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L'AIDS non è ancora sconfitto. E in Germania aumentano i casi COSMO italiano 01.12.2023 16:17 Min. Verfügbar bis 30.11.2024 COSMO Von Luciana Caglioti


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L'AIDS non è ancora sconfitto. E in Germania aumentano i casi

Stand: 01.12.2023, 18:00 Uhr

di Luciana Caglioti, Enzo Savignano e Tommaso Pedicini

Secondo il Robert Koch-Institut, i nuovi casi nel 2022 sono stati 1900, un centinaio in più rispetto all'anno precedente. A essere più colpiti che in passato sono gli eterosessuali. Per l'epidemiologo Luca Butini, che registra un'analoga tendenza anche in Italia, il fatto che l'AIDS oggi sia curabile contribuisce a far abbassare la guardia sulla prevenzione. E non è un caso che si registri un aumento di tutte le patologie sessualmente trasmissibili.

Aidsschlaufe Weltaidstag

Quasi mezzo secolo di HIV

L'HIV, è un virus molto pericoloso, non altamente infettivo come i virus influenzali e i coronavirus, ma è stato catalogato come il virus dell'immunodeficienza umana, che come conseguenza principale riduce le difese immunitarie. La malattia si trasmette in qualsiasi stadio tramite rapporti sessuali non protetti, contatto con sangue, trasmissione verticale tra madre e bambino durante la gravidanza, il parto e l'allattamento al seno. Gli individui non possono essere infettati attraverso il normale contatto quotidiano come baciare, abbracciare, stringere la mano o condividere oggetti personali, cibo o acqua.

La diffusione della malattia nel mondo

Le ultime stime ufficiali a livello planetario risalgono al 2021: a fronte di 38,4 milioni di persone che vivono con il virus, ci sono state circa 1,5 milioni di nuove diagnosi. Dei 38,4 milioni di malati di HIV, 36,7 milioni sono adulti e 1,7 milioni bambini con meno di 15 anni. Si stima che nel mondo circa 5,9 milioni di persone non conoscono la loro positività all'HIV.

La ripresa delle infezioni

Il numero delle nuove diagnosi è diminuito nel tempo, passando dal picco del 1996 con 3,2 milioni di nuove infezioni a circa 1,5 milioni nel 2021. Ma negli ultimi anni c'è una ripresa delle infezioni, a leggere le statistiche. Soprattutto nei Paesi più ricchi, quindi anche qui in Europa, non c'è più la fobia dell#Aids, come appunto negli anni '80 e '90, ma allo stesso tempo va ricordato che le cure sono migliorate e sempre più persone sieropositive hanno accesso alle terapie antiretrovirali. La carenza di informazione, soprattutto tra i giovani, resta una delle cause della scarsa prevenzione e quindi dell'aumento delle infezioni.

La situazione in Germania

Kondome Weltaidstag

Il preservativo è il miglior metodo di prevenzione dell'AIDS

Da due anni il Robert Koch Institut, l'istituto di ricerca federale che monitora l'andamento delle malattie infettive nel Paese, registra una lieve crescita della curva delle infezioni da HIV. Lo scorso anno circa 1.800 persone hanno contratto il virus, un dato sostanzialmente simile al 2020, ma la diffusione cresce soprattutto tra gli eterosessuali quarantenni, uomini e donne, mentre sta calando tra gli omosessuali. Quindi siamo in controtendenza con i primi anni della diffusione del virus, quando, erroneamente ed in modo anche discriminatorio, l'HIV veniva definito il virus degli omosessuali. Second l'RKI, in Germania le persone più a rischio rimangono coloro che hanno problemi di dipendenza dalle droghe. In totale in Germania alla fine del 2021  le persone che vivevano con il virus dell'HIV erano 90.800. Anche in Italia i contagi sono in leggera ascesa con numeri simili alla Germania.

L'esempio della Gran Bretagna

Il Regno Unito è probabilmente il Paese al mondo che ha visto calare maggiormente le infezioni da HIV. Secondo il ministero della Sanità britannico, dal 2015 le infezioni sono scese del 46%. Questo grazie ad un'ottima campagna informativa ma anche di prevenzione di massa messa in piedi dalle autorità sanitarie locali. Prima di tutto, in tutta la Gran Bretagna, ogni volta che un cittadino fa le analisi del sangue viene automaticamente sottoposto ad un test HIV. Questo ha consentito e consente di tenere sotto controllo l'andamento dell'infezione e di intervenire subito con la cura e le terapie antiretrovirali sui pazienti positivi.

L'esempio dell'Australia

Un altro Paese che si distingue per gli ottimi risultati raggiunti nella lotta all'HIV è l'Australia. Grazie ad un insieme di elementi (prevenzione, corretta informazione, cure efficaci ed immediate), l'Australia punta a zero contagi da HIV entro il 2030. Secondo gli esperti, la svolta è giunta dall'utilizzo praticamente sistematico della cosiddetta Prep, si tratta di una profilassi da pre-esposizione. In pratica a persone considerate ad alto rischio di contrarre il virus viene dato un farmaco antiretrovirale capace di proteggere dall'HIV.

L'AIDS è curabile ma bisogna fermare le infezioni

Lo sostiene l'immunologo Luca Batini . "Non ha veramente più senso sentirsi dire come capitava anni fa, 'preferisco non saperlo'. Oggi dire preferisco non saperlo significa concedere al virus la possibilità di farmi del male o potenzialmente di uccidermi". L'altro aspetto su cui ancora bisogna lavorare, in Italia come in Germania e in tutto il mondo, è sull'informazione soprattutto ai giovani e giovanissimi. Per esempio, in molti Paesi quasi una persona su due che ha contratto l'HIV apprende dell'infezione causalmente e ad anni di distanza dal contagio. E tutt'oggi molti rimandano o rifiutano il test per la paura del risultato e dell'eventuale giudizio della società.