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Nuovi accordi sulla migrazione in Germania e Italia COSMO italiano 13.11.2023 19:01 Min. Verfügbar bis 12.11.2024 COSMO Von Filippo Proietti


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Nuovi accordi sulla migrazione in Germania e Italia

Stand: 13.11.2023, 16:42 Uhr

di Filippo Proietti, Cristina Giordano, Cristiano Cruciani

Accordo tra governo e Länder per il contenimento dell'immigrazione, con Cristina Giordano vediamo cosa prevede l'intesa e i molti nodi ancora da sciogliere. Abbiamo chiesto una valutazione critica dei pricipali punti a Birgit Naujoks del Flüchtlingsrat, il Consiglio per i profughi del Nordreno-Vestfalia. Con Fulvio Vassallo Paleologo, professore di Diritto di Asilo all’università di Palermo, parliamo del controverso memorandum Italia-Albania sui migranti.

Deutschland, Migranten, Flüchtlinge

Profughi in Germania

Il piano di Scholz

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz (Spd) e i governatori dei Länder si sono accordati su un piano per combattere l‘immigrazione irregolare puntando su espulsioni più veloci e tagli ai sussidi per i richiedenti asilo. Uno dei problemi della politica migratoria tedesca riguarda l’elevato numero di richiedenti asilo che restano sul territorio tedesco, in attesa di sapere se la loro domanda verrà accolta. Si tratta di migranti che non possono essere inseriti nel mondo del lavoro tedesco e che allo stesso tempo vengono sostenuti finanziariamente dalla Germania.

Il piano di Scholz è quello di velocizzare i tempi di risposta delle richieste di asilo, in modo da concludere tutte le procedure entro 3-6 mesi. Ciò significa che qualora non venga accettata la domanda di asilo, scatterà rapidamente il rimpatrio. Spesso tuttavia il rimpatrio non sempre avviene velocemente, per mancanza di collaborazione da parte dei paesi di partenza, ecco perché il governo tedesco ha annunciato nuovi accordi proprio con questi paesi. In cambio, la Germania promette di aprire altre vie per i migranti, ad esempio come lavoratori qualificati. Un’idea di cui si è parlato è quella ad esempio di rinnovare l'accordo UE-Turchia.

Controlli ai confini

Anche i socialdemocratici oggi spingono sul contenimento dei migranti, e solo sull’immigrazione utile a far funzionare la macchina economica tedesca. Lo dimostra il fatto che anche i controlli alle frontiere introdotti a ottobre dalla ministra dell’Interno Nancy Faeser (Spd), ai confini con Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Svizzera saranno mantenuti. È stato inserito anche un invito a maggiori controlli in questi stessi paesi, per quel che riguarda i migranti in uscita dai loro confini nazionali.

Questo nuovo piano tedesco prevede inoltre la proposta di istituire una commissione per la gestione  della migrazione nei vari Länder, con il coinvolgimento di attori sociali come la chiesa, i sindacati, ma anche esperti e rappresentanti di organizzazioni che promuovono gli interessi dei richiedenti asilo.

Quanti soldi la Germania prevede per i migranti?

A partire dal prossimo anno, il governo tedesco verserà ai Länder per ogni rifugiato una somma forfettaria: 7.500 euro all’anno per ogni richiedente asilo. In questo modo i finanziamenti del governo andranno di pari passo alle ondate migratorie.

In futuro i richiedenti asilo non riceveranno più in contanti il sussidio corrisposto per acquistare cibo, ma in carte prepagate, un sistema che dovrebbe partire con esperimenti già a gennaio 2024. In questo modo si limiterebbe il trasferimento di denaro nei paesi d'origine da parte dei richiedenti asilo, cosa che a volte è considerata un incentivo a venire in Germania.

Inoltre, quando le procedure per il diritto d’asilo richiedono tempi molto lunghi, i migranti avranno diritto per i primi tre anni solo alle prestazioni base. Mentre l'accesso alle normali prestazioni sociali scatterà solo dopo 36 mesi, e non più 18. Stiamo parlando di normali sussidi corrisposti a un qualsiasi cittadino disoccupato in Germania, come ad esempio il Bürgergeld.

Birgit Naujoks, Flüchtlingsrat NRW

Birgit Naujoks, del Consiglio per i rifugiati in Nordreno-Vestfalia

Birgit Naujoks, direttrice del consiglio per i rifugiati del Nordreno-Vestfalia, ricorda che nel 2012 la Corte costituzionale tedesca ha precisato che nel primo periodo di soggiorno per un rifugiato non sono sempre necessari elevati sostegni economici. Ma, sottolinea Naujoks, è evidente che se parliamo di 36 mesi non parliamo di primo periodo di soggiorno, e quindi probabilmente questo aspetto potrebbe essere considerato anticostituzionale.

Secondo Naujoks, inoltre, introdurre carte prepagate per sostituire il denaro ridurrà la libertà dei richiedenti asilo di poter scegliere come spendere il proprio denaro. E questo non fa altro che ridurre queste persone a «uno stato di inferiorità» conclude Naujoks.

Centri di accoglienza extra territoriali anche per la Germania?

L’eco dell’accordo Italia-Albania arriva anche in Germania. Delle criticità parliamo con Fulvio Vassallo-Paleologo, professore di Diritto d’Asilo all’università di Palermo. Ma anche in Germania, in questo nuovo piano tedesco, viene inclusa la possibilità di esaminare le procedure di asilo in territori extra europei. Un’opzione che andrà valutata nel rispetto della Convenzione di Ginevra sui rifugiati e della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, ma che rientra nell’ottica di «Espulsioni in grande stile» come ha titolato lo Spiegel qualche tempo fa, a proposito della politica di Scholz.

Il governo tedesco vira a destra?

In realtà dopo un primo entusiasmo, anche la Cdu ha fatto un passo indietro sull'accordo. Il leader della Cdu, Friedrich Merz non ha mandato giù la scelta di Scholz di non includere anche l'opposizione nella commissione sull’immigrazione che verrà creata ad hoc.

Critici per altri motivi, anche i Grüne Jugend, i giovani dei Verdi, che hanno definito questo inasprimento delle leggi sull'asilo "catastrofico". Perché i comuni continueranno a soffrire la mancanza di finanziamenti, e nello stesso tempo si manterranno i rifugiati in condizioni di povertà per anni, allungando come dicevamo poco fa, l’accesso ai sussidi sociali.

Tra i Verdi però c'è chi la pensa diversamente: lo storico governatore del Baden-Württemberg Winfried Kretschmann sostiene che se non si metterà un freno all'immigrazione irregolare, verrà compromesso il diritto di asilo nella sua interezza.

Critiche sono arrivate anche dalla senatrice berlinese per gli Affari sociali Cansel Kiziltepe (SPD) che considera questo piano un passo indietro dal punto di vista dell’integrazione e che in un certo senso sembra ricordare il fatale fallimento della controversa legge Hartz IV.