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È giusto vietare l'uso dei cellulari nelle scuole? COSMO italiano 11.09.2024 20:02 Min. Verfügbar bis 11.09.2025 COSMO Von Filippo Proietti


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È giusto vietare l'uso dei cellulari nelle scuole?

Stand: 11.09.2024, 16:29 Uhr

a cura di Filippo Proietti, Giulio Galoppo e Cristiano Cruciani

Il divieto assoluto deciso in Olanda rilancia il dibattito sull'uso dei cellulari anche nelle scuole tedesche, mentre un nuovo studio dell'Università di Augusta fa chiarezza sul tema come ci spiega Giulio Galoppo. I vostri interventi sull'uso degli smartphone a scuola sulla nostra pagina facebook. Sui rischi dell'uso dei cellulari in giovanissima età abbiamo chiesto il parere dello psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Lavenia.

Zwei Mädchen schauen auf das Handy und lachen

Pro e contro del divieto dell'uso di cellulare a scuola

Divieto del cellulare nelle scuole olandesi

Secondo il Ministero dell'Istruzione dell'Aja, i cellulari distraggono gli alunni e riducono la loro capacità di concentrazione, con effetti negativi sulle prestazioni di apprendimento. Oltre al parere degli esperti, era forte anche la voce dei genitori, fermamente convinti che i bambini in età da scuola primaria non dovrebbero avere alcuno smartphone, proprio a causa della potenziale dipendenza da social media.

Il divieto non è assoluto: gli smartphone possono essere utilizzati in classe se sono necessari per il contenuto della lezione, ad esempio quando si tratta di competenze mediatiche. Gli alunni possono usare il cellulare anche per ragioni mediche o a causa di una disabilità.

Nelle scuole in cui i telefoni cellulari sono vietati anche durante le pause, l'atmosfera generale è migliorata. Le pause sono più socievoli perché gli alunni tornano a parlare tra loro, invece che isolarsi guardando decine di “stories” e “reels”, su instagram, tik tok e simili. In generale, i ricercatori olandesi ritengono che vietare gli smartphones a scuola aiuti a prevenire la dipendenza da cellulare e il cyberbullismo. È inoltre fondamentale per ridurre le distrazioni e aumentare la concentrazione durante le lezioni.

Chiunque usi un telefono cellulare a scuola verrà sospeso per un giorno. Inoltre, se sorpresi a filmare gli altri senza il loro permesso si rischia l'espulsione.

Il divieto in altri Paesi

Anche la Grecia, il Regno Unito e la Francia hanno vietato l'uso dei telefoni cellulari nelle aule scolastiche. E proprio in Francia, per esempio, la dipendenza da smartphone è riconosciuta come una minaccia concreta per il benessere psichico dei ragazzi ed è divenuta una priorità anche politica, tant’è che il governo sta valutando se vietare del tutto il possesso di un cellulare ai minori di 13 anni.

Il divieto nelle scuole italiane

Anche in Italia vige un severo divieto di utilizzo dei telefoni cellulari in classe, che non possono essere utilizzati nemmeno per scopi didattici. In Italia è proprio di questi giorni la notizia che un gruppo di pedagogisti ha lanciato un appello, sottoscritto già da tantissime persone, comprese anche personalità molto note, in cui si chiede di vietare lo smartphone fino ai 14 anni e i social media fino a 16 anni.

Perché vietare l’uso degli smartphone nelle scuole?

Ein Handy in der Hand einer Schülerin. Im Hintergrund ein Schulheft

Lo smartphone è una costante distrazione per le alunne e gli alunni

Gli esperti sottolineano che ci sono aree del cervello fondamentali per l’apprendimento cognitivo, che non si sviluppano pienamente se il minore porta nel digitale attività ed esperienze che dovrebbe invece vivere nel mondo reale. Le esperienze a cui si riferiscono e che vengono a mancare sono il gioco libero, il contatto con la natura, la socialità, ma anche l'attività manuale, a partire dall'utilizzo della penna. Ci sono poi ripercussioni sul sonno e c'è un grave problema di isolamento. Il problema è proprio lo smartphone. Nulla da eccepire per quanto riguarda, invece un telefonino di vecchia generazione, usato solo per comunicare.

Il dibattito in Germania

In Germania, i divieti di utilizzo dei telefoni cellulari nelle scuole sono rare eccezioni e non vengono applicati a livello nazionale, poiché le scuole e l'istruzione sono di competenza degli Stati federali. Lo scorso autunno, l'Associazione degli insegnanti tedeschi si è espressa contro un divieto generale dei telefoni cellulari nelle scuole.

Uno studio dell’Università di Augusta

È però di recente pubblicazione uno studio, condotto dai docenti Tobias Böttger e Klaus Zierer del dipartimento di Educazione scolastica dell’Università di Augusta, in Baviera, che indaga proprio se il divieto di utilizzare i telefoni cellulari nelle scuole abbia un impatto sul rendimento e sul benessere sociale degli alunni.

Il divieto di utilizzare gli smartphone personali nelle scuole aumenta il benessere sociale degli alunni. Può persino avere un impatto positivo sulle prestazioni di apprendimento. Questo è il risultato dello studio. La raccomandazione è che l'uso sia consentito solo nelle classi superiori della scuola secondaria, ma che sia, comunque, ben sorvegliato. I ricercatori hanno messo a confronto anche diversi studi sul tema svolti in Norvegia, Spagna, Repubblica Ceca, Inghilterra e Svezia. I risultati non lasciano dubbi: il divieto ha effetti benefici da un punto di vista psico-fisico e da quello dell’apprendimento, come già accennato.

Zierer sostiene che quando i bambini non usano i loro cellulari personali a scuola, ne traggono vantaggio anche i loro contatti sociali, gli incontri e le conversazioni. In generale, si registra che il clima sociale a scuola migliora, poiché gli smartphone tendono ad accelerare i conflitti. Per lui e i suoi colleghi, un divieto degli smartphone a scuola sarebbe una decisione sensata.

Il divieto da solo non basta

Gli studi hanno chiarito molto bene che non ci si può limitare ad attuare un divieto. Bisogna considerare anche di quale supporto educativo hanno bisogno i bambini. Qui entrano in gioco anche i genitori. Più gli alunni crescono, più libertà gli può essere concessa nell'uso dello smartphone a casa, a patto che vengano sorvegliati adeguatamente in modo che imparino a usare la tecnologia in modo responsabile. È necessario, inoltre, che la scuola introduca un programma di alfabetizzazione digitale, sviluppi strategie su come organizzare esattamente un divieto, come monitorarlo e come supportarlo efficacemente in termini educativi. È importante combinare il divieto con misure educative che promuovano le competenze mediatiche degli alunni. Secondo i ricercatori, è anche fondamentale parlare ai bambini e ai ragazzi del divieto degli smartphone privati, delle regole e delle ragioni che lo giustificano.

La parola all’esperto

A COSMO italiano abbiamo parlato anche con un esperto, lo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Lavenia. Lavenia si confronta tutti i giorni con ragazzi e adolescenti che soffrono di depressione, dipendenze tecnologiche, di Nomophobia, ovvero la paura di rimanere senza cellulare e di sentirsi tagliati fuori. Di fenomeni di hikikomori e cioè di chi si autoreclude, si isola dal mondo esterno reale. Fino a casi di cyberbullismo, ludopatie odio in rete. Lavenia non è d’accordo con l’imposizione di un divieto e pone l’accento sull’importanza del ruolo dei genitori.