Chi pagherà i costi del mancato pedaggio autostradale tedesco?. COSMO italiano. 08.08.2023. 18:17 Min.. Verfügbar bis 07.08.2024. COSMO. Von Francesco Marzano.
Chi pagherà i costi del mancato pedaggio autostradale tedesco?
Stand: 08.08.2023, 17:05 Uhr
di Francesco Marzano, Cristina Giordano, Tommaso Pedicini
È uno degli scandali istituzionali più costosi mai avvenuti in Germania. Spesi 243 milioni di euro di soldi pubblici per il progetto del pedaggio autostradale, mai realizzato. Il ministro dei Trasporti Wissing (FDP) vuole verificare se a pagare debba essere il suo predecessore, Andreas Scheuer (CSU). Quanto è realistico che ciò accada? Ce ne parla Cristina Giordano. Reiner Holznage del Bund der Steuerzahler, la federazione dei contribuenti dice: «Pagheranno i contribuenti pubblici, questa è l'amara verità». Pedaggio a parte, qual è il confronto con le autostrade italiane? L’analisi di Emilio Deleidi di Quattroruote.

Lo spreco di 243milioni di soldi pubblici riapre il dibattito sullo scandalo
Lo scandalo
Nel 2014 l’allora Große Koalition di SPD e Unione pensa di introdurre il pedaggio per le automobili sulle autostrade tedesche, la cosiddetta Pkw-Maut. È un modo per trovare nuovi finanziamenti alla manutenzione delle autostrade e la CSU ne fa un cavallo di battaglia. Dopo varie proposte l’idea più convincente è quella di un adesivo simile a quello svizzero, la Vignette e con pagamento di una quota annuale.
Per andare incontro agli automobilisti tedeschi, viene però introdotta una riduzione della tassa di circolazione, percepita come un „rimborso spese“ andrebbe a compensare la spesa del pedaggio autostradale solo per i residenti nella Repubblica federale. La legge viene approvata ed entra in vigore, ma viene immediatamente congelata, quando l'Unione Europea dice di voler verificare la sua costituzionalità.
5 anni dopo, nel 2019, la Corte di Giustizia Europea giudica discriminatorio il differente trattamento tra automobilisti tedeschi e stranieri, e boccia la cosiddetta Ausländer-Maut,il pedaggio per gli stranieri. Nel frattempo però l’allora ministro dei Trasporti Andreas Scheuer, CSU, nonostante le polemiche e gli avvertimenti di un flop, aveva portato avanti il progetto, stipulando contratti, senza aspettare l'esito del parere europeo.
Pagherà Scheuer di tasca propria?
I tedeschi prendono seriamente il principio secondo cui lo Stato non dovrebbe sprecare il denaro dei contribuenti. Proprio per questo l’attuale ministro dei Trasporti, Volker Wissing, FDP, sta cercando di capire se il suo predecessore, il cristianosociale Andreas Scheuer, sia personalmente responsabile e se debba risarcire allo Stato i 243 milioni di euro che l'erario federale ha pagato come risarcimento alle aziende con cui aveva stipulato contratti, poi rescissi.
Al di là della somma stellare, su questo aspetto ci sono pareri giuridici diversi, tra chi vede la possibilità di una responsabiltà di Scheuer, sempre che venga dimostrata la sua negligenza. E chi al contrario sostiene, che i funzionari statali in caso di errori siano coperti dallo Stato stesso.
CDU e CSU prendono le difese di Scheuer. Michael Frieser, consulente giuridico dell’Unione ritiene che l'azione di Wissing sia «una follia » e che non esista alcuna base legale per ritenere responsabile un membro del gabinetto, anche se ex.
I precedenti
Sul piano giuridico è difficile dimostrare il dolo, e cioè il fatto che la negligenza sia stata commessa con consapevolezza e intenzione. Ma a volte è successo. Bärbel Dieckmann (SPD), ex sindaca di Bonn, ha dovuto pagare di tasca propria i danni al comune dopo che è fallito il progetto di costruzione di un centro congressi.

Andreas Scheuer, CSU, ex ministro dei Trasporti
È vero peró che c’è una differenza tra funzionari pubblici ordinari e ministri. I primi se commettono violazioni intenzionalmente, o per grave negligenza, sono personalmente perseguibili. I ministri, invece, godono di uno status speciale. Ma anche qui c’è un precedente. Riguarda la vicenda del Nürburgring, che ha visto coinvolto l'ex ministro delle Finanze della Renania-Palatinato, Ingolf Deubel (SPD), condannato per appropriazione indebita e falsa testimonianza dopo che il progetto dell'espansione dell'autodromo è fallito e i costi (330 milioni di euro) sono ricaduti tutti sull’amministrazione pubblica. Deubel si era comunque appropriato anche di diverse centinaia di migliaia di euro. Un caso in parte diverso, ma che crea un precedente.
Nonostante ciò, sembra comunque improbabile che Andreas Scheuer possa sborsare di tasca propria 243milioni. L’esito della perizia chiesta da Wissing potrebbe tuttavia avere un valore politico rilevante sulla futura responsabilità dei ministri.
Perché proprio 243 milioni di euro?
È una cifra frutto di un compromesso arbitrale. L’azienda austriaca dei pedaggi Kapsch e il rivenditore di biglietti per eventi Eventim avevano fondato insieme la joint venture AutoTicket, che aveva stipulato contratti miliardari per l’emissione e la riscossione del futuro pedaggio. Per il mancato progetto della Pkw-Maut e la rescissione anticipata dei loro contratti avevano chiesto circa 560 milioni di euro di danni. Ne hanno ottenuti 243 milioni.
Reiner Holznage, presidente della Federazione tedesca dei contribuenti (Bund der Steuerzahler), è scettico sulla possibilità che sia Scheuer a pagare e dice: «Pagheranno i contribuenti pubblici, come al solito, questa è l'amara verità». Ma aggiunge anche di non dimenticare gli altri responsabili politici dello scandalo: Scheuer, dice Holznage, non fu il solo a voler quel progetto.
Qual è lo stato delle autostrade italiane?
In Italia i pedaggi dovrebbero finanziare la manutenzione delle autostrade italiane: ma è davvero così? E in quali condizioni versa la rete autostradale italiana? La parola al giornalista di Quattroruote Emilio Deleidi.