Quanto è pulita l'acqua dei nostri mari, laghi e fiumi? COSMO italiano 24.07.2024 16:14 Min. Verfügbar bis 24.07.2025 COSMO Von Francesco Marzano

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Quanto è pulita l'acqua dei nostri mari, laghi e fiumi?

Stand: 24.07.2024, 16:31 Uhr

di Francesco Marzano, Enzo Savignano e Tommaso Pedicini

Un recente report dell'Agenzia europea dell'ambiente attesta un alto livello di qualità alle acque balneabili del continente. Ma non tutti sono d'accordo con i risultati dello studio che ha preso in considerazione solo gli effetti dell'inquinamento batteriologico e non anche di quello chimico. Approfondiamo il tema della salute di mari, laghi e fiumi tedeschi e italiani col collega Enzo Savignano e con Andrea Minutolo di Legambiente.

In Europa quasi ovunque si può fare il bagno in mare | Bildquelle: image broker

I mari della Germania, freddi ma puliti

Nelle località turistiche del Mar Baltico o del Mare del Nord si recano ogni anno centinaia di migliaia di turisti, le acque hanno temperature decisamente più basse di quelle del Mar Mediterraneo ma sono ugualmente pulite. Oltre il 90% dei siti di balneazione testati in Germania nel 2023 sono risultati di qualità eccellente. Solo lo 0,3% non soddisfa gli standard minimi e quindi non sono balneabili. In tutta Europa, l'85% delle acque di balneazione ha ottenuto lo standard di eccellenza.

Come si è arrivati a questi dati e a questi standard?

Di recente è stato pubblicato il rapporto annuale sulla qualità delle acque di balneazione dell’Agenzia europea dell’ambiente. Sono stati valutati 22mila siti nei paesi dell’Unione europea, ma anche in Svizzera e Albania. Tutte le località e i siti analizzati sono stati divisi in quattro categorie: eccellenti, buone, abbastanza buone e scarse. Se la qualità in un determinato sito è scarsa per 5 anni consecutivi, allora scatta il divieto di balneazione.

Le critiche ai criteri di valutazione

Le misurazioni dell’Agenzia europea per l’ambiente hanno rilevato soprattutto l’inquinamento batteriologico dell’acqua, cioè la presenza di due batteri: Escherichia coli e Enterococchi. Sempre più associazioni ambientaliste stanno chiedendo all’Ue di rivedere i criteri utilizzati perché l’acqua non è inquinata solo dai batteri, ma anche da fattori di tipo chimico-industriale, di cui non si conosce ancora il vero impatto sulla salute dei bagnanti.

Cambiamenti climatici e balneabilità delle acque

Sulla qualità delle acque e sulla loro balneabilità influiscono sempre di più i cambiamenti climatici: lunghi periodi di siccità o alluvioni e forti piogge in realtà possono cambiare, in peggio, i dati sulla balneabilità. In Italia, per esempio, in molte zone del Paese i periodi di siccità sono sempre più lunghi e spesso durante le estati, nelle località balneari risiedono molte più persone rispetto agli altri periodi dell’anno. Solo questo in alcuni casi può mettere in difficoltà gli impianti di depurazione e quindi peggiorare la qualità delle acque. In altre zone d’Europa, come in Germania, c’è il problema delle forti piogge o delle alluvioni come accaduto recentemente in alcuni Länder, in particolare in Baviera, Baden-Württemberg, ma anche ad Est. Anche alluvioni e allagamenti possono influire negativamente sullo stato di salute delle zone balneabili.

La situazione in Germania

Anche in Germania è stato preso come riferimento lo studio dell’Agenzia europea dell’ambiente, ma in molti dei 16 Länder, le autorità sanitarie competenti prelevano e analizzano campioni di acqua una volta al mese durante la stagione estiva, da maggio a metà settembre. Questi rilevamenti sono molto simili a quelli effettuati dall’Agenzia europea e riguardano solo l’inquinamento batteriologico. In Baviera, dove ci sono molti laghi, ad esempio, le autorità sanitarie quest’estate hanno lanciato un allarme sulle alghe blu o verdastre che potrebbero formarsi nei laghi a causa dell’inquinamento.

Allarme alghe blu nei laghi tedeschi?

La splendida vista di un lago in Baviera | Bildquelle: blickwinkel

Si tratta dei cosiddetti cianobatteri, noti anche come alghe blu-verdi, sono presenti naturalmente in tutti i bacini soprattutto d’acqua dolce, quindi laghi e fiumi. Elevate concentrazioni di nutrienti e temperature elevate per un lungo periodo di tempo possono portare a una proliferazione di massa dei batteri con conseguenze negative sulla qualità dell’acqua. I cianobatteri possono causare irritazioni respiratorie e problemi gastrointestinali se si presentano in gran numero.

Rischio alghe anche in Italia?

Anche in Italia recentemente in alcuni laghi, in particolare nel Lago di Garda, meta di tantissimi turisti anche tedeschi, ci sono stati problemi di balneazione e di inquinamento. Ma non si trattava di alghe, bensì di inquinamento batteriologico. Il problema delle alghe in Italia riguarda soprattutto i mari, in particolare il Mar Adriatico, dove periodicamente si manifesta il fenomeno della mucillagine, questa sostanza vischiosa di colore biancastro o grigiastro negli anni passati ha fatto scappare migliaia di turisti dalle località di mare. L’Adriatico è un mare chiuso, con una scarsa circolazione di correnti e con un grande apporto di sostanze chimiche e nutrienti provenienti dal fiume Po, quindi l’ambiente marino ideale per la mucillagine. E quest’anno purtroppo questa sostanza vischiosa è ricomparsa nelle zone dell'Adriatico del Nord, dal Veneto alle Marche. Una delle cause di questo fenomeno è senza dubbio il riscaldamento dei mari provocato dai cambiamenti climatici.

Lo stato delle acque balneabili in Italia

Ne abbiamo parlato con Andrea Minutolo, responsabile scientifico dell'associazione Legambiente: “Secondo i dati delle Arpa, le agenzie regionali per la protezione per l’ambiente, la qualità delle acque in Italia è eccellente, parliamo di un 98% di siti puliti - spiega Minutolo, che aggiunge - C’è un però: i monitoraggi spesso indicano solo due punti in cui avvengono i prelievi, dove c’è il maggiore afflusso di bagnanti o dove ci sono dei punti critici a rischio inquinamento.” Quindi quello del 98% è sicuramente un dato indicativo ma non può rappresentare tutte le acque dei litorali italiani.