Germania e Italia ai ferri corti sui migranti COSMO italiano 19.09.2023 22:12 Min. Verfügbar bis 18.09.2024 COSMO Von Cristina Giordano


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Germania e Italia ai ferri corti sui migranti

Stand: 19.09.2023, 17:34 Uhr

a cura di Cristina Giordano, Giulio Galoppo e Tommaso Pedicini

A Lampedusa è di nuovo emergenza. L’isola scoppia per un numero di arrivi senza precedenti. Una situazione che non fa che aumentare le tensioni tra Italia e Germania, in conflitto sulla redistribuzione dei richiedenti asilo e i meccanismi di Dublino. Ne parliamo col collega Giulio Galoppo, con l'ex sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini, e con il professore di Diritto dell'immigrazione, Christopher Hein.

Flüchtlinge auf Lampedusa

Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha dichiarato lo stato di emergenza sull'isola

Lampedusa: la situazione

Nel corso dell'ultima settimana a Lampedusa sono arrivati migliaia di migranti. I giornali e il ministero dell'Interno italiano parlano di oltre 8000 sbarchi registrati in un paio di giorni.

Una situazione ingestibile. I migranti sono più degli abitanti. Ma gli isolani dimostrano grande solidarietà e fanno il possibile per essere d’aiuto. Vengono distribuite bottiglie d’acqua, si improvvisano spaghettate e anche feste danzanti per risollevare gli animi di tutti. Domenica mattina, sono giunte a Lampedusa Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni.

La presidente della Commissione Europea ha promesso aiuti all'Italia, con un piano in 10 punti, che prevede, tra l'altro, interventi di organi europei, come l'agenzia per la protezione delle frontiere, Frontex, nella registrazione dei migranti, ma anche rimpatri certi per i richiedenti asilo respinti. Von der Leyen è stata invece cauta sulla richiesta di Meloni

di una missione europea nel Mediterraneo per fermare la partenza dei barconi di migranti dalle coste nordafricane. E ha parlato solo di cooperazione con la Tunisia. Nel frattempo gli sbarchi non si fermano. Qual è quindi, al momento, la situazione a Lampedusa? Ce ne parla Giusi Nicolini, ex sindaca dell’isola siciliana e attivista per i diritti umani.

Il blocco tedesco del “meccanismo volontario di solidarietà”

Lo scorso martedì, 12 settembre, il quotidiano tedesco Die Welt ha riportato la notizia che la Germania ha interrotto i processi di selezione dei richiedenti asilo in arrivo nel Paese nell'ambito del “meccanismo volontario di solidarietà”. La decisione è stata comunicata  a Roma dal ministero federale dell’Interno già lo scorso agosto con una lettera. Ufficialmente, a causa dell'elevata pressione migratoria verso la Germania, ma pare che alla base della sospensione ci sia il continuo rifiuto dell'Italia a consentire i cosiddetti trasferimenti dei “dublinati” dalla Germania, cioè dei migranti che hanno chiesto asilo in Germania pur essendo entrati nel territorio dell’Unione europea attraverso l’Italia, e la cui richiesta, secondo il regolamento di Dublino, deve essere esaminata dalle autorità italiane.

Il blocco italiano dei trasferimenti dei “dublinati” dai Paesi dell’UE verso l’Italia

In una lettera del governo Meloni agli altri membri dell'UE dello scorso 5 dicembre 2022, si legge quanto segue: "Per motivi tecnici sorti improvvisamente e legati alla mancanza di capacità di accoglienza, i trasferimenti verso l'Italia saranno temporaneamente annullati a partire da domani". Questa “sospensione temporanea” dell’accoglienza dei “dublinati” continua fino ad oggi e il governo italiano lo ha confermato al quotidiano La Repubblica la scorsa settimana.

Italia, Paese di transito

Dall’inizio del 2023 a oggi, gli arrivi registrati in Italia sono stati circa 118.400. Nel 2022, nello stesso periodo, quindi tra gennaio e settembre, se ne sono contati, invece, 64.500. Di tutti questi arrivi, molti hanno già lasciato l’Italia alla volta di paesi come Francia, Belgio, Paesi Bassi e Germania, dove spesso hanno già familiari e amici.

Ursula von der Leyen und Giorgia Meloni auf Lampedusa

Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni a Lampedusa

Dati precisi sui “movimenti secondari” non ce ne sono, ma si possono dedurre confrontandone altri. Nell’arco di tutto il 2022, per esempio, sono arrivati via mare in Italia circa 105.000 migranti. Le richieste di asilo presentate al governo italiano in quel periodo sono però poco più di 84.000. Ciò ci indica che circa 21.000 persone non si sono fatte registrare dalle autorità italiane e hanno probabilmente chiesto asilo altrove. Altri migranti, poi, hanno lasciato l’Italia pur avendo presentato lì richiesta di asilo.

Germania, Paese di arrivo

La Germania è il paese europeo che ogni anno, in assoluto, registra più richieste di asilo.

Nel 2022 sono state 243.835, contro le 84.000 dell’Italia.  È giusto ricordare che, a tutt’oggi, di norma, la Germania diventa responsabile di un richiedente asilo già registrato in un altro Stato, dopo sei mesi, se non si riesce a ottenere il trasferimento dei “dublinati”. Considerati tutti questi dati, vediamo come la ridistribuzione legale da altri Stati dell'UE, ad esempio attraverso il "meccanismo volontario di solidarietà" o la "ricollocazione" dei migranti, non è un fattore significativo in termini di numeri per l'immigrazione in Germania, in quanto la maggior parte di coloro che cerca protezione entra senza permesso dai Paesi vicini sicuri, come l’Italia.

Il “meccanismo volontario di solidarietà”

Il “meccanismo volontario di solidarietà” è un meccanismo di redistribuzione temporanea. Si tratta di un progetto promosso a livello europeo dalla Ministra federale dell'Interno, Nancy Faeser (SPD). Il meccanismo era stato concordato nel 2022 durante il governo di Mario Draghi e prevede il ricollocamento verso il maggior numero possibile di Paesi dell’Unione disposti ad accoglierli, di 10.000 migranti arrivati, soprattutto in Italia, ogni anno, in deroga al regolamento di Dublino, di cui 3.500 in Germania.

Successivamente, secondo l'obiettivo di Faeser, questo progetto pilota avrebbe dovuto trasformarsi in una distribuzione permanente all'interno dell'UE. Secondo le informazioni fornite dalla Commissione europea, ad agosto 2023 risultano essere state redistribuite nell'ambito di questo meccanismo solo circa 2.500 persone, in Francia e, principalmente in Germania, che, secondo fonti ministeriali riportate dal settimanale Der Spiegel, ne ha accolte 1.700. L’Italia, invece, non ha quasi mai riaccolto i cosiddetti “dublinati”. In tutto il 2021, su un totale di quasi 19.936 richieste provenienti da altri paesi europei, ne ha ripresi meno di 1.462.

Su un punto sembra che siano tutti d'accordo: il “meccanismo volontario di solidarietà”, sottoscritto l'estate scorsa dai paesi europei, e che avrebbe dovuto procedere su base volontaria, non funziona. Perché? Christopher Hein, docente di Diritto e Politiche dell'immigrazione e asilo alla Luiss di Roma, ricorda che sono troppi i Paesi dell’UE a non essere intenzionati ad accogliere migranti su base volontaria, come quelli del Gruppo Visegrád (Polonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Ungheria), ma anche l’Austria. Ciò priva il progetto di qualsiasi certezza.

Il Ministero federale dell’Interno ha risposto oggi, 19 settembre 2023, alla nostra richiesta sulla riattivazione o meno del “meccanismo volontario di solidarietà”, come segue:

“La Germania adempie alla sua responsabilità umanitaria accogliendo e curando un gran numero di rifugiati. Questo vale anche per le ammissioni attraverso il meccanismo volontario di solidarietà. Questo non è stato sospeso. È solo che al momento non si stanno svolgendo colloqui in preparazione di ulteriori ammissioni dall'Italia, ma questi possono essere ripresi in qualsiasi momento. Il motivo è che l'Italia non rispetta l'obbligo di riammettere i richiedenti protezione secondo le regole di Dublino. Anche di questo si è parlato e si parlerà ancora a breve.”

Ascolta la puntata del podcast dedicata ai migranti, cliccando sull'audio che trovi in alto.