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Scambio di accuse tra Italia e Germania sui migranti COSMO italiano 04.10.2023 20:21 Min. Verfügbar bis 03.10.2024 COSMO Von Francesco Marzano


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Scambio di accuse tra Italia e Germania sui migranti

Stand: 04.10.2023, 17:07 Uhr

di Francesco Marzano, Cristina Giordano, Cristiano Cruciani

Italia e Germania ai ferri corti sulla questione migranti, ma ora si delinea un'intesa europea, ce ne parla Cristina Giordano. Le polemiche riguardano il finanziamento da parte di Berlino di Ong che operano nel Mediterraneo, ne abbiamo parlato con la giornalista Annalisa Camilli e con Petra Krischok, portavoce di SOS Humanity, una delle Ong che riceve finanziamenti tedeschi.

Humanity 1, SOS Humanity

La nave Humanty 1

Tensioni tra Italia e Germania

Tutto è cominciato con una lettera che Giorgia Meloni ha scritto e indirizzato il 25 settembre al cancelliere Olaf Scholz. La lettera si apre con «Caro Olaf » e poco dopo ricorda l’impegno dell’Italia nel far fronte a quella che Meloni chiama  «pressione migratoria eccezionale». Poi, in sostanza continua sottolineando, che accanto all’impegno per il sostegno all’isola, il governo Italiano ha “moltiplicato i contatti” con i partner internazionali di origine e transito, e con le istituzioni europee.

Il riferimento è al recente accordo con la Tunisia, a cui l’Europa ha affidato un ruolo fondamentale nell’arginare il fenomeno migratorio in partenza dal Nordafrica.

La stoccata di Meloni alla Germania

Meloni scrive testualmente che ha «appreso con stupore che il governo Scholz – in modo non coordinato con l’Italia, avrebbe deciso di finanziare ONG impegnate nell’accoglienza ai migranti», migranti definiti «irregolari». E invita la Germania a farsi carico dell’assistenza ai migranti che arrivano in Italia, accogliendoli sul proprio territorio. Meloni attribuisce inoltre alle navi che prestano soccorso in mare un ruolo di «pull factor», e cioè per il solo fatto di essere pronte a salvare vite, sarebbero un motivo di maggior spinta delle partenze.

In poche parole in questa lettera Giorgia Meloni accusa il governo Scholz di sovvenzionare l’immigrazione irregolare, mettendo così in difficoltà il governo italiano.

Quali sono i finanziamenti tedeschi alle Ong nel Mediterraneo?

Olaf Scholz und Giorgia Meloni

Scholz e Meloni in un precedente incontro

I finanziamenti di cui parla Meloni sono stati accordati dal governo tedesco e approvati dalla commissione bilancio a fine dello scorso anno. È la prima volta che il governo ha deciso di destinare dei fondi alle navi soccorso, ma dal 2023 al 2026 verranno stanziati ogni anno 2 milioni di euro alla rete di Ong “United 4 Rescue”, la quale coordina le navi del Mediterraneo “Sea-Eye 4”, “Sea Watch 5” e “Humanity 1”, quest’ultima gestita da Sos Humanity. Si tratta di un finanziamento che rientra in una visione politica più ampia. A partire da quest’anno il bilancio tedesco ha infatti aumentato i fondi per sostenere in generale il fenomeno migratorio, inclusi i corsi di integrazione in Germania – utilizzati anche dai profughi ucraini.

La risposta della Germania

In risposta alla lettera di Meloni, Scholz attraverso un portavoce del ministero degli Esteri federale ha sottolineato che il governo tedesco sta attuando un programma di sostegno finanziario stabilito dal Bundestag. Questo programma sosterrà sia il soccorso civile in mare che i progetti a terra per le persone soccorse. L’Unione tuttavia si è inserita nella polemica, sostenendo le ragioni del governo Meloni e chiedendo al governo Scholz di interrompere i finanziamenti.

Cosa dice Sos Humanity?

Sos Humanity è una Ong fondata a Berlino nel 2015 col nome di SOS Mediterranee Deutschland ed è stata attiva dal 2016 nel Mediterraneo con le navi Aquarius e Ocean Viking. Dall'anno scorso ha preso il nome attuale, SOS Humanity, e opera con una propria nave, la «Humanity 1».

La portavoce di Sos Humanity, Petra Krischok conferma i recenti finanziamenti del governo tedesco pari a  790.000 euro e spiega che si tratta di un piccolo aiuto, ma che nella maggior parte l’Ong si finanzia con donazioni private. Krischok aggiunge inoltre: “Per mantenere operativa una nave del genere servono molti soldi, annualmente circa tre o quattro volte la cifra messa a disposizione dal governo ora. Tra l'altro quest'anno i costi sono saliti esponenzialmente a causa dell'inflazione, della crisi energetica e della tendeza del governo italiano a tenerci lontano dai porti più vicini” conclude , Petra Krischok.

Quante Ong tedesche operano nel Mediterraneo?

Con la giornalista di Internazionale Annalisa Camilli facciamo il punto sulle navi tedesche che attualmente sono presenti nel Mediterraneo. Camilli, facendo riferimento a numerosi studi, smentisce categoricamente che le Ong agiscano da "pull factor".

La disputa europea

Accanto ai litigi Italia-Germania, le politiche migratorie hanno alimentato anche il dibattito europeo sulla riforma del diritto di asilo. Oggi (4 ottobre) sarebbe stato raggiunto un accordo per una riforma, in cantiere da anni. Tra i primi dettagli emersi, la possibilità di estendere il periodo di detenzione per i richiedenti asilo, in caso di un aumento particolarmente forte dei flussi migratori in un paese in sovraccarico.

La Germania fino ad ora si era sempre opposta, temendo che questi inasprimenti gravassero sulle condizioni umanitarie dei richiedenti asilo. Ora pare abbia ceduto. Sia la ministra dell’Interno Faeser, che la ministra degli Esteri Baerbock si sono dette soddisfatte. Si tratta comunque di un primo accordo, al quale seguiranno i negoziati.