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Solidarietà con l'Emilia-Romagna anche dalla Germania COSMO italiano 30.05.2023 19:18 Min. Verfügbar bis 29.05.2024 COSMO Von Luciana Caglioti


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Solidarietà con l'Emilia-Romagna anche dalla Germania

Stand: 30.05.2023, 17:06 Uhr

a cura di Luciana Caglioti, Giulio Galoppo e Tommaso Pedicini

Le alluvioni di inizio e di metà di questo mese di maggio hanno messo in ginocchio più di 40 centri dell’Emilia-Romagna. Piogge torrenziali, bombe d'acqua, fiumi esondati, hanno distrutto parte delle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna, causando 15 morti. A COSMO italiano sentiamo dal sindaco Ivan Mantovani qual è la situazione nel suo comune, Monterenzio (BO), e come sta funzionando la macchina degli aiuti. Vediamo poi che iniziative si stanno organizzando dalla Germania per venire incontro ai comuni colpiti insieme a due romagnoli che vivono a Colonia e Berlino. Infine, con Giulio Galoppo, facciamo il punto sulle ultime alluvioni in Germania.

Leute räumen die Schäden der Überschwemmung in Emilia-Romagna auf

Grande solidarietà e grande impegno nei comuni alluvionati dell'Emilia-Romagna

Le alluvioni in Emilia Romagna

Sono 43 i comuni colpiti dalle alluvioni. Tra questi c'è anche Monterenzio, paese appenninico dell'area metropolitana di Bologna. Le bombe d'acqua, le frane e gli smottamenti hanno diviso il comune in due, bloccando completamente la strada principale che collega il paese con le altre aree della regione. Ivan Mantovani, sindaco di Monterenzio, ci parla della situazione del suo comune e ritiene che la cementificazione selvaggia sia una delle cause delle catastrofi naturali che stiamo vivendo.

Emiliano-romagnoli in Germania

Proprio a Monterenzio, da madre tedesca e padre italiano, è nato Jonas Brambati, da 11 residente a Berlino dove è presidente dell’associazione “Emilia-Romagna in Berlin e.V.”. Brambati racconta come la sua associazione stia organizzando da Berlino delle iniziative per aiutare i paesi colpiti dalle alluvioni.

Die italienische Fotografin Luisa Zanzani

Luisa Zanzani, fotografa italiana residente a Colonia

Abita, invece, a Colonia la fotografa e grafica romagnola Luisa Zanzani. Anche lei viene da un paese fortemente colpito dalle alluvioni, Sant'Agata sul Santerno, in provincia di Ravenna, dove abita ancora la sua famiglia. Sul suo sito di fotografia, Zanzani promuove un’edizione speciale per la raccolta fondi da devolvere alle zone alluvionate della sua regione

Le recenti alluvioni in Germania

Lo scorso 23 maggio si sono verificate numerose inondazioni soprattutto in comuni del Nordreno-Vestfalia, della Bassa Sassonia, della Renania-Palatinato, del Baden-Württemberg e della Saar. In alcune aree, tra cui il Münsterland e la Bassa Sassonia meridionale, si sono verificati anche smottamenti. Secondo i vigili del fuoco di Detmold, nel Nordreno-Vestfalia, gli edifici di alcune strade erano sotto due metri d'acqua. Intorno a Bielefeld e Detmold sono caduti, infatti, da 60 a 70 litri d’acqua per metro quadro, una quantità pari alle precipitazioni di un mese intero. Fortunatamente non ci sono state vittime, né morti né feriti.

L’alluvione del luglio 2021 in Renania-Palatinato e Nordreno-Vestfalia

Si è trattato di uno dei più gravi disastri naturali in Germania, con più di 180 persone che hanno perso la vita, quasi 800 feriti gravi, oltre ai danni incalcolabili alle strutture. Nelle regioni alluvionate, in quel giorno e mezzo di metà luglio è caduta più acqua che nell'intero mese. Di conseguenza, si sono verificate alluvioni e inondazioni. Il livello dell'acqua dell'Ahr ha raggiunto il record storico di oltre cinque metri. Il piccolo fiume Erft si è gonfiato fino a raggiungere una profondità di quattro metri in alcuni punti e ha rotto gli argini. Una cava di ghiaia a Erftstadt-Blessem è crollata a causa delle inondazioni e numerose case sono state spazzate via. Le inondazioni hanno devastato molti comuni, danneggiato o distrutto migliaia di edifici.

La reazione della società civile

Nei giorni e nelle settimane successive all'alluvione, migliaia di operatori di emergenza e di volontari provenienti da tutta la Germania hanno prestato aiuto nelle regioni devastate. Inoltre, erano all’opera circa 4.000 volontari e aiutanti a tempo pieno della Agenzia Federale per i Soccorsi Tecnici (Technisches Hilfswerk - THW) per soccorrere le persone, ripulire e ricostruire le infrastrutture più importanti.

La risposta dello Stato

Già nell’agosto 2021, il governo federale e i Länder lanciavano un fondo comune per gli aiuti alla ricostruzione, dotato di un totale di 30 miliardi di euro, anche se, un anno dopo la catastrofe, in Nordreno-Vestfalia, risultavano erogati solo circa 1,6 miliardi di euro, in Renania-Palatinato circa mezzo miliardo di euro. I tempi della burocrazia sono quindi molto lenti. Il denaro va a beneficio di privati, comuni, aziende e del settore agricolo e forestale. Nell'anno successivo al disastro, inoltre, le persone colpite dalle alluvioni hanno ricevuto 8,5 miliardi di euro dalle compagnie di assicurazione.

Le donazioni

Aktion Deutschland Hilft e Aktionsbündnis Katastrophenhilfe, le due organizzazioni umanitarie che si sono occupate della raccolta delle donazioni raggiungendo la somma di 445 milioni di euro, hanno comunicato di essere ancora in possesso di più di 187 milioni di euro donati per le vittime dell'alluvione del 2021.

Aktionsbündnis Katastrophenhilfe stima che molte donazioni stiano confluendo nella ricostruzione degli appartamenti e delle case distrutte, per la quale è necessario presentare richiesta, cosa che molte persone colpite dall’alluvione, per svariati motivi, non hanno ancora fatto, vuoi per la mancata disponibilità di ditte edili, di artigiani e di materiali da costruzione, vuoi per la difficoltà che ciò rappresenta se stai ancora affrontando le conseguenze dei traumi causati dal disastro. Non a caso, una buona parte delle donazioni che sono state usate, è andata proprio a finanziare percorsi di sostegno psicologico per adulti, adolescenti e bambini. Secondo Aktion Deutschland Hilft, comunque, al momento è in corso l'elaborazione di un gran numero di richieste. Si prevede che la distribuzione dei rimanenti 187 milioni di euro possa protrarsi per i prossimi tre o cinque anni.