscurato sui media tedeschi i tradizionali vertici politici del 6 gennaio, in particolare dei liberali e dei cristiano-sociali. Un primo commento alla svolta verso l'estrema destra in Austria è giunto subito da uno dei leader dei cristiano-sociali bavaresi, Alexander Dobrindt: “Entrambi stiamo vivendo una fase economica molto difficile e abbiamo grandi problemi con l’immigrazione, e questo sta favorendo i partiti populisti”.

Nell’Unione CDU/CSU ma anche da altre forze politiche iniziano a giungere primi appelli per la creazione di una coalizione politica contro AfD e i populismi. Ma non bisogna dimenticare che lunedì 6 gennaio sia Markus Söder, leader della CSU, sia Christian Lindner, presidente dei liberali, hanno nuovamente preso le distanze dai Verdi. Intanto Robert Habeck, candidato cancelliere degli ambientalisti tedeschi, e altri rappresentanti del suo partito hanno messo in guardia da uno scenario austriaco, in cui i partiti hanno fatto prevalere tatticismi politici rispetto alla volontà di collaborare e creare una coalizione stabile per il Paese senza le forze di estrema destra.

Cosa sta succedendo in Austria?

Il 4 gennaio 2025 Karl Nehammer ha dato le dimissioni da cancelliere e leader dell’Österreichische Volkspartei (ÖVP), il partito popolare austriaco, in seguito al fallimento delle trattative tra le forze moderate per formare un nuovo governo. Il 6 gennaio il presidente Alexander Van der Bellen ha quindi conferito l’incarico per la formazione di un governo al leader dell’ultradestra populista del FPÖ (Freiheitliche Partei Österreichs), Herbert Kickl: il partito popolare è infatti ora disposto a trattare con il partito estremista.

Un governo di centro-destra non è una novità in Austria, ma in questo caso l'FPÖ non sarebbe più l'alleato minore. I precedenti sono l'esecutivo nato nel 2017 e guidato dal cancelliere dell’ÖVP Sebastian Kurz, in cui proprio Kickl era ministro degli Interni, e il governo nato nel 2000 e guidato sempre da un cancelliere conservatore, Wolfgang Schüssel. L’allora leader dell’FPÖ era Jörg Haider, criticato in quegli anni in Austria ed in Europa per aver elogiato pubblicamente la politica socio-economica di Adolf Hitler. 

I temi scottanti della campagna elettorale in Germania

La crisi della grande industria, dopo i tagli al personale annunciati da grandi aziende come Volkswagen e Bayer, l’economia che arranca, l’inflazione che torna a salire: sono questi i temi che impegneranno molto la politica tedesca in questa campagna elettorale. Ma è soprattutto la questione migratoria al momento il tema più spinoso e più discusso.

I toni si sono inaspriti dopo l'attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo del 20 dicembre, compiuto dal 50 enne saudita Taleb al-Abdulmohsen, che ha provocato oltre 300 feriti e 6 vittime - una donna è morta il 6 gennaio in seguito alle ferite riportate.  L’autore della strage non era un islamista, ma un anti-islamico simpatizzante dell'AfD e vicino alle idee di estrema destra.

Inoltre il crollo del regime di Assad in Siria la politica discute del destino dei siriani che negli anni della guerra civile hanno chiesto asilo e vivono in Germania.

Il dibattito su migranti e rifugiati

Negli ultimi giorni ha sollevato molte discussioni e polemiche la proposta del presidente e candidato cancelliere della CDU, Friedrich Merz, che ha proposto di revocare la cittadinanza tedesca ai criminali con doppia cittadinanza. Una prospettiva che segnerebbe una svolta epocale e creerebbe tedeschi "di seconda classe", come molti hanno sottolineato. Anche il cristiano-sociale Markus Söder si è espresso nuovamente sulla questione migranti alzando ulteriormente i toni e invitando a cacciare dalla Germania ogni straniero che commetta un crimine.

Merz vorrebbe anche modificare l’attuale legge sulla doppia cittadinanza, appena introdotta dal governo a guida socialdemocratica e che ha reso più semplice le procedure per il conseguimento della cittadinanza tedesca anche per i non europei.

I numeri del governo su respingimenti ed estradizioni

Sulla stretta su migranti e richiedenti asilo sembrano però convergere quasi tutte le forze politiche principali, anche Verdi e socialdemocratici. Il cancelliere Olaf Scholz e la ministra degli Interni Nancy Faeser hanno commentato positivamente i numeri su respingimenti ai confini e sulle espulsioni di stranieri. Numeri aumentati decisamente nel corso del 2024, anche in seguito ai provvedimenti straordinari introdotti dall’esecutivo sull'onda dell'aggressione di Solingen. Qui il 23 agosto 2024 un richiedente asilo siriano ha aggredito con un coltello e ucciso tre persone durante una festa popolare.

Lo scorso anno sono state estradate nei loro paesi d’origine o in paesi terzi 18.384 persone, il 21% in più rispetto all’anno precedente. Inoltre, con l’introduzione dei controlli ai confini terrestri, sono state respinte oltre 40.000 persone.

AfD e deportazioni di massa

Il piano di "Remigration" continua ad essere sostenuto dalla destra ultranazionalista AfD. Il termine è stato coniato dal leader austriaco dell’estrema destra, Martin Sellner, e il piano era stato presentato a fine 2023 a Potsdam nel corso di una riunione segreta tra estremisti di destra, a cui hanno partecipato anche rappresentanti di AfD. Piano svelato da "Correctiv" a gennaio 2024 e che aveva portato a protestare nelle piazze tedesche centinaia di migliaia di persone. Alternative für Deutschland segue con interesse quanto sta accadendo in Austria, dove anche il leader FPÖ Kickl parla di "remigrazione".

Dal canto suo la leader di AfD, Alice Weidel, sostiene su X che la maggior parte degli elettori tedeschi auspicherebbe una coalizione tra AfD e Unione CDU/CSU. Una dichiarazione tutta da dimostrare. Inoltre Weidel potrebbe intervenire presto in una diretta su X proprio con il proprietario della piattaforma Elon Musk.

Le ingerenze di Musk nella politica europea

L’imprenditore miliardario, che entrerà nel nuovo governo Usa di Donald Trump, si sta muovendo per intrecciare rapporti con l'estrema destra in Europa. Ed è sempre più presente nella politica tedesca: ha fatto molto discutere il suo intervento, pubblicato sul giornale "Welt am Sonntag" il 28.12.2024, in cui invita esplicitamente a votare l'AfD.

In Italia Musk appoggia apertamente il governo Meloni, e fa discutere in questi giorni un possibile accordo miliardario per aderire al suo sistema satellitare di SpaceX - ora smentito dal governo italiano.

Populismi ed estremismi tra Italia e Germania

Di estrema destra e populismo, quello di Giorgia Meloni ma anche di Silvio Berlusconi, parla il nuovo libro del politologo e giornalista tedesco Michael Braun, „Von Berlusconi zu Meloni. Italiens Weg in den Postfaschismus" (Dietz Verlag). Con lui abbiamo parlato dell'anno che verrà per la politica tedesca e quella italiana.

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La copertina del libro di Michael Braun

Braun è corrispondente del quotidiano TAZ a Roma, dove da anni lavora anche per la Friedrich-Ebert-Stiftung. Gli abbiamo chiesto come vede, con il suo sguardo dall'Italia, la campagna elettorale e il dibattito politico tedeschi: "In Germania sarà un anno difficile", commenta pensando alle elezioni del 23 febbraio, dove abbiamo visto già negli ultimi anni come sia difficile dover creare coalizioni con due o addirittura tre partner. "L'Italia continuerà a navigare a vista senza grossi problemi per Giorgia Meloni che a Washington potrà contare su un amico fidato: Donald Trump".