Angela Merkel da cancelliera a icona pop COSMO italiano 22.07.2024 18:28 Min. Verfügbar bis 22.07.2025 COSMO Von Francesco Marzano

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Angela Merkel da cancelliera a icona pop

Stand: 22.07.2024, 16:35 Uhr

di Francesco Marzano, Cristina Giordano, Enzo Savignano e Cristiano Cruciani

17 luglio scorso Angela Merkel ha compiuto 70 anni, con Enzo Savignano ripercorriamo le tappe politiche più importanti della donna che ha guidato la Germania per quattro legislature consecutive. Ma Angela Merkel è diventata anche un'icona pop, arrivando persino ad ispirare una serie televisiva di gialli che spopola in Italia, ce ne parla Cristina Giordano

L'ex cancelliera Angela Merkel | Bildquelle: dpa

Come sono stati celebrati i 70 anni di Merkel?

In Germania ogni quotidiano, ogni tv pubblica ha dedicato documentari, servizi e approfondimenti alla donna, alla signora, che comunque resta ancora l’ultimo grande leader, politico e non solo, della nuova Germania federale, nata dopo la caduta del Muro e fondata nel 1990.
Tante celebrazioni e riconoscimenti mediatici per Merkel, ma meno rispetto all’8 dicembre del 2021, quando Merkel seduta nella tribuna venne salutata dal nuovo Bundestag da poco eletto, che si insediava con il nuovo esecutivo tripartitico. Tutti i deputati ad eccezione di quelli di AfD, si alzarono in piedi per tributarle un lunghissimo e sentito applauso. Merkel riuscì a celare la sua commozione dietro la mascherina, ancora obbligatoria per le misure anti-covid, e alzandosi in piedi con un gesto salutò i deputati appena eletti e con loro tutti i tedeschi e tutta la Germania. Pochi giorni prima Die Zeit, il settimanale progressista di Amburgo, spesso primo critico di molte decisioni politiche della cancelliera, ricordò che durante i suoi 16 anni di cancellierato erano nati 11 milioni di tedeschi, i figli della nuova Germania unita, di cui Merkel è ed è stata una dei più grandi ed importanti artefici.

Elogi e critiche dei media

Pochi giorni fa Spiegel ha scritto che Merkel è stata quasi allo stesso modo amata e odiata dai tedeschi, ma comunque rispettata, considerata un simbolo, un’icona, una leader criticabile ma comunque una leader. Ricordiamo che lo Spiegel nel corso della prima legislatura della cancelliera coniò il termine “Mutti”, il vezzeggiativo tedesco di mamma, per definire Merkel, termine che in realtà piaceva poco alla signora cresciuta nella ex DDR, probabilmente perché sminuiva la sua figura di donna diventata leader politica tra tanti uomini.

All’inizio era solo la “Kohls Mädchen”, la ragazza di Kohl

La giovane Merkel arrivata dalla ex Germania est da scienziata e portavoce dell’ultimo governo della DDR, quello provvisorio dopo Honecker, si ritagliò in pochissimo tempo un ruolo centrale tra i conservatori democristiani della CDU, guidati da Helmut Kohl. A lungo, come hanno ammesso anche suoi ex compagni di partito, Merkel, anche per quel soprannome e anche per essere cresciuta nell’ex DDR, è stata sottovalutata. Anche dopo lo scandalo delle donazioni alla CDU, che  coinvolse Kohl e che permise appunto alla stessa Merkel di diventare la prima presidente donna nella storia dei cristiano-democratici, ecco in tanti nella CDU pensavano che fosse una soluzione temporanea.

Merkel con Kohl il capo di governo più longevo

Sedici anni consecutivi da capo di governo del paese più ricco e potente d’Europa. Solo in una legislatura, la seconda, ha governato con i liberali della FDP, nelle altre tre, la prima, la terza e la quarta, con i socialdemocratici della SPD. Merkel da cancelliera ha riproposto governo di grande coalizione, realizzata solo in un'occasione negli anni '60.  La Große Koalition, frutto della collaborazione delle due grandi anime politiche della Germania, cristiano-democratici e socialdemocratici. Merkel con il governo tra Unione CDU/CSU ed SPD realizzò prima delle riforme necessarie al Paese, successivamente lo fece diventare uno se non il principale marchio, il simbolo di tutta la sua politica. Tanti analisti hanno parlato del suo pragmatismo come strategia politica e la Grande Coalizione è probabilmente il suo esempio principale.

La cancelliera della gestione delle crisi

Merkel ha guidato con successo la Germania nel corso della crisi finanziaria del 2008. Il Paese, al contrario di molti, non solo ha fronteggiato quella crisi, ma addirittura ha gettato le basi per vivere un vero e proprio boom economico ed industriale. Merkel nel 2015 e 2016 stabilì di aprire le frontiere ad oltre 800mila rifugiati siriani, forse la fase più difficile dei suoi 16 anni a guida dell’esecutivo di Berlino, ma anche in quel caso la cancelliera riuscì a gestire la crisi. Inoltre Merkel è riuscita, soprattutto nella fase iniziale, a gestire con successo la crisi causata dalla pandemia per il Covid.

Le critiche durante e dopo le crisi

Ancora oggi molti economisti le rimproverano di aver pensato troppo ad austerity e al controllo dei conti, e meno agli investimenti pubblici e al rinnovamento energetico ed industriale del Paese. La sua politica dell’accoglienza nel 2015 e del 2016 provocò una vera e propria spaccatura non solo al livello politico ma anche al livello sociale in tutta la Germania, una divisione interna di cui si approfittò, soprattutto ad Est, la nuova destra ultranazionalista di Alternative für Deutschland. Infine gli scandali su mascherine e tamponi che hanno coinvolto anche ministri del suo governo e deputati del suo partito.

Le relazioni pericolose con Mosca

Merkel a differenza di Kohl non è stata mai coinvolta in uno scandalo politico, tuttavia ancora oggi e in futuro la Germania continuerà a pagare quelle relazioni con Mosca e il presidente russo Vladimir Putin, appoggiate da Merkel. Nel corso dei suoi sedici anni di cancellierato, Merkel spesso ha definito Putin un fondamentale partner strategico per la Germania dal punto di vista geopolitico. La fornitura di materie prime russe a basso costo, in particolare petrolio e gas, era troppo importante ai fini di una stabilità industriale e quindi economica alla Repubblica federale tedesca. Merkel, secondo alcuni suoi critici anche del suo partito, nelle relazioni con Mosca ha fatto prevalere gli interessi economici a quelli della ragion politica e del diritto internazionale. Merkel nel corso dei suoi quattro mandati da capo del governo, in particolare nel corso degli ultimi due, ha tentato a più riprese di mediare tra Russia ed Ucraina per evitare un conflitto, ma pochi mesi dopo dal ritiro dalla scena politica tedesca ed internazionale, pochi mesi dopo il lungo applauso del Bundestag dell’8 dicembre 2021, nel febbraio del 2022 è scoppiata la guerra russo-ucraina alle porte dell’Europa. Il 26 settembre del 2022 i due gasdotti russi Nord Stream, realizzati sui fondali del Mar Baltico, e simbolo delle relazioni commerciali ed energetiche tra Mosca e Berlino, sono stati sabotati. Probabilmente mentre esplodevano i gasdotti finiva veramente il merkelismo.

Icona pop

Dal verbo „merkeln“ coniato dai ragazzi come sinonimo di temporeggiare, ai meme ispirati alle immagini cult della ex cancelliera - storica la foto in cui in visita nel Vogelpark Marlow, nel Meclemburgo, è stata attaccata dai pappagalli, immagine diventata persino un poster in vendita online. Ma è stata anche la stessa CDU a riconoscerle una certa forza iconografica, nei manifesti di una vecchia campagna elettorale è stata ritratta solo nel gesto che ormai abbiamo imparato a conoscere di Merkel e cioè le mani unite a forma di diamante. Di fianco lo slogan:„Deutschlands Zukunft in guten Händen“, il futuro della Germania in buone mani, simbolo di una politica rassicurante che per anni ha funzionato. 

Un momento della serie TV "Miss Merkel" | Bildquelle: dpa

Dall’immagine iconica in cui è usata involontariamente da una nota azienda tedesca di noleggio auto per pubblicizzare una cabrio alla scelta di far sfilare drag queen con il suo tailleur, in un reality. A raccontare Angela Merkel e il suo essere icona pop sono ora una doc-serie su ARD dal titolo "Angela Merkel - Schicksals-jahre einer Kanzlerin“Angela Merkel, il destino di una cancelliera, e una serie tedesca TV dal titolo „Miss Merkel“, in cui l'attrice Katharina Thalbach interpreta Angela Merkel in versione detective, ora trasmessa anche sulla Rai.