Accoglienza profughi: Bund e Länder in cerca di soluzioni COSMO italiano 15.05.2023 19:11 Min. Verfügbar bis 14.05.2024 COSMO Von Francesco Marzano


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Accoglienza profughi: Bund e Länder in cerca di soluzioni

Stand: 15.05.2023, 16:26 Uhr

di Francesco Marzano, Vincenzo Savignano e Cristiano Cruciani

Il vertice sui profughi a Berlino dà il via libera a nuove risorse per Länder e Comuni: il punto di Enzo Savignano. Ma non mancano le critiche ai risultati del vertice Bund-Länder: ne abbiamo parlato con Karl Kropp di Pro Asyl. Infine il caso Upahl: piccolo paesino del Meclemburgo-Pomerania che si è ribellato alla realizzazione di un centro di accoglienza per profughi.

rifugiati

Un centro d'accoglienza in Germania

I risultati del vertice

Il cancelliere Olaf Scholz e i 16 ministri-presidenti hanno stabilito di rafforzare i controlli alle frontiere tedesche e di facilitare i rimpatri soprattutto dei migranti che compiono reati anche minori. Una strategia che si allontana dalle posizioni europee in tema di richiedenti asilo e migranti. Via libera anche a nuove risorse: nel 2022 il Bund ha messo a disposizione dei Länder per migliorare la macchina dell’accoglienza dei migranti ma anche per controllare frontiere e agevolare i respingimenti 3,5 miliardi di euro. Per il 2023 erano stati già stanziati 2,75 miliardi, di questi un miliardo e 250 mila per i rifugiati e richiedenti asilo e un miliardo e mezzo solo per chi proveniva dall'Ucraina. A queste risorse è stato stabilito di aggiungere un ulteriore miliardo. Questi soldi dovranno essere divisi tra Länder e Comuni, come, dove e quando ancora deve essere stabilito e chiarito.

I Länder poco soddisfatti

Henrick Wust, il ministro-presidente cristiano-democratico del Nord-Reno Vestfalia, uno dei Land maggiormente impegnati nell’accoglienza ed integrazione di migranti e richiedenti asilo, ha sottolineato che “ di più non si poteva fare”. Gli ha fatto eco il governatore socialdemocratico della Bassa Sassonia, Stephan Weil, secondo il quale: “restano ancora delle distanze tra Governo e Länder”.

wdr

Un momento della conferenza stampa post-vertice

In base ai dati ufficiali dell’ufficio federale per i migranti e i rifugiati nel corso del 2022 sono state presentate circa 250mila domande d’asilo da persone provenienti soprattutto da Siria, Afghanistan, Iraq e Turchia. A questi vanno aggiunti l’oltre milione di rifugiati ucraini accolti in Germania nel corso del 2022. Questi sono i numeri dei migranti e rifugiati e registrati ma come hanno spesso sottolineato i media tedeschi ovviamente non si sa quanti siano i clandestini che ogni giorno attraversano le frontiere. Per questo nel corso del vertice fiume si è a lungo parlato di come rafforzare i  controlli alle frontiere, in particolare in Baviera e ad Est al confine con la Polonia e la Repubblica Ceca.

I primi dati e previsioni per il 2023

Per l’anno in corso i numeri e le previsioni parlano di un ulteriore aumento dei flussi e delle richieste d’asilo. Media tedeschi come Spiegel e Bild  sostengono che nei primi quattro mesi dell’anno sono già state inoltrate circa 110mila richieste d’asilo. Si tratterebbe di un record superato solo nel corso della grande emergenza del 2016 quando in pochi mesi arrivarono oltre 800mila siriani. E anche in questi  primi dati del 2023 non sono considerati gli ucraini a cui è stato riconosciuto uno status straordinario. A loro viene riconosciuta assistenza sanitaria e sussidi sociali e di disoccupazione.

La discussione politica

Dopo il vertice, il leader dei cristiano democratici Friedrich Merz ha ribadito che la Germania rischia di andare incontro ad una grave crisi migratoria.
L’Unione Cdu/Csu, dopo la crisi del 2016 causata dall’arrivo dei rifugiati siriani, introdusse le quote di 200.000 richiedenti asilo all’anno e di 1.000 ricongiungimenti familiari al mese. Hanno fatto discutere le parole della ministra degli Interni, Nancy Faeser, che alla fine di aprile dopo le prime aspre critiche dei democristiani di Cdu e Csu aveva detto “non possiamo porre dei limiti  all’umanità”. Parole criticate anche dai sindacati di polizia. Gli agenti sono infatti coloro che per primi ogni giorno devono confrontarsi con migranti e rifugiati e anche con i presunti clandestini. Critiche sono giunte anche da organizzazioni non governative che si occupano direttamente e quotidianamente di migranti e rifugiati.

Le critiche di Pro Asyl

La principale associazione tedesca che tutela i diritti dei profughi lunedì 15 maggio ha manifestato davanti al Bundestag per protestare contro il Flüchtingsgipfel. Secondo Karl Kopp, di Pro Asyl: “favorire i ricongiungimenti familiari potrebbe migliorare la situazione” e quindi controllare meglio anche l’arrivo dei richiedenti asilo, ma sul tema governo federale e Länder non hanno avanzato proposte. Kopp denuncia un aumento di atti di violenza nei confronti di profughi e rifugiati e anche un utilizzo sempre più diffuso di toni xenofobi.
L’altro aspetto che preoccupa Pro Asyl è il fatto che la Germania si stia sempre più distanziando dalla strategia europea su rifugiati e migranti.

Il caso Upahl

Nel piccolo comune di 500 abitanti del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, est della Germania, le autorità distrettuali hanno stabilito di realizzare un grande centro di accoglienza per rifugiati in grado di ospitare 400 persone. Una buona parte degli abitanti di Upahl si è ribellata alla decisione. La costruzione del centro di accoglienza al momento è in stallo per via di un'azione giudiziaria avviata dalla comunità di Upahl proprio con l'accusa di non essere stata consultata nel processo di pianificazione. Riportiamo alcune parti del reportage sulla situazione ad Upahl di Mirco Seekamp, giornalista del Magazine Panorama 3, del NDR.