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Come ridurre la plastica COSMO italiano 05.06.2023 23:01 Min. Verfügbar bis 04.06.2024 COSMO Von Francesco Marzano


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Come ridurre la plastica

Stand: 05.06.2023, 16:30 Uhr

di Francesco Marzano, Vincenzo Savignano e Cristiano Cruciani

In Germania è in vigore dal 1 gennaio 2023 la legge che obbliga la vendita di cibi e bevande da asporto in contenitori riutilizzabili o riciclabili: il punto sul provvedimento con Enzo Savignano. Poi con il direttore di Renewable Matter, Emanuele Bomban, cerchiamo di comprendere a quali risultati è giunta la conferenza Onu di Parigi contro l'inquinamento mondiale da plastica. Ma come funziona il riciclo della plastica? Ce lo spiega Antonello Ciotti, Presidente Associazione Europea Produttori di PET.

riciclabile

I motivi dell’introduzione della nuova legge

Secondo dati del ministero federale dell’Ambiente solo in Germania si producono circa 770 tonnellate di rifiuti di plastica al giorno a causa soprattutto delle confezioni da asporto di cibi e bevande. Le stime parlano di circa 280mila tonnellate di rifiuti all’anno causate solo dalle confezioni di plastica monouso. E i costi di smaltimento solo di questi contenitori monouso sono di oltre 430 milioni di euro all’anno.
Il provvedimento, in vigore dal 1 gennaio 2023, mira a limitare la produzione e la distribuzione di plastica difficile da riciclare. Nello specifico il regolamento prevede che il cliente abbia la possibilità di ricevere cibo o bevande in contenitori riutilizzabili. I commercianti, ristoratori, baristi sono tenuti ad offrire questa alternativa che deve essere evidenziata da una segnaletica ben visibile fuori e all’interno dell’esercizio.

I costi per i consumatori

Bevande e piatti da asporto in contenitori riciclabili costano di più, ma i venditori possono applicare una cauzione in denaro che viene restituita al compratore quando riconsegna il contenitore o l’imballaggio. Una procedura che avviene da tempo già in molti locali pubblici o per le bottiglie di plastica nei supermercati. Si possono richiedere contenitori o imballaggi riutilizzabili anche per le consegne a domicilio. Importante ricordare che la legge stabilisce che ristoratori, baristi ed esercenti sono obbligati a restituire la cauzione solo per i propri contenitori e imballaggi riutilizzabili.

Le eccezioni per i piccoli esercizi

Dall’obbligo dei contenitori e imballaggi riutilizzabili sono sollevati esercizi, bar più piccoli di 80 metri quadrati. È sempre valida invece per piccoli esercizi che però fanno parte di catene di bar, ristoranti o fast food o per quelle attività che hanno più di 5 dipendenti. Per esempio le grandi catene di fast food che hanno moltissimi punti vendita in Germania in tutte le stazioni ferroviarie.

Carenza di controlli

La legge prevede anche dei controlli da parte di Länder e Comuni e prevede multe fino a 10mila euro per commercianti, catene, esercenti e ristoratori che non rispettano le nuove procedure. Finora a 100 giorni dall'introduzione del provvedimento non sono stati effettuati molti controlli. Inoltre molti ristoratori e venditori hanno già sottolineato come sempre più clienti utilizzino dei propri contenitori per cibi e bevande da asporto.

Le critiche al provvedimento

La Verbraucherzentrale considera la legge carente soprattutto perché non garantisce completamente il rispetto di tutte le norme igieniche. Inoltre le procedure riguardano solo le plastiche e non altri materiali con cui sono realizzati imballaggi monouso come l’alluminio, che sono difficilmente riciclabili. Il provvedimento è stato anche criticato dal Dehoga: l’associazione dei gastronomi ed albergatori in Germania sottolinea che in tanti hanno problemi e difficoltà nel richiedere e ricevere i contenitori riutilizzabili. Alcune associazioni ambientaliste tedesche, come la Deutsche Umwelthilfe, ritiene che siano state introdotte troppe eccezioni mentre sarebbe necessario introdurre da subito divieti generalizzati per tutti i commercianti grandi e piccoli su imballaggi e contenitori di plastica non riciclabili. Le stesse associazioni chiedono da tempo l’introduzione di tasse per i produttori di plastica e per i grandi esercizi e commercianti, invece questa nuova legge ha solo introdotto una cauzione che riguarda solo i consumatori e i venditori al dettaglio.

La conferenza Onu contro l’inquinamento della plastica

meza quadra

Gustavo Meza Quadra ha presieduto i lavori a Parigi

Il trattato globale sulla plastica sta prendendo forma. I primi passi sono stati compiuti a Parigi. Un evento che dal 29 maggio al 2 giugno ha richiamato quasi 200 Paesi e più di 2.000 persone tra scienziati, accademici, attivisti, rappresentanti di governi, imprese e istituzioni con un unico obiettivo: definire, entro il 2024, un accordo mondiale, multilaterale, e giuridicamente vincolante che possa porre fine all’inquinamento da plastica. Ne abbiamo parlato con il direttore di direttore di Renewable Matter, Emanuele Bomban: “L’Europa può e deve fare molto di più. Ricordandoci che esiste una filiera del prodotto in plastica che è molto forte, l’Italia su tutti, e sulla spinta di governi conservatori di destra rema in direzione opposta e contraria”.

Come funziona il riciclo della plastica?

Ne abbiamo parlato con Antonello Ciotti, Presidente di PETCORE Europe, l’associazione che rappresenta l’intera filiera del PET a livello europeo. “I polimeri in cui si suddivide tutta la grande famiglia della plastica sono sette e sono isolatamente tutti facilmente riciclabili. Il problema è che ciascun polimero aggiunge una qualità all’imballaggio e quindi spesso vengono utilizzati insieme e rendono il riciclo più complicato”.  Secondo Ciotti serve l'impegno dei vari produttori di imballaggi a modificare tutto il ciclo produttivo per arrivare esclusivamente a prodotti non più a base fossile, ma a base rinnovabile.