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La carne dovrebbe costare di più in Germania? COSMO italiano 23.04.2024 16:02 Min. Verfügbar bis 23.04.2025 COSMO Von Filippo Proietti


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La carne dovrebbe costare di più in Germania?

Stand: 23.04.2024, 18:00 Uhr

di Filippo Proietti, Agnese Franceschini e Tommaso Pedicini

Bistecche, salsicce e salami potrebbero diventare più costosi in futuro. Fa molto discutere la proposta della "Zukunftskommission Landwirtschaft" di aumentare dal 7% al 19% l'IVA sulle carni. Agnese Franceschini ci riassume i dettagli della proposta e le reazioni del mondo politico. Con il macellaio italiano di Stoccarda, Salvatore Mezzapelle, parliamo del suo lavoro e dei gusti dei suoi clienti. Infine riassumiamo le ultime proposte del "Bürgerrat Ernährung im Wandel", l'organismo che consiglia la politica tedesca in tema di alimentazione.

Carne esposta in una vetrina

Gli obiettivi dell’aumento

Molti consumatori vogliono un maggiore benessere degli animali negli allevamenti e gli allevatori hanno bisogno di denaro per ristrutturare le stalle, o addirittura costruirle ex novo e ottenere così maggiore spazio per ogni animale. Con l’aumento dell’IVA gli esperti della commissione vogliono che i consumatori contribuiscano ai costi per finanziare questa riorganizzazione degli allevamenti.

La Commissione per il futuro dell'agricoltura

La “Zukunftskommission Landwirtschaft (ZKL)” - Commissione per il futuro dell'agricoltura  - è stata incaricata dal governo tedesco di elaborare proposte per un'agricoltura sostenibile. La commissione è composta da una trentina di rappresentanti di associazioni agricole e commerciali, nonché di organizzazioni per la difesa dei consumatori e per la  protezione degli animali e dell'ambiente. A istituirla era stata Angela Merkel nel 2020. L’attuale ministro dell’agricoltura, Cem Özdemir dei Verdi, ne ha prolungato il mandato.

Le conseguenze dell’aumento

L’aumento dell’IVA al 19% in termini concreti significherebbe, ad esempio, un aumento di poco meno di 45 centesimi su una confezione di salsicce che costa quattro euro. Per fare un altro esempio, un chilogrammo di bistecca di collo di maiale costa 15 euro netti e, con l'attuale aliquota IVA del 7%, il consumatore paga 16,05 euro alla cassa. Con l'aumento proposto al 19% dell'IVA, ne pagherebbe 17,85. Si tratta di un prezzo troppo alto? Le famiglie a basso reddito saranno così svantaggiate da non potersi più permettere l'arrosto della domenica? Per far fronte a queste domande, oltre ad  aumentare gradualmente l'IVA sulla carne, la Commissione suggerisce allo stesso tempo di azzerarla per frutta e verdura. Secondo il ministro Özdemir, così "si otterrebbe anche un effetto di guida per la salute e si sosterrebbero i coltivatori e l'orticoltura".

Le voci contrarie all’aumento

L'idea di aumentare l'IVA sulla carne ha incontrato innanzitutto la resistenza dell'associazione degli agricoltori (Deutscher Bauernverband), che siede sì nella commissione, ma che ritiene che il denaro per migliorare le condizioni degli animali negli allevamenti dovrebbe provenire dal bilancio federale, senza che venga alzato il prezzo della carne.  Un plauso alla proposta di un'IVA più alta sulla carne è venuto invece dall'organizzazione ambientalista BUND (Bund für Umwelt und Naturschutz Deutschland) che fa anche parte della commissione. Secondo BUND si tratterebbe di un "passo efficace per un maggiore benessere degli animali e per le prospettive future delle aziende zootecniche".

Gli aspetti critici della proposta

Il problema principale riguarda il finanziamento. Anche gli allevatori che sono favorevoli ad un aumento del prezzo della carne, si chiedono infatti come possa essere garantito che l’eventuale aumento delle tasse vada effettivamente a vantaggio di suini, bovini e polli. Bisognerebbe, infatti, assicurarsi che il gettito venga effettivamente utilizzato per la costruzione di nuove stalle, o per allevamento all'aperto, e non scompaia nel bilancio federale.

Le opinioni dei consumatori e dei macellai

Il Bürgerrat Ernährung im Wandel, il consiglio cittadino sull'alimentazione in cambiamento

Il Bürgerrat Ernährung im Wandel ha presentato le sue proposte al parlamento tedesco

Molti pensano che mangeranno meno carne, altri che smetteranno proprio di mangiarla e altri ancora, visto che comunque le verdure sono care, pensano che mangeranno di meno in generale. Per quanto riguarda l’opinione di chi la carne la vende tutti i giorni, Salvatore Mezzapelle, proprietario di una macelleria nel mercato al coperto di Stoccarda, trova la proposta “sconcertante” e vede il rischio di un aumento anche del 25% del prezzo finale della carne.

Il consumo di carne in Germania

Pur restando un Paese di carnivori, le statistiche registrano una notevole diminuzione del consumo di carne in Germania. Secondo il ministero per le Attività agricole nel 2018 i tedeschi mangiavano quasi 70kg di carne all’anno pro capite, mentre nel 2023 il consumo è calato a 51,6 kg. I motivi sono diversi, dalla difesa dell’ambiente alla ricerca di una alimentazione più salutare. Proprio a questo riguardo il governo ha istituito un’assemblea di cittadini, il “Bürgerrat Ernährung im Wandel”  che ha dato delle indicazioni al Bundestag su come impostare le politiche alimentari. Per quanto riguarda la carne, il Bürgerrat ha proposto, oltre ad una maggiore trasparenza sul ciclo vitale degli animali da macello, anche l’introduzione  di un'imposta sul consumo di prodotti di origine animale per finanziare gli allevamenti “virtuosi”.

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