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La Germania ha un problema con l'alcol COSMO italiano 17.05.2023 22:48 Min. Verfügbar bis 16.05.2024 COSMO Von Francesco Marzano


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La Germania ha un problema con l'alcol

Stand: 17.05.2023, 16:50 Uhr

di Francesco Marzano, Vincenzo Savignano e Daniela Nosari

Il consumo di alcolici continua ad essere molto tollerato e accettato dalla società tedesca e si sta diffondendo sempre di più tra giovani e giovanissimi, un problema che riguarda anche l’Italia: tutti i dati e gli aggiornamenti sul tema alcol con Enzo Savignano. Poi abbiamo riportato le testimonianze di personaggi del mondo dello spettacolo tedesco sulla loro dipendenza dall’alcol. Infine Emanuele Scafato, direttore dell’osservatorio alcol dell’ISS, ci spiega quanto gli alcolici siano realmente nocivi per la salute.

birra

In Germania la birra costa meno dell’acqua

Nei supermercati e spesso anche nei bar o ristoranti alcune marche di birra costano meno dell’acqua in bottiglia. Inoltre che negli ultimi anni si sono diffuse molto le Radler e gli Alcopops, ossia birra o superalcolici mischiate con succhi di frutta o con sprite e fanta, ma si stanno diffondendo anche le birre analcoliche, che quindi possono anche essere consumate da minorenni e giovanissimi che in un certo modo si preparano, conoscono, si abituano fin da piccoli al sapore della birra.

La tolleranza sociale nei confronti della birra

In Germania nell’immaginario collettivo il consumo eccessivo di birra non viene giudicato negativamente. È un fattore determinante della cultura e della vita sociale tedesca. Basta pensare all’Oktoberfest di Monaco di Baviera, dove ogni anno migliaia di bavaresi ma anche turisti celebrano la festa della birra novella consumando ettolitri di birra. Raramente nei media tedeschi si descrive ed analizza in modo critico il consumo della birra. Per esempio in un approfondimento di Deutschlandfunk di qualche anno fa si ammetteva che la birra e l’alcol in Germania sono “una droga protetta”, che in Baviera svolge anche un ruolo politico. Ogni governatore bavarese o politico che si rispetti ha il dovere di farsi immortalare, fotografare magari anche intervistare mentre sorseggia una birra.

Tedeschi grandi consumatori di alcol

bevande

Giovani tedeschi con il loro carretto di alcolici

Da molti anni i dati confermano che i tedeschi sono tra i maggiori consumatori mondiali di alcol. I dati relativi agli ultimi anni, riportati da media e dal commissario straordinario federale per le droghe, Bundesdrogenbeauftragter, sottolineano che in Germania oltre il 95% degli adulti consuma in media più di 9,5 litri di alcol all’anno. E quasi 8 milioni di persone tra i 18 ed i 64 anni consumano alcol in modo rischioso per la propria salute. Nel 2020 circa 14.200 persone, 10.600 uomini, 3.600 donne sono morti a causa dell’abuso di alcol, per malattie causate direttamente dal consumo cronico di bevande alcoliche e superalcolici.

Aumentano le donne e minorenni dipendenti dall’alcol

In Germania gli uomini solitamente consumano più alcol, più birra, vino e superalcolici rispetto alle donne, ma il problema dell’abuso di alcolici riguarda sempre più le donne ogni età. Nell'ultimo rapporto del 2022 si sottolinea che in Germania il 16% degli uomini e l'11% delle donne consumano ogni settimana quantità rischiose di alcol. Negli ultimi rapporti su alcol e droghe a preoccupare autorità ed esperti sono soprattutto i più giovani, donne e uomini, tra i 18 ed i 24 anni. Secondo un sondaggio del 2021 della centrale federale per le ricerche in campo sanitario oltre il 57% di ragazzi tra i 12 e i 17 anni, quindi minorenni, hanno consumato almeno una volta bevande alcoliche. Ricordiamo che in Germania dopo i 16 anni si possono bere bevande alcoliche come la birra e il vino, dopo i 18 anche i superalcolici In Italia invece c'è un divieto assoluto fino ai 18 anni.

Le testimonianze sulla dipendenza da alcol

Personalità famose ed influenti in Germania si stanno aprendo su questo tema, rendendo pubblico il proprio problema con l'alcol per sensibilizzare l'opinione pubblica. È il caso dell'attrice Mimi Fiedler, che ha raccontato qualche mese fa la sua storia nel programma televisivo del WDR, Kölner Treff. A fianco all'attrice Mimi Fiedler, anche l'imprenditrice Sandra Fricke e la giornalista Nathalie Stüben hanno raccontato le loro storie, l'estenuante gioco d'equilibrismo tra la carriera di successo e la dipendenza dall'alcol in un documentario del NDR: "Frauen und die Sucht".

Il fenomeno del binge drinking

Stiamo parlando purtroppo di una pratica autolesionista e quasi border line. Consiste nell’assumere più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve. Lo scopo principale di queste abbuffate alcoliche è ubriacarsi nel minor tempo possibile e quindi perdere il controllo Una cosa dannosissima per la salute, ad esempio per il fegato che, se ha tempo, può metabolizzare l'impatto dell'alcol. Ed è un fenomeno che coinvolge anche giovani e giovanissimi. Nel 2020, secondo l’ISS, questa pratica estrema in Italia ha riguardato l’11,4% tra gli uomini e il 3,9% tra le donne di età superiore a 11 anni. In totale in Italia i cosiddetti binge drinker, i consumatori compulsivi di alcolici sono 4 milioni e il fenomeno è in netto aumento soprattutto tra le giovani donne, anche minorenni.

I dati in Italia sul consumo di alcol

Secondo sempre l’ISS, nel 2020 in Italia venivano considerati a rischio quasi il 23% degli uomini e oltre il 9% delle donne di età superiore agli 11 anni, ovvero oltre 8 milioni e mezzo di persone in Italia hanno un problema con l’alcol. Colpisce che secondo l’ISS, le fasce d’età più a rischio sono quella dei ragazzi e delle ragazze di 16 e 17 anni, seguita dagli anziani ultra 65enni

Quanto è nocivo l'alcol per la salute?

Ne abbiamo parlato con Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità.  “La comunità scientifica non fa una valutazione di tipo  commerciale, ma valuta l’evidenza scientifica su quella che è la molecola cancerogena, tossica, antinutriente che è l’etanolo, ovvero il componente dannoso e nocivo per la salute, quindi che sia birra che sia vino o alcol di qualunque tipo, il problema c'è”.
Scafato ci mette in guardia anche da quello che viene comunemente considerato un consumo moderato di alcol. “Nelle linee nutrizionali italiane – spiega l’esperto dell’ISS - è stato specificato che nonostante il vino contenga delle sostanze che vengono definite antiossidanti, come il resveratrolo, le quantità che ci sono nella bottiglia anzi nel bicchiere è talmente bassa che è del tutto inefficiente. Per avere dei benefici da questa sostanza antiossidante del vino sarebbero necessari almeno 100 bicchieri di vino al giorno per raggiungere la dose minima del principio attivo consumato e andrebbero consumati per sei mesi.