L’infanzia nel Bacino della Ruhr
Figlia di genitori originari della Prussia Orientale e della Slesia, Petra Reski è nata nel 1958 nella regione della Ruhr e vive in Italia da oltre trent’anni. Come corrispondente di settimanali tedeschi come Stern e Die Zeit, è diventata famosa in quanto giornalista investigativa che si occupa soprattutto di temi di mafia.
L’interesse per l’Italia e per le vicende di mafia
I suoi reportage sulla criminalità organizzata e sulla sua espansione in Germania hanno sollevato anche numerose polemiche e portato a sentenze giuridiche non sempre a suo favore. Un esempio di questa censura è il suo libro-inchiesta del 2008 sulla ‘Ndrangheta: “Mafia. Von Paten, Pizzerien und falschen Priestern. In questo lavoro Reski descrive i meccanismi del riciclaggio di denaro sporco e, nonostante le sue affermazioni siano comprovate da atti ufficiali delle procure tedesche e italiane, ha dovuto oscurare alcuni nomi di ristoratori italiani in Germania collusi con la criminalità organizzata che la avevano querelata.
“Finché ho parlato di mafia in Italia non ci sono stati problemi di censura, racconta Reski - mentre è stato veramente difficile parlare delle infiltrazioni mafiose in Germania.”
Dalle inchieste ai romanzi
Nel suo libro del 2010 “Von Kamen nach Corleone. Die Mafia in Deutschland”, uscito in Italia con il titolo: ”Sulla strada per Corleone. Storie di mafia tra Italia e Germania” oltre a parlare ancora di mafia, Reski racconta, tra l’altro, come è nato il suo amore per l’Italia del Sud.
Per i suoi libri sulla mafia Reski ha ricevuto anche delle minacce, che però non hanno influenzato il suo impegno contro la criminalità organizzata, semplicemente ha deciso di scrivere sugli stessi temi ma in forma di romanzo. La protagonista di questi racconti è Serena Vitale, magistrato palermitano alle prese con criminalità, corruzione e riciclaggio di denaro.
L’amore per Venezia
Dalla fine degli anni Ottanta, Petra Reski vive a Venezia e sulla città lagunare alla quale è molto legata ha scritto nel 2021 il libro “Als ich einmal in den Canal Grande fiel - Vom Leben in Venedig“. Uscito in Italia col titolo “Venezia - atto finale”, il libro è un atto di accusa alla monocultura del turismo che sta distruggendo la città e le sue tradizioni. Proprio per salvare la sua città d’adozione Reski si è anche candidata alle elezioni cittadine, presentandosi con una lista civica ambientalista. “Un’esperienza, quella della politica, che mi ha portato a stretto contatto con i veneziani” ha spiegato Reski al microfono di Cristina Giordano.
„All'italiana! Wie ich versuchte, Italienerin zu werden“
Nel suo nuovo libro „All'italiana! Wie ich versuchte, Italienerin zu werden“ Reski descrive il suo rapporto con l’Italia, sempre oscillante tra ammirazione e indignazione. Della Germania le manca solo il senso civico, ma in compenso apprezza molto la capacità italiana di ironizzare su tutto, di non prendersi troppo sul serio.
Petra Reski ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. In Germania è stata eletta miglior giornalista del 2008 nella categoria reporter e in Italia ha ricevuto il premio Civitas 2009 per il suo impegno “al servizio del grandi valori del giornalismo”.
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