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La Baviera di Aiwanger e Söder COSMO italiano 06.09.2023 21:01 Min. Verfügbar bis 05.09.2024 COSMO Von Francesco Marzano


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La Baviera di Aiwanger e Söder

Stand: 06.09.2023, 16:30 Uhr

di Francesco Marzano, Agnese Franceschini e Daniela Nosari

Il vice governatore e responsabile dell’Economia della Baviera Hubert Aiwanger è stato accusato di essere l’autore ai tempi del liceo di un volantino antisemita. Ma rimane al suo posto e il suo partito dei Freie Wähler guadagna popolarità in vista delle regionali bavaresi. I fatti da Agnese Franceschini. Il giornalista Heribert Prantl ritiene vergognoso l'atteggiamento del governatore bavarese Söder e la vicenda un grave passo indietro nel superamento del passato nazista in Germania. Della particolarità dell'identità bavarese parliamo poi con Marco Montemarano, scrittore e traduttore di Monaco.

Hubert Aiwanger ad una festa popolare in Baviera

Il leader dei Freie Wähler Hubert Aiwanger è accusato di antisemitismo

Un vergognoso volantino antisemita

Al centro dello scandalo c'è un volantino antisemita circolato tra gli alunni del liceo Burkhart di Mallersdorf-Pfaffenberg nell'anno scolastico 1987/'88. Nel volantino vengono scritte frasi indicibili, si parla del "quartiere di piacere di Auschwitz" e di un fantomatico "concorso federale" dal titolo "Chi è il più grande traditore della patria?". Il primo premio è "un volo libero attraverso il camino di Auschwitz", il secondo premio “un soggiorno a vita in una fossa comune”, il quarto premio è un "soggiorno di un anno a Dachau". Doveva essere la parodia di un concorso sulla memoria dal titolo “La storia tedesca” al quale partecipava il liceo. Secondo le ricerche della "Süddeutsche Zeitung", che cita diversi testimoni, L’autore del volantino sarebbe Hubert Aiwanger, nel cui zaino la direzione della scuola ne avrebbe trovato una o più copie. Per questo il diciassettenne Aiwanger avrebbe dovuto risponderne davanti alla commissione disciplinare del liceo. E poi, per punizione, tenere una relazione sul nazionalsocialismo.   

La difesa di Aiwanger

Il leader dei Freie Wähler ha rilasciato un comunicato in cui dichiara di non aver scritto il volantino e di considerare il suo contenuto vomitevole e disumano. Poche ore dopo è arrivata la dichiarazione di suo fratello maggiore, Helmut, che ha ammesso di aver scritto lui il volantino. Lo avrebbe fatto per rabbia nei confronti della scuola perché era stato bocciato. Ovviamente anche lui prende le distanze dal contenuto indicibile del volantino e si pente delle conseguenze di ciò che aveva fatto. Fa notare comunque che anche lui era minorenne.

Spiegazioni insufficienti

Il fatto è che, come spesso accade in questi casi, Aiwanger ha ammesso solo ciò che non si poteva negare e cioè che la macchina da scrivere usata per il volantino era sua ed era stata usata dall’attuale ministro dell’economia bavarese, per scrivere compiti a casa. Restano però aperte molte domande, secondo le testimonianze raccolte dalla radio pubblica Bayerischer Rundfunk, Hubert non era nuovo a gesti antisemiti, ad esempio a volte sarebbe entrato in classe facendo il saluto nazista, oppure avrebbe imitato Hitler e raccontato barzellette antisemite.

Le reazioni di Markus Söder e Aiwanger

Markus Söder in una conferenza stampa

Il governatore della Baviera Markus Söder continua a sostenere il suo vice Aiwanger

La prima reazione del governatore della Baviera è stata ovviamente di sconcerto: “Sono delle accuse terribili. Questo volantino è disumano e assolutamente disgustoso. Le accuse devono essere ora chiarite – e chiarite completamente”, ha dichiarato a caldo Söder. Dopodiché si è preso qualche giorno di riflessione e ha chiesto al suo vice di rispondere a 25 domande scritte sugli eventi legati al volantino. A queste domande Aiwanger  ha risposto per lo più non ricordando nemmeno le cose più ovvie ed evidenti. Ad esempio alla domanda sul perché avesse quei volantini nella cartella di scuola, ha risposto di non saperlo e che secondo suo fratello lui li avrebbe raccolti “per smorzare la tensione” e per ritirarli dalla circolazione. Pur non avendo trovato tutte le risposte soddisfacenti Söder ha deciso di non far dimettere il suo vice e leader dei Freie Wähler.

Il calcolo politico di Söder e la particolarità della Baviera

Secondo Heribert Prantl, giurista, autore ed editorialista della Süddeutsche Zeitung, si tratterebbe di una scelta politica e di potere. Aiwanger, secondo Prantl, è un personaggio molto popolare, che parla il linguaggio del popolo e usa più di tutti il dialetto bavarese. Questo scandalo avrebbe addirittura fatto guadagnare punti al suo partito, ed è comunque, sempre secondo Prantl, un passo indietro nella elaborazione del passato nazista tedesco. D’altra parte la Baviera, secondo lo scrittore Marco Montemarano che vive da 33 anni a Monaco, è un Land molto particolare che ha un rapporto speciale con la tradizione.  

Aiwanger al contrattacco e le accuse di populismo

Prima ancora di rispondere alle domande, Aiwanger ha rilasciato una dichiarazione nella quale tentava, con scarso successo, di scusarsi. Non si ricorderebbe di aver fatto saluti nazisti o cose simili, ma qualora fosse successo, si scusa per questo. E subito dopo, comunque, è passato al contrattacco: "Ho l'impressione che mi si voglia colpire politicamente e personalmente. Tuttavia, non è accettabile che questi errori vengano ora strumentalizzati in una campagna politica contro di me e il mio partito. Negli ultimi giorni è stata dipinta un'immagine negativa di me. Questo non sono io." Già a giugno, comunque, il presidente dei Freiei Wähler, era stato al centro delle critiche, per un discorso dagli accenti estremamente populisti che aveva tenuto a Erding in una manifestazione organizzata da gruppi di Querdenker e affini.

Ascolta il podcast con l'intervista ad Agnese Franceschini, a Heribert Prantl e Marco Montemarano cliccando sull'audio del podcast qui in alto.