
Il dibattito tedesco sulla pandemia
Uno dei risultati certi della pandemia, per quanto riguarda almeno il dibattito pubblico al riguardo, è che quasi un tedesco o una tedesca su due ha litigato con parenti e amici a causa della pandemia stessa - lo rivela un'indagine condotta dalla ARD. A livello politico il Presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier ha sollecitato più volte la creazione di una Commissione d'inchiesta parlamentare, che anche la coalizione semaforo aveva annunciato di voler istituire. "Se non lo farà il nuovo governo, lo farò io stesso", ha dichiarato Steinmeier ad un settimanale tedesco a fine gennaio, per riconquistare, "chi ha perso la fiducia nella democrazia o chi ha dei dubbi su di essa”. E in effetti in quegli anni sono state, tra l’altro, limitate molte libertà personali ad esempio con i lockdown.
Le commissioni di inchiesta in Sassonia
In Sassonia sono state istituite due commissioni d’inchiesta, una dal governo e una dall’opposizione. La commissione creata dal governo di minoranza CDU – SPD, con l’appoggio straordinario della Linke, ha iniziato i suoi lavori il 1° febbraio. Dovrebbe presentare un rapporto finale entro la fine del 2027, e, proprio su suggerimento della Linke, affronterà anche la questione delle conseguenze che la pandemia ha avuto sulle istituzioni sociali. È inoltre più interessata ad acquisire conoscenze per il futuro piuttosto che cercare colpe. La seconda commissione, invece, è stata richiesta da Alternative für Deutschland, ha ottenuto i voti del Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW) e vuole principalmente indagare su eventuali abusi politici e amministrativi, ad esempio su possibili comportamenti scorretti da parte dei politici durante la pandemia di coronavirus in Sassonia.
La Commissione istituita in Turingia
La Commissione d’inchiesta istituita dal governo della Turingia (CDU, SPD e BSW) dovrebbe esaminare se le azioni del governo del Land per contenere la pandemia avevano un fondamento giuridico sufficiente. Dovrebbe anche identificare gli errori evitabili e raccomandazioni per il futuro. Su richiesta del partito di estrema destra AfD, dovranno essere esaminati anche il modo in cui il Land ha attuato il programma di vaccinazione obbligatoria prescritto dal governo federale e la base scientifica su cui sono state ordinate le chiusure di scuole e asili.
Le misure anti-Covid più discusse
Le misure attuate per limitare la pandemia che hanno creato numerose polemiche e discussioni sono state senz’altro la limitazione dei contatti tra le persone, anche all’aria aperta e la chiusura di locali e negozi che vendevano beni non necessari. Ma, insieme all’obbligo di vaccinazione per alcune categorie, come il personale sanitario, la misura che ha suscitato più polemiche è stata la chiusura delle scuole. Questo è un dibattito ancora aperto in Germania con accuse reciproche di aver ritardato lo sviluppo scolastico dei bambini e dei giovani oppure, al contrario, di aver messo a rischio non solo la loro vita, ma anche quella dei loro parenti, soprattutto quelli più anziani.
Gli effetti della chiusura delle scuole
Uno studio osservazionale con dati da marzo 2020 ad aprile 2022 ha rilevato che quando le scuole erano aperte, il rischio di contrarre l'infezione era maggiore per gli alunni e gli insegnanti rispetto al resto della popolazione. E, nell'ondata di coronavirus all'inizio del 2022, insegnanti e alunni hanno contribuito per circa il 20% al numero totale di infezioni, ma solo per il 2% quando le scuole erano chiuse. Un grosso tema è però la mancanza di posti di terapia per i ragazzi che tuttora risentono dell'isolamento di quel periodo.
Il Long Covid
Attualmente si ritiene che circa l'1-2% di tutte le persone che hanno avuto il Covid-19 sviluppino una forma grave di Long Covid. I sintomi più comuni includono affaticamento, mancanza di respiro o disfunzioni cognitive. Le persone affette da Long Covid spesso non sono più in grado di svolgere le loro abituali attività professionali e quotidiane. Alla fine del 2021, circa 500.000 persone in Germania, soprattutto giovani, erano già affette da questa grave malattia. Secondo il governo federale, comunque, non esistono dati completi sui pazienti affetti da Long Covid nell'ambito delle statistiche disponibili. Tuttavia, si deve presumere che in Germania vi siano circa un milione di persone che ne sono colpite e ancora non esistono terapie efficaci per combatterlo. Per questo, recentemente, il Ministero Federale della Salute ha deciso di finanziare ulteriormente la ricerca sul Long Covid.
L’elaborazione della pandemia in Italia
In Italia la Pandemia ha provocato quasi 200.000 vittime (199.600), è stato forse il Paese che più è stato colpito di sorpresa dal virus e che ha reagito con maggiore severità, anche rispetto alla Germania, per quanto riguarda le misure per contenerlo. Roberta Villa è una dottoressa e giornalista scientifica che ha seguito da vicino sia la Pandemia che il dibattito che ne è seguito. Oggi, secondo Villa, si tende a rimuovere quello che è stato veramente il Covid-19 e sarebbe rimasta solo la rabbia contro le misure intraprese. Anche la commissione parlamentare istituita dal governo Meloni, avrebbe, secondo Villa, solo intenti politici, come dimostra il fatto che si occupa solo delle decisioni prese dal governo Conte e non dalle singole regioni che anche in Italia avevano e hanno competenza sulla sanità.
Il Covid oggi in Italia
Ivan Gentile è primario del reparto di malattie infettive per l'Azienda ospedaliera universitaria "Federico II" di Napoli. Ha assunto questa carica pochi giorni prima della scoppio della Pandemia e ricorda il dolore nel vedere così tanti pazienti morire. Si rende conto che ancora oggi l’Italia, pur essendo più preparata, ha le stesse fragilità di sistema che hanno reso difficile combattere il virus in modo veloce ed efficiace. Soprattutto la mancanza di condivisione tra medici ha provocato, secondo Gentile, la morte di pazienti che forse potevano essere salvati.