Famiglie arcobaleno in Italia e in Germania COSMO italiano 10.05.2023 19:50 Min. Verfügbar bis 09.05.2024 COSMO Von Filippo Proietti


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Famiglie Arcobaleno in Italia e Germania

Stand: 10.05.2023, 18:13 Uhr

a cura di Filippo Proietti, Giulio Galoppo e Cristina Giordano

Il Parlamento europeo ha recentemente condannato le decisioni del Governo Meloni di vietare la trascrizione degli atti di nascita di bambini di coppie omosessuali. La genitorialità di coppie omosessuali è da diversi anni protagonista suo malgrado di una certa propaganda elettorale, il cui obiettivo è quello di stigmatizzarla. Qual è la situazione in Germania? Ce ne parla Giulio Galoppo, che di questi temi si occupa da tempo. Margherita Fiengo Pardi ha 21 anni, vive a Milano e ha due mamme. A COSMO Italiano racconta cosa significano per lei e i suoi fratelli i divieti del Governo Meloni. Di "gestazione per altri", vietata anche in Germania, abbiamo poi parlato con Tobias Devooght che, insieme al marito, vi è ricorso negli USA.

Zwei Mütter mit ihrem gemeinsamen Kind

Due mamme con il loro bambino, una Famiglia Arcobaleno

Genitori omosessuali in Germania

Dal Primo di ottobre del 2017, in Germania, le coppie omosessuali hanno il diritto di contrarre a tutti gli effetti il matrimonio. A loro si applicano gli stessi diritti dei coniugi eterosessuali. Ciò significa anche che possono adottare un bambino. I requisiti e la procedura per l'adozione da parte di coppie sposate dello stesso sesso sono identici a quelli dell'adozione da parte di coppie sposate eterosessuali. In Germania però per quasi 20 anni c'è stato un altro tipo di unione, e cioè la  “eingetragene Lebenspartnerschaft” - che è paragonabile all'unione civile italiana. Chi ha ancora questo status non può adottare.

Chi vuole, invece, adottare il figlio biologico del proprio partner omosessuale può farlo solo attraverso la cosiddetta "stepchild adoption". Il matrimonio per tutti ha portato più diritti a gay e lesbiche. Tuttavia, la legge sulla filiazione non è stata toccata. Ciò significa che se uno uomo porta un figlio biologico nella relazione con un altro uomo, il suo partner deve adottare il bambino tramite stepchild adoption. Lo stesso vale per una coppia lesbica.

L’adozione di bambine e bambini da parte di persone gay

Oltre alla Germania, anche Francia, Gran Bretagna, Spagna, Svezia e Norvegia consentono alle coppie omosessuali di adottare bambini. In Italia e in molti Paesi dell'Europa orientale la situazione è diversa: in Repubblica Ceca, Croazia, Polonia e Ungheria, alle coppie gay e lesbiche è vietato adottare. La situazione è simile in Africa e in Asia.

La “gestazione per altri”

Tobias Devooght mit seinem Mann und ihren Kindern

Tobias Devooght con suo marito e i loro bimbi

Si intende il procedimento in cui una donna porta avanti la gravidanza per conto di altri. È importante specificare che però nemmeno l'ovulo è suo. Nell’utero della donna viene inserito un embrione realizzato in vitro. È una pratica scientificamente collaudata e sicura, ma alcune forze politiche italiane la strumentalizzano. Ad esempio a cominciare da come viene chiamata. La destra e la Chiesa parlano di “utero in affitto” e non sentiremo mai da loro parlare di “gestazione per altri”, o maternità surrogata, che invece pongono l’accento sul gesto altruistico di portare una gravidanza per chi è impossibilitato a farlo. E nella grande maggioranza dei casi si tratta di coppie eterosessuali, e non omosessuali. È vero però che, accanto a paesi come Stati Uniti e Canada, dove questo è tutto legale e controllato, ci sono paesi dove invece la maternità surrogata viene commercializzata. Qui l’aspetto dello sfruttamento è reale e non va sostenuto.

In Germania, come in Italia, la GPA è vietata, ma è spesso l’unica soluzione per una paternità biologica e per affrontarla si deve andare all'estero. I problemi sorgono sempre più spesso quando, tornati in Germania, il bambino deve essere iscritto all'anagrafe. Per evitare discriminazioni anche giuridiche, però, il Bundesgerichtshof, la Corte di Giustiza federale, ha stabilito che l’atto di nascita venga trascritto riportando il nome di entrambi i padri, proprio per garantire la tutela dei minori.

Il Governo Meloni e il divieto di trascrizione degli atti di nascita per le Famiglie Arcobaleno

In Italia i certificati di nascita indicanti i due papà oggi non sono più trascrivibili. Ci sono, infatti, due sentenze della Cassazione secondo le quali la trascrizione di questi certificati di nascita è azione contraria all’ordine pubblico italiano. Si tratta di un divieto in teoria superabile solo attraverso il ricorso all’adozione da parte del papà non biologico e stabilita anche da una sentenza della Cassazione.

Per le madri lesbiche, ricordiamolo, non è necessaria la “gestazione per altri”, perché attraverso la procreazione medicalmente assistita permessa all'estero, una delle due può portare avanti la gravidanza. Ma in Italia è vietata anche questa pratica.

E di fatto non è permessa la registrazione all'anagrafe di un bambino nato attraverso una pratica che in Italia è ancora illegale. Tanto che il prefetto di Milano aveva vietato recentemente la registrazione dell'atto di nascita di questi bambini. Di fatto però ci sono delle sentenze della Cassazione che invece lo impongono, ma vengono ignorate. Tutto questo evidenzia un vuoto legislativo che va al più presto colmato.

Italia: Margherita e le sue due mamme

Margherita Fiengo Pardi è la figlia di due mamme. Ha ventun’anni e, a COSMO Italiano, dice la sua. Soprattutto in un momento in cui in Italia si sta facendo la guerra alle Famiglie Arcobaleno. Come vivono o hanno vissuto, infatti, questa situazione i figli e le figlie che hanno visto i propri genitori lottare per avere l'agognato riconoscimento genitoriale. Alcuni di questə bambinə sono diventati grandi e adesso si impegnano, esponendosi anche pubblicamente, per questa causa. Margherita è una di questə.

Germania: Tobias Devooght, papà, insieme al marito, di due bimbi

Tobias Devooght, 34 anni, è papà, insieme a suo marito, di due bambini, uno di 4 e l'altro di 2 anni, li hanno avuti negli Stati Uniti, dove secondo loro la pratica della maternità surrogata è, sia a livello giuridico che etico, gestita meglio che altrove. Devooght spiega a cosa bisogna fare attenzione se una coppia omosessuale vuole intraprendere un percorso di questo tipo. In Germania ha fondato il Verein zur Förderung der Legalisierung der Leihmutterschaft in Deutschland e.V., associazione il cui obiettivo è legalizzare la pratica della “gestazione per altri”. Tobias condivide la propria esperienza genitoriale attraverso il profilo Instagram @dads.kids.miracles e quello Twitter @T_Devooght.