Meno tasse per tutti
La riduzione delle tasse sul reddito era prevista da tempo dal governo federale. Le recenti difficoltà finanziare dell’esecutivo che, ricordiamo, nei prossimi giorni sottoporrà al Bundestag il nuovo bilancio per quest’anno, per ora non hanno cambiato i piani prestabiliti. Dal primo gennaio l'esenzione della tassazione è passata da un reddito annuale minimo di 10.908 a 11.604 euro per i single e a 23.208 euro per le coppie sposate. In generale ci sono buone notizie per tutti i lavoratori che, appunto, dovranno pagare un po’meno tasse sui loro introiti annuali. La fascia di tassazione più alta, quella con l'aliquota al 42% sul reddito annuale, inizierà a 66.779 euro rispetto ai 62.827 euro del 2023.
Aumenta il Bürgergeld
L’aumento più consistente riguarda quello che è stato definito il reddito di cittadinanza o di inclusione tedesco e che ha di fatto sostituito l’Arbeitslosengeld II, o Hartz IV, il sussidio di disoccupazione di lunga durata. Da questo mese, gennaio 2024, il sussidio aumenta di 61 euro mensili, e sale quindi a 563. Aumenti medi mensili di circa 50 euro anche per bambini e giovanissimi a carico. Più soldi anche per chi ha un mini-job. Il minimo che si potrà guadagnare da questi lavori part-time è di 538 euro mensili, non più di 520. Un dato che tiene conto anche dell’automatico aumento del salario minimo, passato da 12 euro a 12,41 l’ora. Sarà pagato meglio anche il personale nelle case di cura, e i cosiddetti badanti, che si occupano a domicilio di malati e anziani. Il loro salario minimo orario può salire fino a 19,50 euro l’ora.
Nuovi obblighi e regole
Ci sono delle novità anche per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti. Dal primo gennaio sarà introdotto il vuoto a rendere anche per le confezioni di plastica di latte, cacao o ayran.
A partire dal primo febbraio scattano nuove regole sulla vendita di alcuni alimenti, in particolare della carne. Tutte le macellerie e ogni esercizio o supermercato che vende carni dovrà segnalare obbligatoriamente sull’etichetta l’origine del prodotto. Ma, soprattutto, dal primo gennaio nel campo della gastronomia e della ristorazione l’Iva, la Mehrwertsteuer, è tornata al 19%, dopo essere scesa al 7% per tre anni e mezzo a causa della pandemia. Un aumento che, secondo esperti del settore, potrebbe mettere in grande difficoltà i ristoratori.
Gli aumenti per il riscaldamento
Dal primo gennaio è entrata in vigore la nuova legge sulle caldaie, la cosiddetta Gebäude-Energie-Gesetz: ogni nuovo impianto di riscaldamento dovrà utilizzare almeno il 65% di energia rinnovabile. La nuova legge sul riscaldamento si applica inizialmente solo alle nuove costruzioni. Gli impianti di riscaldamento esistenti possono continuare a funzionare e anche essere riparati senza obbligo immediato di sostituzione. Dal primo marzo scatta anche l’aumento dell’Iva dal 7 al 19% per le forniture di gas e per il teleriscaldamento. Questo ovviamente comporterà degli aumenti per tutti i consumatori, difficile dire già ora a quanto ammonteranno esattamente, ma, secondo i calcoli della Verbraucherzentrale, si tratta per ogni famiglia di aumento minimo di 20 euro annuali.
Novità e rincari per gli automobilisti
Prima di tutto saranno ridotti gli incentivi per l’acquisto delle auto elettriche che non saranno più di 4.500 bensì di 3.000 euro a veicolo. Va inoltre ricordato che, dal primo gennaio, è scattato un aumento sensibile della cosiddetta tassa sulla C02 per le grandi industrie e i produttori di energia. La tassa passa da 30 a 45 euro per ogni tonnellata di anidride carbonica prodotta. È ovvio che questi aumenti ricadranno su tutti i consumatori attraverso i prezzi di energia, diesel e benzina. Secondo alcuni calcoli, sempre della Verbruacherzentrale, l’aumento della tassa sulla C02 in Germania a partire dal primo gennaio ha già determinato un aumento in media di 12,8 centesimi di euro per litro di benzina e di 4,8 centesimi di euro per litro del diesel.
La politica tedesca nel 2024
Abbiamo parlato con l’editorialista del Corriere della sera, Paolo Valentino, che ha cercato di analizzare e descrivere il delicato momento vissuto dal governo tedesco. Secondo Valentino, non sono in vista grossi cambiamenti: “Direi che il governo federale non sta bene, anche se non è in una situazione critica. La coalizione resta comunque instabile e soffre delle sue tensioni strutturali interne e della carenza di carisma e di leadership del cancelliere Scholz, ma soprattutto soffre della rivalità tra FDP e i Verdi”. Nonostante tutto, però - prosegue il giornalista, a lungo corrispondente da Berlino - difficilmente si andrà ad elezioni anticipate, “poiché non conviene a nessuno dei tre partiti della coalizione di governo”. Restano però incognite e pericoli soprattutto riguardo all’esito delle elezioni in tre Länder orientali in autunno. L’avanzata praticamente irrefrenabile degli ultranazionalisti di AfD sembra certa, bisogna vedere se riusciranno ad ottenere un numero di voti, e quindi di seggi, sufficiente per governare.