Faremo sempre più vacanze al nord? COSMO italiano 22.08.2024 20:58 Min. Verfügbar bis 22.08.2025 COSMO Von Luciana Caglioti

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Faremo sempre più vacanze al nord?

Stand: 22.08.2024, 15:07 Uhr

di Luciana Caglioti, Agnese Franceschini e Daniela Nosari

Le temperature sempre più alte in Italia e nel Mediterraneo potrebbero influire sul turismo e provocare una fuga al Nord? Se lo chiedono sempre più spesso i viaggiatori e gli operatori del settore turistico. Ed è nato il termine "coolcation". Agnese Franceschini ci spiega di cosa si tratta e se veramente cambieranno le nostre abitudini vacanziere. Mentre Marina Lalli di Federturismo Confindustria racconta quali sono i trend attuali del turismo italiano e in Italia. Ma anche i nostri ascoltatori dicono la loro al riguardo.

Il Mare del Nord è sempre più affollato di bagnanti | Bildquelle: dpa_daniel_bockwoldt

Il fenomeno del “coolcation”

Il cambiamento climatico si fa sentire per cui l'Italia sta sopportando ondate di calore quasi costanti da metà giugno. In alcune parti del Paese sono state registrate temperature record superiori a 40°C. Ma anche la Francia ha dovuto affrontare diversi giorni di allerta per il caldo torrido, con temperature che hanno superato i 30°C in tutto il Paese la scorsa settimana. Per non parlare di Spagna e Grecia. Di fronte a questi estremi, esperti del settore e media parlano di una tendenza sempre più forte ad andare in vacanza al nord e hanno coniato un nuovo termine per definire questo fenomeno: “coolcation”, una contrazione di "cool", freddo, e "vacation" vacanze.

I disagi del caldo 

Il caldo estremo e costante, anche di notte, ha provocato la ripresa del fenomeno della mucillagine (materiale gelatinoso sospeso nell'acqua marina o galleggiante in superficie) nel mare Adriatico, e nel Tirreno sono tornate le meduse, fenomeni che in alcuni casi hanno fatto fuggire dei turisti. Un altro fenomeno che non aiuta di certo il turismo è la temperatura dell’acqua del mar Mediterraneo che supera i 30 gradi e non offre di certo refrigerio a chi vuole sfuggire la calura estiva.

I pericoli per la salute

Un'esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come edemi, crampi e svenimenti, o di maggiore gravità, come congestione, colpo di calore, disidratazione. Non a caso quando fa molto caldo il ministero della salute italiano emana il cosiddetto bollino rosso, di solito rivolto a bambini molti piccoli, persone malate e anziani, ma che questa estate ha raggiunto il livello 3 di allerta, quello massimo, che indica "condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute anche di persone sane e attive".

L’alternativa delle vacanze al nord

Nel 2023 i pernottamenti stranieri sono aumentati del 22% in Norvegia e dell'11% in Svezia. Ma anche quest’anno molti paesini della Svezia o della Norvegia sono preoccupati per l’impatto che avrà su di loro un turismo di massa, a volte trasportato da navi crociera che sbarcano migliaia di persone in un colpo solo magari in un piccolo paesino di 300 abitanti, ma ovviamente prevale l’ottimismo perché questo comporta maggiori introiti per gli abitanti di quelle regioni.

Uno studio sul futuro delle vacanze

Uno studio dell’Unione Europea prende in esame le conseguenze del caldo sulle nostre abitudini vacanziere fino al 2100. Utilizzando i dati di 269 regioni europee lo studio rivela che le condizioni climatiche potrebbero influenzare significativamente la domanda turistica, con le regioni costiere che sarebbero le più colpite. I ricercatori hanno fatto diverse ipotesi, simulando gli impatti dei futuri cambiamenti climatici sulla domanda turistica per quattro livelli di riscaldamento  + 1,5°C, 2°C, 3°C e 4°centigradi. In generale avrebbero rilevato un chiaro schema nord-sud nei cambiamenti della domanda turistica, con le regioni settentrionali che beneficerebbero dei cambiamenti climatici e le regioni meridionali che subirebbero riduzioni significative della domanda turistica. Ovviamente, però, questo schema diventa più pronunciato per gli scenari di riscaldamento più elevati.

Regioni in perdita e regioni in ascesa

Un futuro con gli ombrelloni chiusi anche ad agosto sulle spiagge italiane? | Bildquelle: imago_imagebroker_karlheinz_irlmeier

Nel caso di un aumento di 4° della temperatura media, sarebbe prevista una diminuzione del -9,12% nelle Isole Ionie greche e un aumento del +15,93% nel Galles occidentale (Regno Unito) nello scenario di emissioni più elevato. In misura minore, comunque, dovrebbe aumentare notevolmente il turismo anche in Norvegia, Svezia, e nelle zone del nord Europa in Generale. Ma cambierebbe anche la distribuzione stagionale della domanda turistica, con riduzioni relative in estate e aumenti nelle stagioni intermedie - come la primavera e l’autunno - e in inverno. Così, secondo gli autori dello studio, si andrà di più in vacanza ad aprile, mentre l’Italia sarà meta di vacanze a novembre invece che a luglio.

La Germania del Nord come meta turistica

Anche se non è più come una volta, quando anche ad agosto qui poteva succedere di accendere i termosifoni, in Germania fa senz’altro più fresco che nell’Europa del Sud e, se si guarda alle statistiche degli ultimi anni, si registra in effetti un aumento di turisti stranieri. Ma in generale sono soprattutto i tedeschi e gli olandesi che preferiscono il fresco dei propri mari o laghi, mentre gli italiani apprezzano di più le città tedesche, come Berlino, Colonia o Dresda.

Il trend del turismo degli italiani

Secondo Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, nonostante il caldo, l’Italia resta una meta turistica molto apprezzata anche per gli italiani stessi. Forse non ci sarà l’aumento di turisti come nel nord Europa, ma questo anche perché la capienza delle strutture turistiche è ormai satura. A favore del Belpaese, comunque, giocherebbe la varietà del paesaggio, per cui oltre al mare si può andare in montagna, ma anche al lago. Anche la presenza di numerose località termali fa sì che gli italiani continuino ad apprezzare il turismo in patria. Per quanto riguarda il futuro, secondo Lalli, sarà sempre più importante poter collegare il benessere che ci dà la vacanza, ove che sia, con eventi culturali.

E gli italiani in Germania?

Vi abbiamo chiesto sul nostro profilo Facebook se avete intenzione in futuro di passare l’estate al nord, o in generale se potete immaginarvi di cambiare le vostre abitudini per quanto riguarda le vacanze estive per sfuggire al caldo torrido. C’è chi in effetti da alcuni anni ha scoperto il nord della Germania, perché d’estate in Italia fa troppo caldo, è troppo caro e c’è troppa gente. Ma la maggior parte di chi ha commentato il nostro post non ha nessuna intenzione di rinunciare alle vacanze in Italia. Anche perché per chi vive all’estero la vacanza d’estate non è una semplice vacanza. Per dirla con le parole di Maurizio:

“Noi ritorniamo alle origini, visitiamo le persone care, respiriamo gli odori e gustiamo i sapori della nostra fanciullezza. Noi scambiamo sguardi complici con gli amici rimasti nei nostri luoghi, con cui abbiamo condiviso storie e momenti inenarrabili.
La nostra non è una vacanza. È un viaggio nello spazio ma soprattutto nel tempo. Un viaggio nella nostra mente. Almeno una volta all‘anno, concedetecelo.”