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Più debiti pubblici per dare un futuro ai giovani? COSMO italiano 13.08.2024 19:34 Min. Verfügbar bis 13.08.2025 COSMO Von Francesco Marzano


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Più debiti pubblici per dare un futuro ai giovani?

Stand: 13.08.2024, 16:55 Uhr

di Francesco Marzano, Cristina Giordano e Daniela Nosari

Il tormentone dell'estate tedesca è la legge di bilancio: accordo trovato a fatica a inizio luglio, e rimesso in discussione da Lindner a inizio agosto. A che punto siamo? Ce ne parla Cristina Giordano. Ma i tagli e il freno all'indebitamento non piacciono ai giovani tedeschi: senza investimenti vedono a rischio il loro futuro e protestano, come ci spiega il segretario generale di DGB Jugend. E in Italia quanto investe la politica sui giovani? Ne parliamo con il demografo Alessandro Rosina.

Jugend und ihre Schatten

I giovani chiedono più investimenti

Governo diviso sul bilancio

I tre partiti di governo Spd, Verdi e Fdp sono al lavoro per appianare i contrasti sulla legge di bilancio per il 2025, anche con videocall tra Olaf Scholz (Spd), Robert Habeck (Verdi) e Christian Lindner (Fdp) dalle loro vacanze.

Superate le emergenze di pandemia e crisi energetica, in questa nuova «normalità» emergono le divergenze tra i tre partiti. Le priorità di Spd, Verdi e Fdp non coincidono e sono tra loro molto distanti. Inoltre, data la debole fase economica attraversata dalla Germania si prevede una riduzione di entrate fiscali. Ma la Fdp esclude sia aumenti di tasse che l'espansione del debito.

I punti di disaccordo sul bilancio tedesco

I circa 480 miliardi di euro previsti per il bilancio del 2025 non sono sufficienti a soddisfare le richieste dei tre partiti. E per ridurre il buco di bilancio di 17 miliardi di euro, su proposta di Scholz il governo si era accordato su due soluzioni: trasformare diversi miliardi di euro per Deutsche Bahn e Autobahn, la società delle autostrade, in prestiti anziché sovvenzioni, perché contabilizzati diversamente e irrivelanti per il bilancio. E soprattutto sfruttare circa 5 miliardi di euro di fondi della KfW (Kreditanstalt für Wiederafubau) e cioè i fondi che lo Stato mette a disposizione per prestiti alle aziende e all'edilizia privata, rimasti inutilizzati.

Il rischio «incostituzionalità»

Scholz, Habeck, Lindner

Scholz, Habeck, Lindner

Gli esperti del Comitato consultivo scientifico del ministero delle Finanze, in un rapporto hanno tuttavia espresso forti dubbi sulla costituzionalità di queste operazioni. L’attenzione è massima, dato che lo scorso anno i giudici di Karlsruhe avevano bocciato l’uso dei fondi rimasti inutilizzati dalla pandemia e spostati sulla voce della transizione ecologica. Una sentenza che aveva messo in discussione il bilancio e creato un buco da 60 miliardi di euro. Uno smacco per l’immagine del ministro Lindner che ora non vuole ripetere. Se si rinunciasse alla proposta di Scholz, i 5 miliardi mancherebbero all’appello.

Il ministro delle Finanze tedesco però invece di consultarsi con Scholz ha pubblicamente esposto questi dubbi - neanche un mese dopo che la coalizione aveva trovato un accordo. Una scelta considerata dalla Spd come una mossa utile a danneggiare il cancelliere e acquisire autorevolezza davanti all’opinione pubblica.

Dove potrebbe risparmiare il governo tedesco?

La Fdp è tornata a riparlare di tagli alle pensioni e ulteriori tagli ai sussidi sociali, ad esempio al Jobcenter e soprattutto al Bürgergeld, il reddito di cittadinanza tedesco. Per la Spd un assoluto tabù, anche perché è già previsto un inasprimento delle condizioni per chi lo riceve.

Alcuni economisti propongono di abolire la pensione anticipata a 63 anni, che si applica in caso si siano versati 45 anni di contributi. Mentre per tutti gli altri vale l’età pensionabile di 66 o 67 anni.

Altro punto sul quale si discute è l’abolizione della cosiddetta «Mütterrente», la pensione di maternità. Si tratta di un piccolo aumento alla pensione che va a madri e padri che hanno cresciuto figli nati prima del 1992. Idea da scartare secondo l'Istituto tedesco per la ricerca economica (DIW), perché potrebbe essere incostituzionale, e aumentare il rischio povertà di queste fascia di cittadini.

I mancati investimenti ai giovani

Secondo molte associazioni giovanili il freno al debito, irrinunciabile per il ministro delle Finanze Christian Lindner, agisce come freno agli investimenti e al futuro delle giovani generazioni. È quanto viene scritto in una lettera aperta indirizzata direttamente a Scholz, Habeck e Lindner da diverse associazioni giovanili: Fiscal Future, Spd Jusos, Grüne Jugend, Friday for Future, Deutsches Bundesjugendring e l'associazione giovanile del sindacato DGB, che rappresenta circa 6 milioni di giovani.

Kristof Becker, segretario generale dell'associazione DGB Jugend, spiega che il freno al debito impedisce gli investimenti necessari per affrontare l'attuale periodo di trasformazione sociale ed ecologica. E aggiunge che le infrastrutture avrebbero bisogno urgente di una revisione generale e questo costa. «Una crisi segue l'altra » aggiunge Becker, «abbiamo appena superato la crisi pandemica e il nostro futuro ora è messo in discussione perché si vuole risparmiare» conclusa il rappresentante di DGB Jugend.

L’Italia e le politiche per i giovani

Anche in Italia grava grande incertezza sul futuro dei giovani, dice Alessandro Rosina, professore di Demografia all'Università Cattolica di Milano, e questo li porta a demotivarsi nello studio, perché non vedono prospettive di lavoro. Mancano percorsi formativi e professionali per i giovani, ma anche politiche abitative che assicurino loro un futuro, chiarisce Rosina.

«Ma se l’Italia torna a crescere ha bisogno dei giovani» aggiunge Rosina, anche perché sono pochi e la quota di laureati è inferiore rispetto ad altri Paesi. La soluzione potrebbe essere quella di usare i fondi del PNRR: Ma «non basta avere le risorse, serve un governo che sappia utilizzarle bene» conclude Rosina.