Carte d'identità e Consolati: qualcosa si muove? COSMO italiano 10.11.2022 23:46 Min. Verfügbar bis 10.11.2027 COSMO Von Luciana Caglioti


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Carte d'identità e Consolati: qualcosa si muove?

Stand: 10.11.2022, 17:24 Uhr

di L. Caglioti, V. Savignano, L. Mella e D. Nosari

Abbiamo raccolto le opinioni negative ma anche positive di italiani che usufruiscono dei servizi degli uffici consolari: il punto di Enzo Savignano. I disservizi nei Consolati italiani di Germania è stato anche tema di discussione di un incontro tra rappresentanti dei Com.It.Es: ne abbiamo parlato con Simonetta Del Favero, coordinatrice dell'Intercomites Germania. Infine Luciana Mella ci ha parlato dello Spid, l’identità digitale che ci consente di accedere ad una serie di servizi digitali della pubblica amministrazione.

carta

Un fac simile di una carta d'identità elettronica

Le testimonianze degli italiani sui Consolati

Naturalmente esperienze e racconti di episodi negativi, ma attenzione per la prima volta dopo mesi, forse anni, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni positive in alcuni casi addirittura sono stati utilizzati termini come ottimo servizio e esperienza più che positiva.
Le lamentele sui disservizi e sulle lunghe attese sono comunque molto più frequenti.

Per esempio abbiamo raccolto l’esperienza di un italiano di Trier, Treviri. Ci ha raccontato che il consolato più vicino quello di Francoforte è a circa 200km; Saarbrucken è a 100 km, ma in realtà questa sede ha soprattutto le funzioni di sportello e non può essere considerato un vero e proprio ufficio consolare. Quindi l’ascoltatore, che vuole restare anonimo, ci ha contattato spiegando che ogni volta ha a che fare con viaggi diciamo della speranza e lunghe attese per ottenere semplici documenti:

Da quando io e la mia famiglia siamo all’estero abbiamo appunto sviluppato una fobia sui documenti, abbiamo il terrore di poterli perdere, abbiamo il terrore di rimanere nella trappola del consolato o comunque della burocrazia italiana.”

Purtroppo questa è la realtà di tanti italiani che vivono in Germania regolarmente iscritti all’Aire. Parliamo di coloro che non vivono nei grandi centri abitati ma lontano dagli uffici consolari.

Il problema carte d’identità e passaporti

Le liste d’attesa sono sempre lunghe, ci ha raccontato Claudia da Dortmund:

“Ho fatto la domanda ad aprile sia per me sia per mio figlio. Prima abbiamo dovuto scaricare tutto su internet, ora si fa tutto on-line, abbiamo mandato le pratiche via posta e purtroppo lunga attesa per ricevere un appuntamento.”

Altri ci hanno segnalato attese di 6, 7 mesi prima di avere un appuntamento. Consiglio di alcuni utenti: prenotarsi prima della scadenza della carta d’identità o del passaporto.
Infatti finché la carta d'identità era cartacea gli iscritti AIRE potevamo andare al Comune in Italia e farla rinnovare in tempi brevissimi. Ora i Comuni italiani non possono emettere carte d'identità elettroniche agli iscritti AIRE.

Le segnalazioni positive

Abbiamo ricevuto segnalazioni di servizi ottimo servizio per i consolati di Francoforte e Monaco di Baviera e anche a Colonia, dove la situazione sembra stia migliorando.

Della situazione al Consolato di Colonia abbiamo già parlato in una puntata di marzo, a cui ha partecipato anche il Console di Colonia Luis Cavalieri. La situazione a Colonia era piuttosto tesa, con molte lamentele.

Ricordiamo che Colonia con i suoi circa 130mila mila iscritti all’Aire è un consolato che offre i suoi servizi a moltissimi italiani; è il terzo in Germania dopo Stoccarda, oltre 190mila, e Francoforte che conta circa 170mila iscritti. Monaco di Baviera ne ha 127mila, Berlino ca. 50mila.

I Consolati sono inoltre responsabili anche degli italiani che si trovano occasionalmente o per periodi di tempo determinati nella loro circoscrizione e che potrebbero rivolgersi al Consolato ad esempio in caso di emergenze.

La carenza di personale al Consolato di Colonia

Qui ci sono novità rispetto a marzo: dopo un concorso pubblico a Colonia sono stati presi due nuovi impiegati nell’ufficio carte d’identità e passaporti, sono ora 8 in tutto, e per questo la situazione sta migliorando.

Ce lo hanno confermato anche alcuni utenti. Tra l'altro, se non si riesce a prendere un appuntamento online, problema sottolineato da molti soprattutto fino a marzo, conviene dare un'occhiata ogni giorno perché si liberano sempre dei posti.

La carenza di personale resta comunque una questione aperta per ogni ufficio consolare ma gli uffici oltre a segnalare non possono fare molto: la decisione di aumentare il numero di impiegati in un determinato ufficio consolare spetta sempre e comunque alla sede centrale del ministero degli Esteri a Roma.

La riunione dell'Intercomites

ambasciata

L'ambasciata italiana a Berlino

Il 22 e il 23 ottobre, a Colonia, si sono riuniti i presidenti dei Comites in Germania e i consiglieri del CGIE, del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero. Erano presenti anche Anna Bertoglio in rappresentanza dell'Ambasciata italiana a Berlino e i due eletti all'estero Simone Billi (Lega) e Toni Ricciardi (PD).

Ce ne parla Simonetta Del Favero, presidente del Comites di Colonia e coordinatrice dell'Intercomites Germania, che riunisce tutti i Comites nel territorio tedesco. Nell'intervista ci fa un quadro della situazione nei Consolati in Germania, parla dei risultati della riunione e delle richieste avanzate affinché le cose migliorino.

Arriva lo SPID

Attenzione, lo SPID, il sistema pubblico di identità digitale già utilizzato in Italia, diventerà sempre più importante e va richiesto nei prossimi mesi.

Luciana Mella ci spiega a cosa serve e perché va fatto entro il 31 dicembre: “In Italia, per legge, lo Spid serve già dall’ottobre dell'anno scorso per poter accedere a tutti i servizi digitali della pubblica amministrazione". Avere un’identità digitale non è obbligatorio, ma di fatto, se non la si ha, non si riesce ad accedere ai servizi online.

Essendo i consolati delle pubbliche amministrazioni, devono anche loro adeguarsi alle disposizioni di legge. Questo vuol dire che anche noi cittadini AIRE dobbiamo il prima possibile farci lo SPID. Anche perché saranno sempre di più i servizi digitali dei Consolati a cui potremo accedere solo con lo SPID.

Ad esempio la piattaforma Fast It con cui attualmente possiamo ad esempio comunicare cambi di indirizzi al Consolato di riferimento: dal primo gennaio 2023 servirà lo SPID, a meno che ci si sia iscritti a Fast It entro il 31 dicembre 2022. In quel caso si potrà accedere alla piattaforma ancora fino a marzo 2023.

Come chiedere lo SPID, quali documenti servono, quanto costa e a cosa fare attenzione: ce lo spiega nel podcast Luciana Mella. Clicca sull'audio in alto per ascoltarlo.