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Polizia tedesca: uso e abuso della forza COSMO italiano 24.05.2023 15:50 Min. Verfügbar bis 23.05.2024 COSMO Von Luciana Caglioti


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Polizia tedesca: uso e abuso della forza

Stand: 24.05.2023, 17:06 Uhr

di Luciana Caglioti, Cristina Giordano, Cristiano Cruciani

Le forze dell’ordine tedesche sono spesso violente. È il risultato di uno studio che evidenzia come nella maggior parte dei casi, per gli agenti, non ci sarebbero sanzioni o procedimenti penali. Cristina Giordano spiega il contenuto dello studio. Alexander Poitz vicesegretario del sindacato di polizia GdP risponde alle accuse: «Anche i nostri agenti vengono aggrediti. A Ratingen, nel Nordreno Vestfalia, i miei colleghi sono stati  cosparsi di benzina».

Polizei, Deutschland

Aggressione da parte di agenti di polizia in servizio

Lo studio intitolato “Körperverletzung im Amt durch Polizeibeamt*innen", in italiano “Aggressione da parte di agenti di polizia in servizio” è stato condotto dai ricercatori dell’Università Goethe di Francoforte e oltre a valutare l’uso della violenza della polizia, considera anche se e come gli abusi vengono perseguiti.

Si tratta di uno studio che ha raccolto le risposte di circa 3300 persone tra cui vittime, implementate con 60 interviste a rappresentanti della polizia, della giustizia e dei centri di ascolto. Oltre 700 sono i casi di testimonianze dirette. Si tratta di un sondaggio e di un campione che è molto specifico e non si può allargare a tutta la popolazione tedesca, ma allo stesso tempo mette in rilievo un fenomeno problematico di cui la stampa tedesca ha ampiamente parlato.

Quando la polizia usa la violenza?

Le vittime intervistate raccontano di aver subito abusi da parte della polizia soprattutto durante grandi eventi (55% in occasione di manifestazioni, partite di calcio) e meno in situazioni di semplici controlli (20%). Le vittime sono soprattutto uomini, e uomini sono i poliziotti violenti. È interessante vedere che invece nelle manifestazioni politiche, la maggior parte di vittime sono donne (32%).

I casi vengono archiviati

Contro questi agenti si procede solo molto raramente, il 90% dei casi viene archiviato. Il problema principale sembra essere la mancanza di prove, ed è difficile che altri poliziotti in servizio accusino i loro colleghi. Solo poche vittime denunciano - solo una persona su dieci ha sporto denuncia di propria iniziativa. Gli altri intervistati hanno dichiarato di non aver denunciato perché sapevano già in partenza che la denuncia non avrebbe portato a niente.

Tobias Singelnstein

Tobias Singelnstein, uno degli autori dello studio

Se mettiamo tutti questi dati insieme capiamo perché solo per il 14% degli intervistati è stato avviato un procedimento penale, e cioè si è cercato di andare a fondo per capire meglio il singolo caso.

Questo studio cerca di analizzare proprio le « zone d’ombra ». Infatti secondo le statistiche del pubblico ministero nel 2021 ci sono stati solo 2.790 procedimenti preliminari contro agenti di polizia (per uso di violenza). Ma solo in 80 casi è stata formulata l'accusa di  abuso d'ufficio. Se si fa un confronto: in media, le accuse vengono mosse nel 22% di tutti i procedimenti preliminari. Per la polizia solo il 2%.

Come risponde la polizia?

Il vicepresidente del sindacato tedesco della polizia GdP Alexander Poitz dichiara: «È il pubblico ministero, e non la polizia, a decidere se ci sono gli elementi per un'accusa nei confronti di un agente. Questo vuol dire che la magistratura ritiene che o le prove sono insufficienti o - e questo non viene detto nello studio aggiunge Poitz - l'uso della forza da parte della polizia era lecito, perché consentitodalla legge».

Sulla mancanza di prove anche a causa dell’assenza di denunce da parte dei colleghi poliziotti, Poitz aggiunge: «Abbiamo fiducia che i nostri colleghi dichiarino il vero e in secondo luogo abbiamo fiducia nella magistratura». E infine sostiene: «Anche i nostri agenti sono stati aggrediti. A Ratingen, nel Nordreno Vestfalia, i miei colleghi sono stati  cosparsi di benzina».

 I casi che hanno fatto discutere in Germania

Lo scorso anno un rifugiato sedicenne di Dortmund di origini senegalesi è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dagli agenti. Un 23enne è morto ucciso dai proiettili degli agenti a Francoforte. A Colonia, durante uno sfratto, un 43enne è stato ucciso dalla polizia.

Ma sono poche le persone che denunciano. Tra questi Sven Wille che, tra l'altro ha preso parte allo studio sulla violenza della polizia citato sopra. Nel 2016, durante il Christopher Street Day a Colonia, mentre manifestava pacificamente, Wille era stato aggredito pesantemente dalla polizia.

In questi giorni sta facendo discutere il caso di Bahar Aslan, docente presso l'Università di Polizia e Amministrazione di Gelsenkirchen, che parla di violente "strutture di estrema destra" all'interno della polizia tedesca. Il un tweet dice di temere «i rigurgiti fascisti all'interno delle forze di polizia». In seguito a questa denuncia Aslan ha perso il suo posto di lavoro come docente.