In Germania mancano troppe case
COSMO italiano. 26.01.2023. 24:39 Min.. Verfügbar bis 26.01.2024. COSMO. Von Francesco Marzano.
In Germania mancano troppe case
Stand: 26.01.2023, 17:27 Uhr
di Francesco Marzano, Cristina Giordano e Daniela Nosari
Trovare casa è sempre più difficile. Più studi segnalano questa tendenza, mai così pochi alloggi negli ultimi vent’anni. Tra i motivi, anche la crisi del settore edilizio. Cristina Giordano ha raccolto dati e studi. I costi della casa sono un fattore determinante per il rischio povertà. Il sussidio del «Wohngeld» promette un aiuto. Ma come? Ne parliamo con Luigi Brillante, consigliere comunale a Francoforte. Diamo uno sguardo anche a Berlino, eterno cantiere: ce ne parla l’architetto Federico Beulcke.

Fila per un appartamento a Monaco
L’ultimo studio sulla mancanza di case
Lo studio promosso dalla Confederazione per l'edilizia sociale (Bündnis Soziales Wohnen), pubblicato a metà gennaio sottolinea la carenza di 700.000 alloggi in Germania. I motivi sarebbero principalmente tre.
La guerra in Ucraina che ha portato a un grande esodo di profughi, e alla necessità di trovare loro un alloggio, dall’inizio della guerra in Germania sono arrivati oltre un milione di profughi ucraini. Il crollo degli investimenti dovuti alla crescita dei tassi di interesse per i finanziamenti. E infine le difficoltà del settore edilizio, dovute anche all’aumento dei costi delle materie prime, iniziato durante la pandemia e impennatosi ulteriormente con l’inizio della guerra.
Sono tuttavia motivi che si riferiscono solo a quest’ultimo periodo. Il problema della mancanza di alloggi è in realtà di vecchia data. Questi fattori hanno però inasprito il problema.
Mancano le case popolari
Negli anni 80 in Germania c’erano 4 milioni di alloggi sociali. Oggi ce ne sono solo 1,1 milioni. Contro 11 milioni di famiglie che ne avrebbero diritto. E per questo che la Confederazione per l'edilizia sociale ha proposto di istituire un fondo speciale per evitare il collasso del mercato della casa: 50 miliardi di euro, in cui dovrebbero confluire anche 38 miliardi provenienti dai Länder.
Case a prezzi accessibili
In un rapporto dell’Hans-Böckler-Stiftung aggiornato a dicembre 2022 mancherebbero 1,9 milioni di alloggi accessibili. In cima alle città in cui è sempre più difficile trovare case a prezzi abbordabili ci sono Berlino, Amburgo e Colonia. Soprattutto nelle grandi città, si vive inoltre in spazi ridotti. A soffrire di più sono le famiglie con background migratorio. È quanto dice uno studio pubblicato dall’Istituto economico tedesco IW (Instituts der deutschen Wirtschaft).
Che fine ha fatto la promessa del governo?

Casa in costruzione a Monaco
Il governo della coalizione semaforo per cercare di risolvere il problema aveva promesso 400.000 nuovi appartamenti all’anno, di cui 100.000 in case popolari, portando il budget da 1 a 2,5 miliardi di euro. Ma la ministra socialdemocratica Klara Geywitz ha già dichiarato che questo ambizioso obiettivo quest’anno non verrà raggiunto, come non è stato raggiunto nel 2020, e se ne riparlerà nel 2024-2025. Ad oggi sarebbero stati ultimati solo 290.000 alloggi circa. E solo 20.000 case popolari.
I motivi di questo ritardo sono dovuti in generale alla crisi del settore edilizio. Ma anche a causa della mancanza di manodopera specializzata. Alcuni rappresentanti di settore lamentano invece l’estrema rigidità delle norme che impongono di costruire rispettando l’ambiente.
Tutti questi motivi messi insieme fanno sì che saltino i progetti e interi cantieri. Secondo l'Associazione federale delle imprese tedesche di edilizia (GdW), un terzo dei nuovi progetti previsto per quest’anno e l’anno prossimo non verrà più realizzato.
Il «tetto agli affitti»
Il «Mietpreisbremse», o tetto agli affitti era stato inasprito nel febbraio 2020 dal Bundestag. Viene applicato in città e aree urbane in cui il mercato immobiliare è particolarmente in crisi. Fino ad ora è pensato per restare in vigore fino alla fine del 2025. Ma il governo attuale ha promesso di estenderlo ulteriormente e se ne occuperà il ministro delle Giustizia Marco Buschmann, Fdp.
L’Hans-Böckler-Stiftung sottolinea come il caro-affitti sia infatti un problema che aggrava il rischio povertà. Quasi il 13% di chi prende in affitto una casa, tolto il costo dell’affitto, avrebbe a disposizione meno del livello di sussistenza. A confermare questa tendenza c’è un’altra analisi del portale Immowelt, che dice, che con l’aumento delle bollette per l'energia, l’impatto dei costi per la casa, soprattutto per i single, sarebbe addirittura superiore al 50% dello stipendio. E questo soprattutto in città come Monaco, Berlino, Francoforte.
Il sussidio per la casa
Proprio come contromisura al caroprezzi e per venire incontro ai cittadini meno abbienti, il governo ha varato la riforma del cosiddetto "Wohngeld plus", il sussidio di residenza. La ministra dell'Edilizia Klara Geywitz ha parlato della riforma più importante della storia di questo sussidio. Grazie all’allentamento dei criteri necessari, da inizio anno è stato ampliato il numero di coloro che possono richiederlo (da 600mila a 2 milioni). Aumentata anche la somma erogata, da circa 190 euro a 370 euro mensili. Con quali effetti? Ce ne parla Luigi Brillante, consigliere comunale di Francoforte e coordinatore nazionale del Patronato INCA CGIL Germania.
Berlino, eterno cantiere
“È la tradizione di Berlino quella di non essere mai finita, e di essere sempre in divenire” racconta l’architetto Federico Beulcke, milanese da 30 anni nella capitale tedesca. Ma la difficoltà di reperire i materiali e l’esplosione dei costi energetici ha messo in discussione anche grossi cantieri.