La controversa eredità di Papa Ratzinger
COSMO italiano. 10.01.2023. 18:34 Min.. Verfügbar bis 10.01.2024. COSMO. Von Luciana Caglioti.
La controversa eredità di Papa Ratzinger
Stand: 10.01.2023, 16:30 Uhr
di Luciana Caglioti, Agnese Franceschini e Tommaso Pedicini
Le reazioni alla morte del Papa emerito sono state molto diverse in Italia e in Germania. In Italia decine di migliaia di fedeli hanno chiesto di farlo "santo subito" e i media hanno sottolineato le sue grandi qualità di teologo. In Germania si sono ricordati, invece, i lati più reazionari di Benedetto XVI e il suo coinvolgimento nello scandalo pedofilia. Ne parliamo con Agnese Franceschini, mentre il teologo italiano dell’Università di Aachen, Simone Paganini, descrive il rapporto di Ratzinger con la sua Chiesa.

Un'immagine commemorativa di Benedetto XVI quando era ancora Papa
La sua eredità teologica
La prima cosa che viene detta quando si parla di Ratzinger è che è stato una grande teologo e un profondo conoscitore delle sacre Scritture. Su questo sembrano essere tutti d’accordo, anche i suoi detrattori. Dunque si dovrebbe cercare tra i suoi discorsi e le sue encicliche per capire quale eredità lascia al Cattolicesimo. Sappiamo che è stato uno dei teologi architetti del Concilio Vaticano Secondo, del quale, tra l’altro, ha dato un’interpretazione che lo vede più come un momento di “rinnovamento nella continuità”, che una rottura con la tradizione.
Il rapporto tra fede e ragione
Punto centrale della sua teologia è stata la ricerca costante di un equilibrio tra fede e ragione. Ovviamente a favore della fede. Secondo lui, le certezze dell’illuminismo e del razionalismo si stanno sgretolando e ciò che resta è la dottrina sociale della Chiesa e l’importanza dei valori religiosi. La forza della Chiesa cattolica, secondo il Ratzinger teologo e Papa, sta nella sua continuità istituzionale. Nel suo legame con il passato che essa cerca di rendere ogni giorno presente. Questo vuol dire anche, però, il rifiuto di qualsiasi atteggiamento innovativo o di apertura nei confronti di temi come l’omosessualità, il divorzio, il matrimonio dei sacerdoti, o il sacerdozio femminile, tanto per citarne alcuni.
Una figura controversa
Senz’altro Ratzinger è stato una figura centrale di questo giovane secolo. Una frase come quella del suo successore Francesco "La realtà è più importante dell'idea" non sarebbe mai uscita dalla sua bocca. Era una persona che non amava i compromessi e forse questo lo ha portato a fare una scelta così radicale come presentare le dimissioni da Papa. Era l’11 febbraio del 2013 ed erano passati 8 anni dalla sua elezione. Va detto che in quel periodo stava venendo alla luce anche lo scandalo degli abusi sessuali nei confronti di bambini da parte dei preti cattolici. E, se è vero che Benedetto XVI è stato il primo Papa che ha voluto incontrare le vittime, è altrettanto vero che non ha di certo contribuito a chiarire il ruolo della Chiesa nel coprire casi di abusi e violenza. Due anni fa è stato pubblicato un rapporto nel quale si dichiara che Ratzinger, quando era arcivescovo di Monaco, avrebbe coperto almeno quattro episodi di abusi. E su questo sta indagando la procura di Traunstein in Baviera.
Il suo rapporto con la Chiesa cattolica tedesca
Anche in questo caso, si può dire che non mancavano le controversie, Benedetto XVI non aveva una grande considerazione del ruolo dei laici in generale e delle donne in particolare nella Chiesa, e in questo era in pieno contrasto con movimenti cattolici tedeschi come Maria.2.0. Anche secondo teologo Simone Paganini che insegna teologia biblica all'Università di Aquisgrana, il rapporto tra Ratzinger e la Chiesa cattolica tedesca è stato più di distacco che di comprensione reciproca.
Le reazioni alla sua morte in Germania

Papa Francesco
Papa Ratzinger è stato il primo Papa tedesco dopo 500 anni, noi tutti ci ricordiamo come la sua elezione il 19 aprile 2005 fu festeggiata dalla Bild con “Wir sind Papst”, ma al contempo un giornale di sinistra come la Taz, titolava su una pagina nera a lutto “Oh mein Gott!”. Ecco in queste due frasi si racchiude la storia contraddittoria del rapporto che i tedeschi hanno avuto con il “loro” Papa. Rapporto che anche con la sua morte non sembra essere diventato meno controverso.
Le reazioni in Italia
In Italia ai suoi funerali una grande folla ha applaudito e ha invocato di farlo santo subito, mentre la stampa ha sottolineato soprattutto il suo essere stato un teologo di razza. È stato inoltre esaltato la sua decisione nel condannare la jihad islamica. Alcuni parlano addirittura di un “Papa quasi perfetto”. È stato dato inoltre molto spazio alla polemica tra il segretario di Benedetto XVI – Georg Gaenswein – e Papa Francesco. Gaenswein avrebbe accusato Bergoglio di aver voluto “mettere il bavaglio” a Ratzinger. Come risposta Papa Francesco avrebbe parlato del “chiacchiericcio come arma letale”. Da notare, infine, che i media italiani nelle loro commemorazioni non hanno fatto quasi riferimento al coinvolgimento di Ratzinger nello scandalo per pedofilia in Germania.