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Troppi tagli alla società civile e democratica in Germania? COSMO italiano 13.09.2023 19:36 Min. Verfügbar bis 12.09.2024 COSMO Von Luciana Caglioti


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Troppi tagli alla società civile e democratica in Germania

Stand: 13.09.2023, 18:22 Uhr

di Luciana Caglioti, Cristina Giordano e Daniela Nosari

Fanno discutere i tagli che con la legge di bilancio tedesca colpiranno le associazioni che si occupano di formazione politica, oggi più che mai importante in epoca di estremismi e fake news. Pesanti risparmi anche sull'assistenza sociale e i migranti. E fa discutere anche l'annuncio del ministro Lindner di voler ridurre il debito pubblico, attingendo però a fondi extra. Ce ne parla Cristina Giordano. Approfondiamo poi le conseguenze dei tagli con Teresita Cannella di Trixiewiz e.V. di Berlino, associazione per la partecipazione delle donne migranti e rifugiate, e Wilfried Klein del Gustav Stresemann Institut di Bonn.

Demo gegen Neonazi - Schild "Nie wieder Faschismus"

Manifestante con cartello "Mai più fascismo"

Cosa prevede la legge di bilancio?

Secondo la bozza della legge di bilancio presentata dal ministro delle Finanze Christian Lindner (Fdp), per il 2024 il governo tedesco avrebbe a disposizione 445,7 miliardi di euro; 30 miliardi in meno rispetto al 2023. Un taglio non indifferente, calcolando anche il fatto che la Germania è scivolata in recessione e oggi sta affrontando una delle crisi economiche più profonde degli ultimi decenni. Il ministro delle finanze tedesco invece ritiene che il rispetto del freno all'indebitamento sia più importante, e soprattutto inderogabile.

Il debito tedesco «truccato»

Il freno al debito viene rispettato però solo sulla carta, grazie all’uso di fondi speciali, come quello previsto per la Difesa o per la transizione ecologica, e cioè fondi che non vengono ufficialmente inclusi nel bilancio ma dai quali il governo può attingere fondi se servono. In questo modo il debito tedesco sarà cinque volte quanto dichiarato e cioè 85,7 miliardi e non 16,6 miliardi di euro.

Per questo motivo è intervenuto anche il Bundesrechnungshof, ovvero la Corte dei Conti federale, dicendo che in questo modo il bilancio aggira il freno all'indebitamento pubblico, nascondendo così il debito reale.

I principali capitoli di spesa

Come ogni anno la parte del leone la fa il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per il 2024 saranno messi a disposizione quasi 172 miliardi di euro. La maggior parte dei quali (127 miliardi) sono destinati a coprire le pensioni. Una fetta dei fondi è invece destinata ai sussidi sociali come il Bürgergeld, il reddito di cittadinanza.

La seconda spesa più importante spetta alla Difesa, con quasi 52 miliardi. Il ministro della Difesa Boris Pistorius (Spd) aveva chiesto 10 miliardi in più, ne ha ottenuti poco meno di 2. Ma è di fatto l’unico ministero ad avere a disposizione più soldi rispetto a quest’anno e a non dover risparmiare. Anche perché a questo si aggiungono 19 miliardi che arrivano dal fondo speciale di 100 miliardi accordato all’inizio della guerra in Ucraina.

Nonostante ciò, secondo gli esperti dell’IFO Institut di Monaco non sarà sufficiente a raggiungere l'obiettivo promesso alla Nato e cioè investire il 2% del prodotto interno lordo nella Difesa.

Previsti tagli per il ministero della Salute

Sarà il ministro della Salute Karl Lauterbach (Spd) a dover stringere maggiormente la cinghia. Il budget del ministero della Salute verrà tagliato di un terzo. Nonostante la fine della pandemia, non sono mancate le critiche, anche perché la spesa sanitaria è comunque importante, ed è per questo che per sopperire ai tagli, Lauterbach ha già annunciato che si dovrà mettere in conto un aumento dei contributi delle assicurazioni sanitarie.

Anche il Ministero federale dell'Istruzione e della Ricerca si riduce di circa 2 miliardi (da 22,5 a circa 20,3 miliardi di euro). Una buona parte dei tagli previsti riguardano soprattutto il Bafög, il sussidio per gli studenti universitari previsti per gli studenti delle famiglie meno abbienti.

Sono previsti tagli anche per il ministero dell’Economia e delle Politiche ecologiche che perderà 3,5 miliardi. Il giornale Taz ha calcolato inoltre che rispetto all'anno scorso, le spese per le infrastrutture dedicate alle biciclette saranno addirittura dimezzate.

E nonostante guerre e disastri ambientali, il ministero Federale per lo Sviluppo e la Cooperazione e il ministero degli Esteri dovranno risparmiare.

Stretta su sussidi alla famiglia e volontariato

Altro ministero che subirà tagli sarà quello della Famiglia. Visto che la maggior parte dei fondi è vincolata, è stato proposto di abbassare il limite massimo di reddito per richiedere il sussidio dell’Elterngeld, misura che colpirebbe le coppie con un reddito medio-alto o alto: le coppie che hanno un reddito imponibile congiunto superiore a 150.000 euro, cioè che guadagnano circa 180.000 euro lordi, non dovrebbero più averne diritto.

Ma questo non è l’unico punto critico. Il Paritätischer Wohlfahrtsverband, confederazione di organizzazioni tedesche che si occupano di welfare, ha inviato una lettera al governo in cui viene dato l’allarme: con i tagli previsti per il prossimo anno si potrebbero perdere fino a 30.000 posti nel volontariato, come per esempio le organizzazioni in cui si può svolgere il servizio civile. E questo sarebbe particolarmente critico se si aggiunge al fatto che anche per i centri di consulenza per le donne, i migranti, i giovani sono previsti ulteriori tagli che vanno a colpire progetti finanziati a breve termine.

Si tratta di una bozza della Legge di Bilancio, la sua approvazione, previo aggiustamenti è prevista per dicembre. Il ministro Lindner ha tuttavia promesso che non verranno aggiunte nuove tasse.

A rischio progetti sociali

«Tutti i nostri progetti vengono finanziati a breve termine, i tagli potrebbero mettere a rischio tutti i nostri progetti», racconta Teresita Cannella, fondatrice di Trixiewiz e V., associazione che da vent’anni si occupa di donne e FLINTA migranti a Berlino. Trixiewiz offre consulenze in diverse lingue, tra cui farsi, arabo e russo e segue progetti di educazione politica e culturale che sostengono l’integrazione e la partecipazione sociale delle donne migranti.

I rischi per la democrazia

I tagli previsti dalla nuova legge di bilancio non riguardano solo l'ambito sociale ma anche quello della formazione politica. I finanziamenti per la Bundeszentrale für politische Bildung, ad esempio, l'anno prossimo dovrebbero venire ridotti di 20 milioni di euro.  

Questo taglio colpisce anche associazioni indipendenti che offrono formazione politica, come l'istituto Gustav Stresemann di Bonn, GSI e.V. E ce ne parla il suo direttore Wilfried Klein, che presiede anche la commissione federale Politische Bildung che raggruppa 30 associazioni e istituzioni per l'educazione extrascolastica di giovani e adulti. «Il governo risparmia nel settore sbagliato» dice Wilfried Klein, «in un momento di crisi come questo bisognerebbe invece investire nella formazione politica che ha l'obiettivo di far conoscere a sempre più persone i propri diritti che si basano sulla costituzione e di insegnare come difendere i propri interessi.»

Ascolta la puntata del podcast dedicata ai tagli della legge di bilancio in Germania, cliccando sull'audio che trovi in alto.