Quando le strade cambiano nome, in Germania e in Italia COSMO italiano 16.07.2024 20:36 Min. Verfügbar bis 16.07.2025 COSMO Von Filippo Proietti

Download Podcast

Quando le strade cambiano nome, in Germania e in Italia

Stand: 16.07.2024, 17:38 Uhr

a cura di Filippo Proietti, Giulio Galoppo e Tommaso Pedicini

Sono diversi i casi di strade e piazze a cui in Germania viene cambiato il nome, perché intitolate a personaggi dal passato controverso, o perché i nomi in questione evocano il passato dittatoriale o coloniale del Paese. Giulio Galoppo ci riassume i casi aperti in Germania. Ma anche in Italia è in atto una discussione sulla odonomastica delle città, ne parliamo con il ricercatore Silvano Falocco. E intanto, tra mille polemiche, l'aeroporto di Malpensa è stato dedicato a Silvio Berlusconi.

Strade con nomi controversi del passato colonialista. A Berlino, il caso della Mohrenstraße | Bildquelle: Imago Stock Imago Ipon

Strade intitolate a membri del partito nazista o a gerarchi sovietici

In tutte le città tedesche, numerose strade sono state rinominate dopo il 1945 e, a partire dal 1985, le aree di circolazione non possono più essere intitolate a una persona che è stata membro del NSDAP. Nel periodo compreso tra il 1985 e il 2016, moltissime strade sono state rinominate a causa del coinvolgimento nazista dei personaggi a cui erano dedicate. Inoltre, dopo la caduta del Muro, anche molte strade della ex-Germania dell’Est sono state rinominate. A Berlino la Dimitroffstr è tornata a chiamarsi Danziger Str., mentre la Leninallee ha ripreso il suo nome originario e cioè Landsberger Allee. Già nel 1961, inoltre, l’allora governo della DDR modificò a Berlino il nome della Stalinallee in Karl-Marx-Allee.

Nomi di strade legate al passato colonialista della Germania

La Germania sta cercando di fare i conti col proprio passato colonialista. Nomi di personaggi chiave, ma anche certa terminologia di quel periodo storico, vengono quindi messi in discussione. Un esempio lampante è quello della strada berlinese Mohrenstraße, in italiano sarebbe Via dei mori. È da anni, infatti, che l’amministrazione del quartiere Mitte la vuole rinominare, ritenendo che il nome sia problematico e razzista. Il nuovo nome scelto dal consiglio distrettuale nell’estate del 2020 è Anton-Wilhelm-Amo-Straße. Amo fu il primo studioso di origine africana a frequentare, nella prima metà del ‘700, un'università prussiana.

I residenti hanno intrapreso, però, un'azione legale contro il progetto di ridenominazione, ma il tribunale amministrativo ha respinto i reclami nel luglio 2023. Tuttavia, la decisione non è ancora definitiva, poiché almeno un residente ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo superiore. Per loro l'intitolazione della strada, avvenuta 300 anni fa, non avrebbe un significato razzista.

Quello della Mohrenstraße non è, tuttavia, l’unico caso berlinese. Nel quartiere di Wedding ci sono strade del cosiddetto Quartiere africano, intitolate a protagonisti del colonialismo tedesco, Gustav Nachtigal, Adolf Lüderitz e Carl Peters che attendono di essere ridenominate.

L’iter per la ridenominazione di strade

Esistono norme che stabiliscono come procedere in questioni legate alla cosiddetta odonomastica, cioè l’insieme dei nomi di strade e piazze e il loro studio storico-linguistico. A Berlino, per esempio, le norme di attuazione della legge sulle strade sono state ampliate nel 2020 per consentire la ridenominazione dei nomi delle strade con un riferimento coloniale. Quindi “nella misura in cui le strade sono state intitolate a pionieri e sostenitori del colonialismo, della schiavitù e delle ideologie razziste-imperialiste” è legittimo avviare le pratiche per la ridenominazione.

Il caso di Colonia

Nel quartiere di Ehrenfeld, a Colonia, ci sono due strade, la Wissmannstraße e la Gravenreuthstraße, per le quali è stata attivata la procedura di ridenominazione. Le strade sono intitolate, infatti, a due personaggi molto discussi, Hermann von Wissmann e Karl-Friedrich von Gravenreuth, autori alla fine del XIX secolo di “spedizioni punitive” per sopprimere le popolazione indigene o ridurle in schiavitù. Il primo era Commissario del Reich della colonia dell'”Africa Orientale Tedesca”, l’altro era il suo vice. Secondo un giudizio del Comitato consultivo storico, i due nomi sono sinonimo di “violenza coloniale”.

Critiche alla ridenominazione di strade e piazze

Chi sostiene l’importanza di mantenere anche nomi problematici delle strade, lo fa affermando che rappresentano persone che hanno avuto, comunque, un'influenza decisiva sul nostro passato. Temono inoltre che la ridenominazione delle strade possa essere frutto di una certa arbitrarietà, oltre che della cosiddetta “cancel culture”, cioè della tendenza all’eliminazione di ciò che è scomodo, invece che prendersi l’impegno di spiegarlo, contestualizzandolo. Ci sono poi motivazioni anche pratiche: i costi amministrativi così come l’impegno burocratico per coloro che vivono o lavorano all’indirizzo che viene ridenominato. Bisogna infatti cambiare tutte le carte d'identità o anche solo i biglietti da visita, informare i vari uffici, ecc.

Motivi pratici, non storici, per la ridenominazione di strade

Può succedere che in una località ci siano più strade che portano lo stesso nome. È il caso della cittadina bavarese Vaterstetten, per esempio. Qui ci sono ben due casi di strade con lo stesso nome e lo stesso codice postale. Si tratta della Feldkirchener Straße e della Anzinger Straße, che si trovano entrambe in due quartieri diversi della cittadina. Ciò causa confusione e può essere molto pericoloso, ad esempio, se un’ambulanza prende la strada sbagliata e perde minuti fondamentali per la salute o la vita di un paziente. In questo caso il cambio del nome è forse più semplice e non divide gli abitanti, ma richiede ugualmente tempo, impegno burocratico e costi.

L’odonomastica di matrice coloniale in Italia

Al Foro Italico campeggia ancora un obelisco dedicato a Mussolini | Bildquelle: Andrew Medichini Picture Alliance Associated Press

Anche in Italia è in corso una discussione sulla odonomastica di matrice coloniale. Se ne è occupato Silvano Falocco, coautore del libro “Roma Coloniale”, edito da Le Commari Edizioni (2022). Falocco, partendo proprio dai nomi di molte vie romane, ricostruisce il passato coloniale italiano con tutto quello che ha significato, e quindi violenze, stragi, soprusi. Ai microfoni di COSMO italiano, Falocco ci parla delle procedure di “risignifcazione” di strade, piazze, ma anche palazzi, dedicati a nomi e fatti legati al colonialismo italiano.

Il caso dell’intitolazione di Malpensa a Berlusconi

In Italia intanto è polemica per la decisione di intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa all’ex premier Silvio Berlusconi. Perché dedicare lo scalo lombardo a una personalità così divisiva? E perché appena un anno dopo la sua morte? In molti se lo stanno chiedendo. Il PD ha presentato un'interrogazione parlamentare. Il sindaco di Milano, il democratico Beppe Sala, denuncia di non essere stato interpellato. Ma oltre al sindaco, anche molti cittadini milanesi sono contrari e il gruppo dei Giovani Democratici della Lombardia si è mobilitato per chiedere alle autorità competenti di ripensarci e la scorsa domenica ha lanciato una petizione che ha raggiunto presto decine di migliaia di firme.