Accordo UE-Tunisia sui migranti: utile o immorale?. COSMO italiano. 27.07.2023. 17:50 Min.. Verfügbar bis 26.07.2024. COSMO. Von Francesco Marzano.
Accordo UE-Tunisia sui migranti: utile o immorale?
Stand: 27.07.2023, 17:21 Uhr
di Francesco Marzano, Cristina Giordano, Tommaso Pedicini
Per il memorandum di intesa che punta a fermare gli sbarchi dei migranti, l’Europa è disposta a mettere sul tavolo quasi un miliardo di euro e chiudere un occhio sulle violazioni dei diritti umani. Come è stato accolto dalla politica tedesca? Ce ne parla Cristina Giordano. Secondo la giornalista Francesca Ronchin si tratta comunque di una chance per la Tunisia, per provare a uscire da una difficile crisi economica. I conservatori tedeschi nel frattempo propongono una riforma del diritto di asilo, da concedere «a numero chiuso».

Rutte, Von der Leyen, Said e Meloni
I contenuti dell’accordo
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il primo ministro olandese, Mark Rutte, e la premier italiana, Giorgia Meloni, il 16 luglio hanno firmato un accordo con il presidente tunisino, Kais Saied. L'obiettivo dell'accordo mira a frenare gli arrivi dei migranti che attraversano il Mediterraneo. L’intesa deve essere ancora ratificata dai paesi membri dell’Unione Europea e si basa su cinque punti o «cinque pilastri» come li ha definiti von der Leyen: aiuti e cooperazione nell'istruzione, promozione dell'economia tunisina, investimenti nelle energie rinnovabili in Tunisia, cooperazione economica e migrazione.
Con questo memorandum d’intesa l’Unione Europea mette sul tavolo aiuti finanziari per la Tunisia per un totale di 900 milioni di euro. La maggior parte dei quali in forma di prestiti con tassi agevolati. E due contributi a fondo perduto: 150 milioni di euro per sanare il bilancio . E altri 100 milioni per fermare i barconi di immigrati che partono dalle coste tunisine per l’Europa.
Come ha accolto l'accordo UE-Tunisia, la politica tedesca?
Il memorandum ha diviso la stessa coalizione di Berlino. Le critiche più pesanti sono arrivate dal partito dei Verdi al Bundestag. Tobias Bacherle, membro della commissione Affari esteri, definisce l'accordo "altamente problematico". Contraria anche la Linke che ha invitato il governo federale a opporsi, in sede di ratifica.
Ma in generale è senz'altro il segnale di un cambio della politica europea su questi temi. Secondo il ricercatore politico David Kipp, questa intesa mostra un "chiaro spostamento a destra dell'Europa", trainata anche dal governo di destra di Giorgia Meloni.
La violazione dei diritti umani
Da tempo le ONG denunciano il mancato rispetto dei diritti umani in Tunisia. L’ultimo episodio: mentre l’Europa stringeva questo memorandum, centinaia di migranti venivano messi su autobus, portati nel deserto e abbandonati senza acqua e senza cibo.
Secondo la giornalista Francesca Ronchin l’accordo europeo potrebbe comunque trasformarsi in una chance per la Tunisia, per provare a uscire da una profonda crisi economica.
La Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni di Roma
Oltre agli stati membri di primo approdo dell’Unione Europea, hanno partecipato alla conferenza anche gli Stati del Golfo, del Corno d’Africa e del Sahel: Libia, Egitto, Malta, Giordania, Algeria, Etiopia e Emirati Arabi. L’obiettivo è quello di avviare un sistema di confronto per trovare soluzioni comuni e contrastare i flussi di immigrazione. Giorgia Meloni in proposito ha parlato di “contrasto al traffico di esseri umani”.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha invece ricordato che per risolvere il problema delle migrazioni, bisogna occuparsi anche di cambiamento climatico, lotta al terrorismo, malattie, povertà e fame. All'accordo con la Tunisia, secondo gli esperti, ne potrebbero seguire presto altri simili con Marocco e Algeria.
Gli arrivi dei migranti: davvero in aumento?
In l'Italia, nel primo semestre del 2023, il numero di migranti sbarcati è effettivamente aumentato. Secondo i dati raccolti dall’UNHCR, l’organo delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati, a giugno di quest’anno sono arrivati 14.661 migranti. L’anno prima erano 5840. Ma se si scorrono rapidamente i dati degli anni precedenti, e si scopre che è un aumento relativamente contenuto. A giugno del 2016 gli arrivi erano stati molti di più, 22.552.
Nel frattempo in mare si continua a morire. Dall'inizio dell’anno più di 1.700 migranti sono morti o dispersi nel Mediterraneo. E 800 persone sono annegate davanti alle coste della Tunisia. Sono 20.000 i morti in mare nel Mediterraneo dal 2014 secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM).
Diritto d’asilo a «numero chiuso»?

Thorsten Frei, Cdu
È la proposta di Thorsten Frei, esponente dell’Unione CDU/CSU, che vorrebbe accantonare l'attuale diritto individuale per sostituirlo con un numero contingentato di permessi di asilo all'anno da distribuire tra gli Stati europei. Con un massimo di 300mila o 400mila rifugiati all'anno per regolamentare gli ingressi sostiene Thorsten Frei. La proposta di Frei è stata subito appoggiata anche dal leader della stessa CDU, Friedrich Merz, ma fermamente criticata dal governo federale e dall’opposizione di sinistra (Linke).