Il caso del «D-Day»
Se ne parla da giorni, ora arriva la conferma con la pubblicazione del documento dal titolo "Scenari e misure del D-Day", da cui emerge che i Liberali della FDP si sono preparati con una sorta di strategia dettagliata alla rottura della coalizione. Molto criticato il linguaggio militare utilizzato con riferimento allo sbarco in Normandia – il D-Day, appunto - e all'inizio della liberazione dell'Europa da parte degli alleati in guerra contro la Germania nazista. Quest'espressione viene usata in inglese per indicare giorni decisivi per le operazioni militari, in italiano si può tradurre come "giorno X".
L'ora dimissionario segretario generale della FDP, Bijan Djir-Sarai, aveva smentito pochi giorni fa delle indiscrezioni dei media sull'uso di questo termine. Oggi ha dichiarato che i vertici del partito non erano a conoscenza del documento e si è dimesso. Con lui anche Carsten Reymann, fino a poco tempo fa stretto collaboratore del leader liberale Christian Lindner e, a quanto pare, autore del documento. Uno tsunami politico che rivela nuovi dettagli sui retroscena della crisi di governo. Ricordiamo che il 6 novembre il cancelliere Scholz ha sollevato Lindner dall'incarico di Ministro delle Finanze in seguito a suoi comportamenti ostili verso gli alleati SPD e Verdi. Parliamo di questo e della campagna elettorale ormai iniziata con Ubaldo Villani-Lubelli, professore di Storia delle istituzioni politiche all'Università del Salento ed esperto di Germania.
Cosa ne sarà ora dei progetti della coalizione semaforo in sospeso?
Legge di bilancio
Non sembra possibile né l'aggiustamento del bilancio 2024, né una legge di bilancio per il 2025. Ma in questi mesi e per l'anno prossimo non si rischia la paralisi finanziaria, come succede negli Stati Uniti. La legge tedesca prevede la possibilità di un bilancio provvisorio per le spese ordinarie e già approvate, fino alla stesura del nuovo bilancio.
La riforma della Corte Costituzionale
Con molta probabilità passerà invece la riforma del Bundesverfassungsgericht, il grado più alto della magistratura tedesca. Il progetto di riforma vorrebbe assicurarne l'indipendenza, inserendo alcune nuove norme nella Costituzione. L'obiettivo è proteggere i più alti giudici tedeschi dai tentativi di manipolazione politica che possono arrivare da forze estremiste, così come è successo in altri Paesi, come la Polonia. Il timore riguarda il partito di estrema destra AfD. La riforma dovrebbe trovare ancora il sostegno, oltre che di SPD e Verdi, dei Liberali, anche se fuori dal governo, e dell’Unione di CDU e CSU.
La riforma sul diritto di asilo
La Germania, come gli altri Paesi europei, è chiamata ad adeguare la propria legislazione nazionale alla riforma europea sul diritto di asilo che introduce l'obbligo di registrazione dei migranti alle frontiere europee. Anche se l'adeguamento deve essere eseguito entro due anni, Scholz aveva intenzione di procedere rapidamente per motivare gli altri Paesi europei a seguire l'esempio tedesco. In effetti, c'è già un accordo di gabinetto tra SPD, Verdi e Liberali, supportato anche dall'Unione, che ha comunque interesse a inserire regole più rigide per i migranti, come è emerso chiaramente dal dibattito sul tema molto acceso degli ultimi mesi.
Che ne sarà del Deutschlandticket?
Il vertice dei ministri dei trasporti dei Länder aveva già deciso l'aumento da gennaio a 58 euro, invece che 49 euro al mese, per il biglietto che in Germania permette l'uso di mezzi pubblici urbani e treni regionali su tutto il territorio nazionale. Era previsto un impegno finanziario di governo e Länder di 1,5 miliardi di euro ciascuno. Ma l'accordo prevedeva anche che i Länder ricevessero il residuo finanziario rimasto inutilizzato nel 2023, visto che il biglietto a 49 euro era stato introdotto a maggio. Manca però ancora il via libera del Bundestag. Il Deutschlandticket potrebbe essere quindi in bilico. Secondo alcune fonti stampa, tuttavia, l'Unione potrebbe accordare il suo sostegno, probabilmente per non intaccare il portafoglio dei tedeschi in campagna elettorale.
Kindergrundsicherung e misure per le famiglie
Avrebbe dovuto essere la più grande riforma sociale della coalizione semaforo, rendendo più facilmente accessibili diverse misure a favore dei bambini. La riforma voluta dalla Ministra della Famiglia Lisa Paus, dei Verdi, è tuttavia bloccata per l'adeguamento necessario di tutta la macchina burocratica. Sembra improbabile che possa vedere la luce nel breve termine. A rischio anche il pacchetto di misure per le famiglie, pensato per andare incontro ai cittadini e attenuare gli effetti dell'inflazione con misure fiscali, incluso l'innalzamento dello scaglione minimo esentasse, e l'aumento dell'assegno per i figli, il Kindergeld, a 255 euro al mese.
La riforma delle pensioni passerà?
La riforma prevedeva di legare l'andamento delle pensioni a quello dei salari, fissando la pensione come minimo al 48% del salario medio almeno fino al 2039. Inoltre voleva utilizzare i fondi pubblici per costituire il cosiddetto « Generationenkapital » e cioè un capitale generazionale, una specie di fondo, da utilizzare per investire denaro in azioni e in futuro pagare le pensioni senza alzare i contributi pensionistici. In realtà non solo l’Unione, anche l'FDP non è mai stata del tutto soddisfatta di questo progetto. Lo stesso Ministro federale del Lavoro Hubertus Heil, SPD, ha ammesso che probabilmente la riforma delle pensioni salterà.
Ospedali, donazione organi e aborto
Tra le tante leggi in bilico ci sono la riforma degli ospedali voluta dal Ministro della Salute Karl Lauterbach, SPD, la riforma della donazione di organi e la legge che avrebbe aumentato i fondi alle Case rifugio per donne vittime di violenza, la Gewalthilfegesetz. O ancora la riforma del paragrafo 218 della legge sull'aborto per depenalizzarlo. In Germania, infatti, l'aborto è ancora considerato reato, ma non è punibile in caso di motivi di salute o di stupro, e se si procede entro le prime 12 settimane, rispettando alcuni criteri, come l'obbligo di consulenza e una «pausa di riflessione» di tre giorni prima dell’intervento. SPD e Verdi volevano depenalizzare l'aborto, apportando modifiche importanti alla legge. La riforma è portata avanti da un gruppo politicamente trasversale, ma non sembra essere una delle priorità in agenda del Bundestag. Più di 70 associazioni della società civile hanno chiesto proprio in questi giorni di procedere al più presto alla depenalizzazione dell'interruzione volontaria di gravidanza, prima delle prossime elezioni, da cui l'AfD potrebbe uscire rafforzata. Una commissione di esperti incaricata dalla coalizione semaforo di valutare la questione, aveva consigliato già in primavera di procedere alla liberalizzazione.