C'è un rischio terrorismo di sinistra in Germania? COSMO italiano 09.06.2023 16:06 Min. Verfügbar bis 08.06.2024 COSMO Von Francesco Marzano


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C'è un rischio terrorismo di sinistra in Germania?

Stand: 09.06.2023, 18:00 Uhr

di Francesco Marzano, Vincenzo Savignano e Tommaso Pedicini

Il caso di Lina E., l'estremista di sinistra condannata dal tribunale di Dresda a oltre 5 anni di carcere per aver organizzato e portato a termine attacchi violenti contro estremisti di destra e neonazisti, continua ad accendere la discussione politica. Enzo Savignano ricostruisce le tappe della vicenda. L'editorialista della Süddeutsche Zeitung, Heribert Prantl, analizza la scena dell'estremismo di sinistra in Germania. Infine l'opinione sull'Italia di Antonio Ferrari, giornalista, scrittore ed esperto di estremismo di sinistra.

Der Linksextremismus in Deutschland

Manifestazione di solidarietà per Lina E. e i suoi compagni

Chi è Lina E.

La 28enne era stata arrestata nel 2020 e si trovava da due anni in custodia cautelare, con l'accusa di far parte di un'organizzazione di estrema sinistra con scopi eversivi. L'arresto di Lina era avvenuto dopo il susseguirsi di alcuni brutali attacchi contro presunti esponenti neonazisti a Wurzen e Lipsia, in Sassonia, ed Eisenach, in Turingia. Si parla di almeno 6 pestaggi. Le indagini hanno portato all'arresto di Lina e di altri tre complici, Jennis R., Lennart A. e Jonathan M., tutti giovani più o meno dell'età di Lina e tutti e tre appartenenti agli ambienti della sinistra radicale.

Le indagini e le condanne

Il processo ha preso il via nel settembre 2021 e la sentenza è arrivata dal tribunale regionale di Dresda dopo 100 giorni di udienze. Come detto, sono state accertate le aggressioni premeditate che, in due casi, avrebbero messo a rischio la vita degli aggrediti. L'accusa aveva chiesto più di 8 anni per la studentessa Lina E, considerata la leader di questo presunto gruppo eversivo. Alla fine Lina è stata condannata a cinque anni e tre mesi. I coimputati hanno ricevuto pene detentive comprese tra i due anni e cinque mesi e i tre anni e tre mesi. Va sottolineato che molti punti della tesi dell'accusa si sarebbero basati sulle dichiarazioni di un testimone chiave, che avrebbe ricevuto la sospensione condizionale della pena per la partecipazione ad una delle aggressioni. Ricordiamo inoltre che quelle del tribunale di Dresda sono tutte condanne in primo grado; in appello la difesa punta a ridurre ulteriormente le pene. Tutti i condannati durante il processo si sono sempre avvalsi della facoltà di non rispondere, solo dopo la sentenza di condanna Lina E. ha letto una dichiarazione in cui ringraziava gli avvocati difensori.

Resta l'accusa di terrorismo?

È questo il punto che ha aperto un acceso dibattito politico in Germania. Dalle indagini non sono mai emersi elementi che farebbero pensare ad un vero e proprio gruppo terrorista: i condannati non si sono dati un nome che li identifichi e tanto meno un regolamento interno, la studentessa e gli altri imputati inoltre non possedevano armi. Senza questi elementi è difficile parlare di terrorismo. L'Ufficio federale per la protezione della Costituzione, Verfassungsschutz, ha classificato i quattro come "autonomi violenti". Commentando il verdetto, il presidente Thomas Haldenwang, ha dichiarato: "Il caso è esemplare per l'alto potenziale di violenza e il livello di radicalizzazione e in questa forma rappresenta un nuovo sviluppo dell'estremismo di sinistra".

Manifestazioni a Dresda e Lipsia

Il giorno del processo ci sono stati momenti di tensione fuori dal palazzo di giustizia di Dresda con alcuni manifestanti che urlavano "amici dei fascisti" ad agenti e giudici, protestando contro un eccessivo pugno duro e severità nei confronti dell'estremismo di sinistra e contro una presunta tolleranza nei confronti dell'estrema destra. Poi tra venerdì 2 giugno e sabato 3 si è svolta una manifestazione non autorizzata a Lipsia. I più esagitati e violenti hanno bloccato le strade, appiccato incendi e lanciato sassi e bottiglie contro la polizia.  Circa cinquanta agenti di polizia sono stati feriti durante le proteste. La polizia ha effettuato una trentina di arresti e più di 50 persone sono state poste in custodia preventiva prima di essere rilasciate.

Getta acqua sul fuoco Heribert Prantl

Heribert Prantl

Il giornalista e scrittore Heribert Prantl

L'autore, giornalista della Süddeutschen Zeitung e giurista Heribert Prantl non crede nel ritorno di un terrorismo di sinistra in Germania. "Il problema dell'estremismo di sinistra in Germania non è così acuto – spiega Prantl -  Molto più pericoloso per il Paese è l'estremismo di destra. Succede che gruppi antifascisti attacchino violentemente estremisti di destra, come nel caso di Lina E., ma questo non è un vero problema per il Paese come lo sono, invece, i casi di estremismo di destra e lo stesso partito AfD, dove i neonazisti dettano sempre più la linea."

L'estremismo di sinistra in Italia

Sono piuttosto attivi i gruppi anarchici. I gruppi più consistenti al momento sono il Fai ed il Fai-Fri. Il primo è la Federazione anarchica italiana, generalmente contraria alla violenza. Il secondo è la Federazione anarchica informale – Fronte rivoluzionario internazionale, gruppo anarchico-insurrezionalista a cui appartiene anche Alfredo Cospito,  prigioniero politico anarchico, appena trasferito dal carcere di Opera di Milano a quello di Sassari, in Sardegna. Cospito, si trova al 41 bis, il regime cosiddetto del 'carcere duro', e ha finito ad aprile uno sciopero della fame durato quasi sei mesi proprio per protestare contro questo tipo di reclusione. Molti anarchici gli sono vicini e protestano in suo nome con azioni violente, incendi e danneggiamenti.

Ma "il panorama anarchico italiano al momento non è paragonabile con i movimenti di estrema sinistra del passato che hanno insanguinato l'Italia negli Anni di piombo",  spiega Antonio Ferrari, giornalista, scrittore ed esperto di estremismo di sinistra.