Live hören
Jetzt läuft: Can´t Feel My Face von The Weeknd

La riforma della "Pflege" in Germania COSMO italiano 02.06.2023 16:27 Min. Verfügbar bis 01.06.2024 COSMO Von Luciana Caglioti


Download Podcast

La riforma della "Pflege" in Germania

Stand: 02.06.2023, 18:00 Uhr

a cura di Luciana Caglioti, Giulio Galoppo, Agnese Franceschini e Tommaso Pedicini

Il Bundestag ha approvato la Pflegereform, la riforma della legge sull'assistenza continuativa a disabili e anziani. Il testo prevede un aumento dell'aliquota della Pflegeversicherung, la quota contributiva dell'indennità di accompagnamento, e, in cambio, più prestazioni per assistenza domiciliare e in case di cura. A COSMO italiano andiamo a vedere con Giulio Galoppo quali siano i dettagli della riforma, le novità e le reazioni politiche. Con Agnese Franceschini  ci soffermiamo sull'attuale gestione della Pflege, l'assistenza a lungo termine a casa e negli istituti di cura di anziani e disabili di chi non è più autosufficiente. 

Pflegereform und politische Debatte dazu

La Pflegereform: dare e avere

A partire dal mese di luglio, in Germania, ci sarà un aumento del contributo per l'assistenza continuativa pari a 0,35 punti percentuali del reddito lordo. Si tratta dell'aliquota della "Pflegeversicherung", della quota contributiva, cioè, che si versa mensilmente per l'indennità di accompagnamento.

L'aumento è lo stesso per tutti, ma ha effetti diversi a seconda della costellazione familiare. Mentre, infatti, le persone senza figli, con questo aumento, arrivano a pagare il 4% del proprio reddito lordo, il contributo per le persone con un figlio passa al 3,4%. Ogni figlio in più, inoltre, darà diritto a una diminuzione ulteriore dell'aliquota dello 0,25%. Questi importi si applicano fino al compimento del 25° anno di età dei figli. Il contributo del datore di lavoro è sempre, invece, dell'1,7%.

La riforma prevede un aumento dell'assegno per l'assistenza del 5% a partire dal 1° gennaio 2024. Le persone bisognose di cure che vengono assistite a domicilio su base volontaria, nella maggior parte dei casi da un parente, beneficeranno dell'aumento.

Karl Lauterbach

Il ministro federale della Salute, Karl Lauterbach

Le persone ricoverate in case di cura saranno sgravate finanziariamente a partire dal 1° gennaio 2024. La riforma voluta dal ministro federale della Salute, il socialdemocratico Karl Lauterbach, prevede, infatti, che le indennità dei fondi assicurativi per l'assistenza continuativa vengano aumentati da cinque a dieci punti percentuali e versati direttamente alle case di cura, così da ridurre il contributo della persona lungodegente. L'importo dell'indennità dipende dalla durata della permanenza nella casa di riposo: ad esempio, per una permanenza fino a un anno, l'indennità aumenta dal 5 al 15%, per una permanenza fino a due anni dal 25 al 30%, fino a tre anni dal 45 al 50%, oltre i tre anni dal 70 al 75%.

"Entlastungsbudget"

È un aiuto per eventuali sostituzioni nell'assistenza. È destinato a finanziare la sostituzione dell'assistenza quando il parente che, su base volontaria, si prende cura del proprio caro non più autosufficiente, sia impossibilitato a farlo per motivi di varia natura.

Qualora, cioè, la persona che assiste debba assentarsi, per questioni di salute, ma anche per poter fare una vacanza, questo Entlastungsbudget consentirà di pagare un'altra persona che per un periodo limitato si prenderà cura di chi non è autosufficiente, oppure di ricoverare la persona in questione per un breve periodo in ospedale, dove riceverà assistenza completa.

Inizialmente, dal 1° gennaio, solo i genitori con figli bisognosi di cure riceveranno un budget di 3.386 euro. A partire dal 2025, il budget sarà applicato a tutti gli interessati e ammonterà a 3.539 euro.

La riforma prevede, inoltre, anche il riconoscimento di dieci giorni di congedo all'anno per ogni parente stretto di una persona bisognosa di assistenza, per i quali è previsto il pagamento fino al 90% dello stipendio netto.

Le critiche alla riforma

Le critiche più accese arrivano dagli scranni dell'opposizione parlamentare, ma non solo. Le associazioni dei consumatori, per esempio, ritengono che la riforma sia insufficiente. Secondo il Verbraucherzentrale Bundesverband, cioè la Federazione delle organizzazioni tedesche dei consumatori, il pacchetto legislativo contiene troppi pochi sgravi e troppa burocrazia. Nonostante alcuni miglioramenti, dal punto di vista delle persone bisognose di assistenza e dei loro parenti, il pacchetto complessivo rimane una delusione. Per quanto riguarda, invece, l'opposizione, il portavoce per la politica sanitaria del gruppo parlamentare CDU/CSU, Tino Sorge, non usa mezzi termini criticando la riforma di Lauterbach. Secondo Sorge, il governo non avrebbe colto l'opportunità di cambiamenti strutturali, non capendo che il finanziamento dell'assistenza a lungo termine dovrà basarsi su diversi pilastri. Come esempi, il politico della CDU ha citato una maggiore offerta privata e assicurazioni integrative per l'assistenza a lungo termine.

La "Pflegeversicherung" oggi

In italiano si parla di indennità di accompagnamento o assicurazione contro l'infermità ed è abbinata all'assicurazione sanitaria. Garantisce il diritto di beneficiare delle prestazioni di assistenza continuativa in caso di perdita dell'autosufficienza. Riguarda dunque anche i malati lungodegenti. È un'assicurazione obbligatoria, e deve essere offerta dalle casse malattia private e pubbliche, ma copre le spese per l'assistenza solo in parte. In caso di difficoltà finanziarie si riceve comunque supporto dall'assistenza sociale.

È pensata per persone la cui autonomia e le cui capacità sono compromesse per motivi di salute e che, per questo, necessitano dell'aiuto di terzi. Si tratta di persone che non sono in grado di compensare o di superare da sole limitazioni fisiche, mentali o intellettuali o esigenze determinate dal loro stato di salute. Quindi non parliamo solo di autosufficienza dal punto di vista fisico ma anche mentale e può essere una condizione permanente o temporanea, ma deve avere una durata superiore ai sei mesi.

A chi rivolgersi

Per ricevere prestazioni di assistenza continua, è necessario fare domanda alla cassa contro l'infermità – la "Pflegekasse" – presso la propria cassa malattia - Krankenkasse. La richiesta può essere presentata anche da familiari, vicini o buoni conoscenti purché abbiano una procura da parte dell'assistito. Non appena ricevuta la domanda, la Pflegekasse incarica il servizio ispezioni mediche dell'assicurazione sanitaria - o altri periti indipendenti - di svolgere una perizia per accertare il livello di bisogno di assistenza - in questo caso si parla di diversi gradi - o "Pflegestufen".

Diversi livelli di assistenza e l'iter previsto per ottenerla

Per valutare il bisogno di assistenza, si analizza la situazione individuale partendo da domande del tipo: cosa riesce a fare da sola la persona bisognosa di assistenza nella vita quotidiana? Di quali capacità dispone ancora? Per che cosa necessita di aiuto? Quindi il perito chiamato a determinare il grado di assistenza esamina innanzitutto la mobilità fisica: la persona può alzarsi dal letto da sola e recarsi in bagno? Riesce a muoversi da sola in casa propria? È in grado di salire le scale? In secondo luogo, si analizzano le capacità intellettive e di comunicazione. Questo ambito include la comprensione e l'uso della parola e ci si chiede se la persona interessata si orienti nel tempo e nello spazio e se sappia riconoscere eventuali rischi. È inoltre importante capire se sia in grado di condurre conversazioni con altre persone. Altri aspetti presi in esame riguardano problematiche psicologiche - ad esempio se c'è aggressività o reazioni ostili all’assistenza - igienico-sanitarie - come la capacità di lavarsi da soli o di assumere medicinali - e infine la capacità di socializzare.

In base al diverso grado di necessità delle persone non autosufficienti si determina l'entità delle prestazioni e l'assicurazione prevede cinque gradi di assistenza. Si va dunque da lievi limitazioni dell'autonomia o delle proprie capacità – grado di assistenza 1- a limitazioni più gravi accompagnate da particolari esigenze di assistenza infermieristica – nel caso del grado di assistenza 5.

A questo punto si decide tra l'assistenza domiciliare o in istituti residenziali. Comunque, la maggior parte delle persone non autosufficienti che vivono in casa sono assistite dai familiari e per questo ci sono delle misure mirate. Sarebbe lungo elencarle tutte, ma in generale si può scegliere tra prestazioni domiciliari in natura – "Sachleistungen" - con l'intervento di assistenti sanitari a domicilio, e prestazioni in denaro – in tedesco si parla di "Pflegegeld". In quest'ultimo caso la persona non autosufficiente può assicurarsi l'assistenza necessaria, magari tramite i familiari o volontari, ai quali possono essere versati contributi pensionistici da parte della "Pflegeversicherung", ai familiari verrebbero pagati anche i contributi per l'assicurazione contro la disoccupazione. Ci sono poi diverse possibilità di ottenere permessi straordinari al lavoro. Comunque, le prestazioni in natura e le prestazioni in denaro possono essere combinate.

L'assegno di assistenza è misurato in base al grado di necessità di assistenza. Il prerequisito è che la persona abbia almeno il livello di assistenza 2 e si va dai 316 ai 901 euro al mese. Si aggiungono poi altre prestazioni in denaro legate a necessità specifiche, come ad esempio la ristrutturazione della casa, o la necessità di un letto o mobili adeguati. Il ministero federale della Salute ha formulato un'apposita tabella che può essere consultata online.

L'assistenza in appositi istituti

Si distingue tra assistenza diurna, notturna, semiresidenziale e residenziale. In questo ultimo caso l'assicurazione si fa carico di tutti i costi legati alla cura, inclusi quelli di accudimento e delle prestazioni di assistenza medica. Anche qui dipende dal livello di assistenza e si va dai 125 € per il grado 1, ai 2005 per il grado 5. Le spese di vitto e alloggio e i costi di investimenti legati alle singole case di cura devono invece essere sostenuti dalla persona non autosufficiente. Per proteggere comunque gli assistiti, dal gennaio 2022 la Pflegeversicherung paga anche un supplemento al contributo personale. Nel primo anno il 5%, nel secondo il 25%, nel terzo il 45% e successivamente il 70%.